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Emilio Marzi con il patrocinio del
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Emilio Marzi, oggi in pensione, ha incominciato ad appassionarsi di modellismo, ed in particolare di lavori al traforo, nel 1990. All'epoca era solito andare in giro a vedere le manifestazioni e le presentazione di modelli, quelli fatti con la tecnica del traforo lo colpirono in particolar modo e gli venne voglia di provare, di vedere se anche lui sarebbe riuscito a fare qualcosa di buono e dobbiamo proprio dire che qualcosa di buono in questi anni lo ha fatto, anzi molto di buono, visti i riconoscimenti che ha ottenuto in giro per l'Italia. 
emilio.marzi@melegnano.net
da un articolo del Cittadino del 26 settembre 2000
3 mila pezzi di legno per il mini Duomo
Guardandolo In fotografia può anche trarre in inganno e sembrare a tutti gli effetti una cartolina del più celebre simbolo della milanesità: il Duomo. Invece è un modellino in scala 1:100, realizzato In anni di certosina pazienza da Emilio Marzi, cultore melegnanese dell’arte modellistica. Costato per l’esattezza tre anni e sei mesi di lavoro, il piccolo Duomo non è l’ultima realizzazione di questo artista del traforo, ma per ammissione dell’autore rappresenta il vertice della sua produzione. «Non credo esista qualcosa di più difficile da riprodurre, spiega l’artista, in questo hobby sono partito dalla Tour Eiffel, da quella di Pisa, dal Big Ben di Londra, ma li ho trovati tutti più lineari. Per il Duomo bisogna partire da tavole di disegni ridotti delle architetture, realizzati una sola volta nell’Ottocento. Da questi si ricavano circa tremila pezzi in legno traforato, di cui seicento sono statue da porre sulle facciate e sulle guglie Io comunque, a scanso di equivoci, ogni quindici giorni salivo di persona sull’originale, per controllare se la copia procedeva bene». II Duomo in miniatura è valso a Marzi il terzo premio assoluto nel concorso nazionale di modellismo di Thiene. E sorprende sentire dal suo racconto la quasi casualità dell’incontro con questo hobby che si avvicina all’artigianato d’arte: «Non sono né un geometra né un disegnatore. Dovevo solo cercarmi qualcosa che mi impegnasse una volta in pensione». Prossimi obiettivi: la Certosa di Pavia e il Castello Mediceo di Melegnano.
Il Cursus Honorum
23-24 maggio1998 Trofeo per il miglior modello in assoluto 3a Mostra concorso di Modellismo Consiglio zona 5 Milano
28 giugno 1998 Premio speciale al Duomo 1a Mostra competitiva città del gioco Fantasia 98
19-20 settembre 1998 Premio speciale al Duomo Mostra competitiva di modellismo statico di Bollate
2-4 ottobre 1998 Premio speciale al Duomo Mostra competitiva di modellismo statico di Novegro
10-11 ottobre 1998 Premio per il miglior modello al Duomo Mostra competitiva di modellismo statico di Varedo
7-8 novembre 1998 Premio speciale al miglior modello 6a Mostra modellistica bresciana
14-15 novembre 1998 Premio speciale al Duomo Mostra competitiva di modellismo statico Minitalia di Novegro
30-31 gennio 1999 Premio speciale 1a Mostra Lario Model Expo 99 Villa Olmo
13-14/20-21 marzo 1999 Premio Master Oro 9a Rassegna Modellistica Nazionale Città del Tricolore Reggio Emilia
10-11 aprile 1999 1° Premio miglior modello per il pubblico Mostra Modellismo per la Vita di Cusano Milanino
giugno 1999 3° Premio su 863 modelli 9° Concorso Nazionale Red Devils a Thiene
19-20 giugno 1999 2° Premio 1° Concorso Valle Stura a Rossiglione
 
La tecnica
Prima di iniziare ad eseguire il proprio primo modello con il traforo, è indispensabile studiare i vari modelli, per individuare quello che più ci attira, anche se all'inizio dovremo stare attenti a scegliere un obiettivo possibile, considerando la scarsa esperienza di chi parte. Bisognerà poi munirsi di compensato, selezionando, fra i vari tipi, quello più adatto al modello che si intende eseguire. A questo punto è indispensabile il reperimento del classico archetto da traforo e di un buon numero di lame di scorta, nelle varie gradazioni di seghettatura. Ora si può partire, ma dimenticavo la cosa più importante, è assolutamente necessario munirsi di molta pazienza, e purtroppo questo è un prodotto che non è possibile acquistare in giro. 
Iniziamo incollando il cartamodello sul compensato e, pazientemente, con l'archetto, seguendo le linee del disegno, produciamo le varie parti di cui si compone il modello e che dovranno poi essere assemblate per ottenere il risultato voluto. Detto così sembra molto semplice, ma non è proprio facilissimo fare andare il seghetto dove dovrebbe e, all'inizio, purtroppo, spesso è necessario ricominciare daccapo. Appare così chiaro il perchè della pazienza, arma fondamentale per la riuscita dell'impresa, abbinata all'umiltà consistente nello scegliere un modello più facile all'inizio e poi, piano piano, sempre più complesso fino ad arrivare a fare anche voi il vostro Duomo. 
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