Un confronto per colonna tra
i vari linguaggi mostra delle chiare assonanze, se facciamo eccezione per
l' Etrusco, che appare, in modo evidente molto lontano dagli altri linguaggi,
tanto da farlo ritenere assolutamente diverso come origine e quindi assolutamente
come non appartenente al ceppo indoeuropeo. Possiamo vedere, analizzando
la colonna del numero quattro, come il suono kw analogo al suono q si trasformi
in p e dalla p in f seguendo la direttrice celto germanica, mentre
i suoni kw e tw si mutino in t nella direttrice greca. Analizzando il numero
cinque abbiamo una trasformazione inversa in quanto il suono p si muta
in q nel protoceltico ed in f nell'antico germanico, mentre anche qui il
suono kw si muta in t nell'area greca; dal protoceltico al provenzale il
suono duro q si ammorbidisce in una c dolce la prima, dura la seconda.
Il Milanese sembra più vicino al provenzale che all'italiano ed
è pure ovvio il collegamento di entrambe le lingue con il latino. |