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La storia dell'attività sportiva a Melegnano
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Il Pugilato
Il promotore del pugilato a Melegnano fu il Rag. Gino Corbellini nel 1926, mentre il Cav. Achille Cozzi fu il primo Presidente della Sezione pugilistica della U.S Melegnanese. Nel 1930 la Presidenza pass•òai Sigg. Mario Corbellini ed Enea Gandini; istruttore venne designato l'olimpionico Toscani. La palestra della Soc. Operaia fu frequentata anche dal peso medio Oddone Piazza (finalista per un Campionato del mondo col famoso negro Gorilla Jones). Più tardi la società dovette sciogliersi. Si riprese l’attività nel 1947 per l'interessamento del Sig. Bedoni Cav. Giuseppe (nominato poi Presidente) e del pugile Biggiogero Dorino. Allenatore si designò il Sig. De-Sio, arbitro federale internazionale. Dimessosi il Cav. Bedoni, la direzione del sodalizio venne affidata al Sig. Enrico Invernizzi. In seguito, per difficoltà finanziarie, la società fu costretta a sciogliersi. Dal 1954 al 1958 si ricostituì un nuovo Consiglio, capeggiato dai Sigg. Marco Zucchelli, Natale Arenzi, Franco Balossi, Mario Lodigiani e Giuseppe Secondi. Il Sig. Massasogni ebbe la carica di direttore sportivo. Le sorti del pugilato melegnanese vennero poi affidate ai Sigg. Santino Vaiani e Paolo Rossoni. Tra gli avvenimenti sportivi allestiti dall’organizzazione “Melegnano Ring” vanno ricordati: Confronto tra Rappresentativa Piemontese contro Rappresentativa Lombarda nel 1949; incontro tra una Rappresentativa di Germania ed una Rappresentativa Melegnano-Lodi nel 1957; Incontri di professionisti: Scoccimarro-Carati; Scoccimarro.Schettino; Spano-Denti (semi-finale del campionato italiano dei pesi mosca): Biggiogero-Merlotti (pesi massimi); Strepponi-Ghinaglia (pesi leggeri). Non vanno inoltre dimenticate le esibizioni effettuate a Melegnano da pugili celebri: Garbelli, Spagnolo, Spano, Paini, Carati, fratelli Andressi. Tra i pugili melegnanesi si sono particolarmente distinti i fratelli Biggiogero. Degni di citazione anche Mariconti (welter-pesante, vincitore di una “Cintura-Milano”), Ceccuto (welter), Rossoni (leggero), Oggioni (leggero), Biffi (piuma), Rossi (piuma), Bruschi (welter-pesante).
Biggiogero Dorino
E' stato senz'altro uno dei pugili dilettanti più rappresentativi del suo tempo. Basti citare che su 170 combattimenti disputati, ottenne 150 vittorie (di cui circa 90 prima del limite). La parte iniziale della sua carriera la svolse in Francia nel periodo di guerra dal 1942 al 1945; combatté quindi sui vari rings nazionali contro avversari illustri come: Bacilieri, (ex campione italiano dilettanti e poi dei professionisti), Crosia (ex campione d'Italia dei professionisti), Pellegrini. Tra i risultati migliori vanno ricordati: 4 Campionati Lombardi, 3 volte finalista per il campionato italiano, la conquista di una fascia tricolore, 4 Cinture-Milano ed affermazioni in vari altri tornei.
Biggiogero Sergio
Ha iniziato l'attività nel 1955 e come dilettante ha conseguito numerose affermazioni: in 84 combattimenti ne uscì vittorioso 70 volte (di cui 39 prima del limite) pareggiò sette volte e subì soltanto 7 sconfitte. Ha conquistato i campionato italiano Novizi, 1 campionato lombardo Novizi, 1 campionato lombardo 1a serie, 1° in un torneo svoltosi a Milano al Principe con l'assegnazione di medaglia d'oro), un guanto d'oro. Significativa la sua vittoria contro Orrok, campione Europeo dilettanti 1a serie nel 1955. 2° assoluto (battuto in finale dalla medaglia d'oro olimpica De Piccoli) in un torneo svoltosi nel 1957 con la partecipazione dei migliori pugili italiani. Passò professionista nel 1958 debuttando nel mese di giugno a Melegnano contro Merlotti, vincendo ai punti. Alla fine dello stesso mese conquistò a S. Vincent la cintura d'oro superando in finale Donaggio. Il 27 settembre debuttò al Palazzo dello Sport a Milano contro Allevi (vittoria ai punti). Prese parte quindi a varie importanti riunioni misurandosi con alterna fortuna con avversari di primo piano. Incontrò 3 volte l'ex campione d'Italia Bruno Scarabellin ma in tutti i confronti svoltisi a Milano (Palazzo dello Sport - Principe - Vigorelli) dovette conoscere 'la sconfitta. Vinse contro Amati e Saviane ed infine nel marzo 1959 a Barcellona alla presenza di circa 13.000 spettatori affrontò il noto pugile spagnolo Gonzales (quest'ultimo fu atterrato 2 volte) ed un verdetto ingiusto lo privò di almeno un pareggio.  Si recò inoltre in Germania con poca fortuna: a Monaco di Baviera si misurò con l'ex campione di Germania Wiestpal ed a Dortmund con Kapfbel (il pugile che sconfisse Bozzano per K.O.). In Italia (al Principe di Milano) fu superato di misura da Frisio e a Roma vinse per K.O. contro De Persio (campione d'Italia 1958). Nella primavera del 1961 si esibì a Parigi al Palais des Sports in un confronto che suscitò molte polemiche per il suo verdetto. Fu dichiarato ingiustamente sconfitto dalla speranza francese Schiller. Disputò quindi altri 7 combattimenti, ottenendo 5 vittorie, 1 pari e una sconfitta.
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