Novembre 2005
Curiosità e informazioni delle parrocchie di Colturano e Balbiano
20060 Colturano (Milano) -  Diocesi di Lodi
quartacampana@libero.it
N. 170

 
 
Calendario Liturgico
Calendario Pastorale
Rendiconto Economico
 

Album fotografico

NELL'ATTESA DELLA TUA VENUTA
VITA IN PARROCCHIA
VARIE a cura di don Paolo
SANTIAGO DI COMPOSTELA: EL CAMINO....
BORSONE DA VIAGGIO
EL MUNDIALITO
NON SO PERCHE' COMPRAI QUEL LIBRO.......
CORSO DI RICAMO e BAGIUGATTOLO
LABORATORIO CREATIVO A COLTURANO

 
Nell'attesa della tua venuta                                             don Paolo Tavazzi

Una donna che aspetta un bambino sarebbe la persona più indicata per scrivere un articolo sull'attesa della venuta del Signore Gesù.
Chi porta in grembo una creatura esprimerebbe, senza dubbio meglio di me, cosa significa aspettare la venuta di un figlio e in questo modo ci farebbe comprendere cosa significa, per un cristiano, aspettare la venuta del Signore.

Chi aspetta, ama.
Nell'aspettare la venuta di un figlio c'è anzitutto, l'impegno dell'amore, cioè della cura e dell'attenzione. Quando una mamma aspetta un figlio "costringe" se stessa al cambiamento: modifica le sue abitudini, è più attenta a cosa mangia e a cosa fa, a come si muove. Tutto in vista del bene della creatura che porta nel grembo. Una mamma si accorge di non essere sola, ma di camminare in compagnia di un'altra creatura e questo fa crescere in lei il suo senso di responsabilità. L'amore è infatti, prima di tutto, responsabilità, cioè sentirsi responsabile dell'altro e per questo motivo ricoprirlo di ogni cura ed attenzione.
Così è anche nell'attesa della venuta del Signore. Il cristiano che aspetta si sente responsabile, si impegna al cambiamento e all'attenzione, fa crescere nel suo cuore la cura. Il cristiano che aspetta cammina già in compagnia della persona amata e che non vede ancora, si sente compagno del Signore, di quel Signore che si sta formando nel suo grembo.

Chi aspetta, teme.
Quante domande pervadono la testa e il cuore di una mamma che aspetta un figlio! Come sarà e cosa farò? Ce la farà e ce la farò? Nell'attesa c'è sempre il timore dell'imprevisto, c'è l'ansia e la paura che il figlio non sia come te l'aspettavi e soprattutto che tu non sia all'altezza della situazione. Nell'attesa ci sono molte speranze e molte tensioni. Quale mondo preparerò a mio figlio? Come lo potrò crescere? Come lo potrò difendere? Sarò capace di farmi amare? Saprò prendermi cura di lui? L'ombra del "fallimento" c'è dentro ad ogni attesa insieme alla speranza del "trionfo".
Così è anche nell'attesa della venuta del Signore. Il cristiano che aspetta è uno che si pone un sacco di domande. Il cristiano infatti non ha alcuna certezza in tasca, perché il Cristo che cresce nel suo grembo è un bambino imprevedibile che, come tutti i bambini, spiazza e mette a dura prova. Il cristiano che aspetta, a volte si sente un fallito, ma in sé c'è il forte desiderio del trionfo, della riuscita, dell'essere capace di accogliere, senza misura e senza limiti, questo bimbo Gesù che cresce in noi.

Viene il Signore. Egli si forma nel grembo della nostra vita quotidiana. Qui, in questo nostro mondo, egli prende forma, nelle nostre coscienze, nei nostri cuori e nelle nostre menti, nel nostro terribile vissuto quotidiano. 
E noi, fin da adesso, lo amiamo e lo temiamo.
Questo è l'Avvento.
 


 
VITA IN PARROCCHIA
Parroco di Colturano: don Paolo Tavazzi- Vicolo Mons. D. Rossi - Colturano (MI)  Tel: 02 98237573
Parroco di Balbiano: don Paolo Tavazzi - Via Roma, 13 -Balbiano di Colturano (MI) Tel/fax: 02 9818625

N.B. Il parroco è presente in casa parrocchiale a Colturano il Martedi dalle ore 17,00 alle 18,30 (salvo impegni scolastici) ed il Mercoledi dalle 16,30 alle 18,30
 
 

S.MESSA

COLTURANO
BALBIANO
Domenica 11.15
Domenica 09.45
Martedi  20.30
Lunedi e venerdi 17.00
Mercoledi 17.00
Giovedi 20.30
Sabato 19.00
Sabato 20.30

CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL BATTESIMO

Il sacramento del battesimo viene celebrato comunitariamente la penultima domenica di ogni mese a Colturano e l'ultima domenica di ogni mese a Balbiano. I genitori che desiderano celebrare il battesimo dei loro figli sono pregati di contattare il parroco almeno un mese prima della celebrazione.Le prossime celebrazioni:
NOVEMBRE: a Colturano, DOMENICA 20 (ore 15.00); a Balbiano, DOMENICA 27 (ore 15.00).
DICEMBRE: a Colturano, DOMENICA 18 (ore 15.00); a Balbiano, LUNEDI 26 (ore 15.00).

SS CONFESSIONI

Nel sacramento della Confessione ci incontriamo con la Misericordia di Dio che copre ogni peccato e solleva ogni miseria e nello stesso tempo ci riconciliamo con i nostri fratelli.
COLTURANO: ogni SABATO dalle ore 18,00 alle ore 19,00
BALBIANO: ogni sabato dalle ore 15,00 alle ore 16,00
Il nostro vescovo.
Una diocesi senza vescovo è come una famiglia senza padre o senza madre. Si tira avanti lo stesso, ma non si ha la sicurezza di uno che ha autorità e sente il peso della responsabilità per tutti i suoi figli e per la famiglia tutta intera.
Continuiamo la nostra preghiera perché il Signore conceda presto un nuovo vescovo alla nostra Chiesa di Lodi chiedendo al Signore che sia una persona franca e saggia, piena di autorità pastorale e che abbia il cuore pieno di carità e misericordia, come il cuore di Cristo. 
Come comunità parrocchiali faremo, ogni domenica, durante al messa, una preghiera particolare per il nuovo vescovo.

Le sagre di Ottobre.
Abbiamo celebrato con grande devozione e con profonda gioia le nostre feste nel ricordo di Maria, regina del santo Rosario, a Balbiano e di san Antonino, martire, a Colturano.
Sono stati forti momenti di festa anche per la presenza in mezzo a noi di don Carlo Gaviraghi, già parroco delle nostre due comunità dal 1970 al 1982. Egli, nelle sue omelie, ci ha invitati a stringerci attorno al Signore Gesù unico fondamento di una vita cristiana e alla collaborazione interparrocchiale. Facciamo tesoro delle sue parole e delle sue osservazioni.
Le due sagre hanno visto, come sempre, la presenza di numerose persone che hanno voluto partecipare a questi momenti comunitari di festa. Un grazie del tutto sentito e particolare va ovviamente a tutti coloro che, a diverso titolo e in diverso modo, hanno contribuito alla piena realizzazione delle due feste, sia a Balbiano che a Colturano.
Ecco il resoconto economico delle due feste.
 
 

BALBIANO
COLTURANO
Pesca di beneficenza
1.667,00
811,50
Sottoscrizione a premi
560,00
.
Giochi
238,00
51,00
Punto di ristoro
153,20
191,60
Vendita torte
250,00
465,00
Buste e offerte varie
745,00
1.979,00
Vendita salamelle
221,57
.
Spese varie
-55,00
-32,60
TOTALE 
3.779,77
3.465,50

Intenzioni delle SS. Messe.
Molte persone hanno già fatto la loro prenotazione per le sante messe per il prossimo anno 2006. A Colturano il calendario è già tutto completo. A Balbiano invece ci sono ancora molte possibilità di prenotazione.
Ricordo che chi desidera far celebrare la santa messa secondo una sua intenzione, sia per i vivi che per i defunti, può chiedere a don Paolo.
L’offerta per la celebrazione di una santa messa è sempre di euro 12,50, di cui 10,00 euro rimangono al sacerdote celebrante, mentre 2,50 euro sono per le necessità della Parrocchia.
La catechesi.
Abbiamo iniziato i nuovi cammini di catechesi per i ragazzi e le ragazze delle nostre parrocchie.
In questi primi incontri i nostri ragazzi, ciascuno nel suo gruppo, sono stati aiutati a prendere coscienza che la loro vita è un'avventura nella quale, in compagnia di buoni e cattivi maestri, ciascuno di noi è chiamato a dare il meglio di sé. Nei prossimi cinque incontri invece, in questo tempo di Avvento, i nostri ragazzi saranno impegnati a scoprire che c'è anche una avventura cristiana della vita. Il cristiano è infatti colui che, come un cavaliere intrepido e senza paura, ha deciso di servire il Signore nell'ascolto della sua Parola, proprio perché questa Parola del Vangelo possa cambiare la sua vita.
Ricordo che nel prossimo tempo di Avvento, e precisamente a partire da Domenica 20 novembre, incomincia anche la prima parte del cammino di catechesi per il gruppo dei ragazzi di 1-2 elementare di Balbiano.
Anche per i ragazzi di 2-3 media (gruppo del dopo-Cresima) e per i ragazzi delle Superiori è iniziato e prosegue il cammino: alle ore 11.00 in Oratorio a Balbiano (dopo Cresima) e a Colturano, alle 18.00 (gruppo Superiori). 
Le altre catechesi (giovani-famiglie e adulti) inizieranno a metà novembre. La catechesi del gruppo giovani-famiglie, che sarà ancora una catechesi sui testi biblici, sarà in Oratorio a Balbiano il Lunedì alle 21.00. La catechesi per gli adulti invece sarà il lunedì, durante la messa delle 17.00, a Balbiano e il martedì, durante la messa delle 20.30, a Colturano.

La catechesi.
Abbiamo iniziato i nuovi cammini di catechesi per i ragazzi e le ragazze delle nostre parrocchie.
In questi primi incontri i nostri ragazzi, ciascuno nel suo gruppo, sono stati aiutati a prendere coscienza che la loro vita è un'avventura nella quale, in compagnia di buoni e cattivi maestri, ciascuno di noi è chiamato a dare il meglio di sé. Nei prossimi cinque incontri invece, in questo tempo di Avvento, i nostri ragazzi saranno impegnati a scoprire che c'è anche una avventura cristiana della vita. Il cristiano è infatti colui che, come un cavaliere intrepido e senza paura, ha deciso di servire il Signore nell'ascolto della sua Parola, proprio perché questa Parola del Vangelo possa cambiare la sua vita.
Ricordo che nel prossimo tempo di Avvento, e precisamente a partire da Domenica 20 novembre, incomincia anche la prima parte del cammino di catechesi per il gruppo dei ragazzi di 1-2 elementare di Balbiano.
Anche per i ragazzi di 2-3 media (gruppo del dopo-Cresima) e per i ragazzi delle Superiori è iniziato e prosegue il cammino: alle ore 11.00 in Oratorio a Balbiano (dopo Cresima) e a Colturano, alle 18.00 (gruppo Superiori). 
Le altre catechesi (giovani-famiglie e adulti) inizieranno a metà novembre. La catechesi del gruppo giovani-famiglie, che sarà ancora una catechesi sui testi biblici, sarà in Oratorio a Balbiano il Lunedì alle 21.00. La catechesi per gli adulti invece sarà il lunedì, durante la messa delle 17.00, a Balbiano e il martedì, durante la messa delle 20.30, a Colturano.

Un calice e patena nuovi per la Parrocchia di Colturano.
Forse qualcuno si sarà accorto che in occasione della festa patronale di san Antonino, dob Carlo Gaviraghi teneva tra le mani, per la celebrazione della messa, un calice nuovo.
Si tratta di un bellissimo calice con patena offerto alla nostra Parrocchia dal signor Boccalari e dalla signora Rebustini in ricordo del loro amato figlio Lorenzo.
Noi li ringraziamo di un così prezioso dono per la nostra comunità assicurando la riconoscenza e la preghiera.
 

Padre Jean dal Togo.
Realizzato il pozzo per il villaggio di Yaovi Kopè, in Togo, grazie al nostro contributo e alla nostra generosità, Padre Jean Edòh, si è premurato di scriverci una lettera di ringraziamento, inviata lo scorso 30 settembre.
Eccone il testo:
Carissimo don paolo, carissimi amici delle comunità di Balbiano e di Colturano, desidero scrivervi con la mia stessa mano per tradurvi la mia sentita riconoscenza per l'impegno assunto da don Paolo e tutti i parrocchiani per dare una risposta positiva al bisogno delle popolazioni di Yaovi Kopè.
Sono davvero contento. Il progetto è realizzato. Gli abitanti del villaggio e quelli dei villaggi vicini hanno cantato la loro gratitudine a Dio che si è chinato sul loro bisogno tramite la vostra generosità.
Allego alcune fotografie relative alla cerimonia della benedizione del pozzo.
Dal profondo del cuore dico "GRAZIE" ad ognuno di voi. Dio benedica tutti voi.
Il mese missionario ci apra sempre di più all'apertura del cuore. Lo Spirito santo ci guidi verso la consapevolezza che il bene dell'umanità è inerente alla nostra disponibilità a potenziare la fratellanza e la carità.
Siete tutti presenti nelle mie celebrazioni eucaristiche.
P. S. Con ciò che avanzava dalle spese, ho dovuto comperare una puleggia e fare costruire tutti i dispositivi miranti ad agevolare loro la presa d'acqua dato che il pozzo è un po' profondo: 21 metri.
Grazie di nuovo, grazie sempre!
Don Giovanni Edòh, dal Togo.
 

Tempo di Avvento
Con domenica 13 novembre inizia il tempo liturgico dell'Avvento.
Tempo di attesa della venuta del Signore, o meglio, tempo per ricordarci che il Signore è "colui che viene" nella nostra vita, oggi e sempre.
Il tempo di Avvento ci porta, in sei settimane, alla celebrazione del mistero del Natale del Signore, che è la festa del cristiano che riconosce Gesù come colui che ha deciso di stare con gli uomini.
Questo tempo di Avvento è per noi soprattutto tempo di impegno nell'ascolto della Parola di Dio e nella Carità.
In fondo alle nostre chiese parrocchiale potrete trovare un sussidio per la meditazione e la preghiera, adatto per i giovani, le famiglie, gli adulti. Ciascuno di noi intensifichi la sua preghiera in questo tempo di Avvento nel modo che più ritiene opportuno e utile. Ai genitori che hanno i ragazzi nell'età scolare suggerisco che sarebbe molto bello pregare, in questo tempo di Avvento, con i propri figli. La partecipazione agli incontri di catechesi proposti dalla Parrocchia sono senz'altro occasioni buone per meditare e approfondire la nostra fede.
La Carità la possiamo vivere con gesti concreti di aiuto e solidarietà soprattutto nei confronti delle persone che più ci stanno vicine. 
La raccolta caritativa di quest'anno vorrà invece aiutare e sostenere il progetto dell'Associazione Amici dei Bambini a favore dei bambini dell'Ospedale di Chisinau in Moldavia che già seguiamo dal gennaio del 2004. Come sempre sono a disposizione di tutti delle cassettine per le offerte che potete trovare in chiesa parrocchiale.

Benedizione delle famiglie.
In occasione del tempo di Natale si ripropone l'incontro del Parroco con tutte le famiglie della nostre comunità parrocchiali. Il Parroco viene nelle nostre famiglie per pregare insieme a loro e per portare la benedizione del Signore.
La visita alle famiglie si farà seguendo il calendario riportato qui sotto. Ogni giorno il Parroco passerà dalle 17.30 alle 19.30 circa, cercando di rispettare questo calendario. 
Le ditte o le fabbriche che desiderano la benedizione sono pregate di contattare direttamente il Parroco per accordarsi per la visita.

Colturano:   Novembre.
Martedì 15: Via Cerca e via Vittorio Emanuele (fino a vicolo Mons. D. Rossi)
Mercoledì 16: via Vittorio Emanuele (fino all'incrocio con via P. GiovanniXXIII)
Giovedì 17: via Vittorio Emanuele (fino alla fine)
Venerdì 18: via P. Nenni
Martedì 22: via Tobagi e Piazza G. Rossa
Mercoledì 23: via Colombara e via Bachelet
Giovedì 24: via E. Vittorini e via Gramsci (lato pari)
Venerdì 25: via Gramsci (lato dispari) e via Berlinguer
Martedì 29: via Papa Giovanni XXIII
Mercoledì 30: via Papa Giovanni XXIII
Dicembre
Giovedì 01: via A. Moro

Balbiano:    Dicembre:
Lunedì 05: Strada provinciale (zona Municipio) e via Manzoni
Martedì 06: via Verdi
Venerdì 09: via Verdi
Lunedì 12: via Comunello, piazza della Chiesa e via Grandi (fino al Molinazzo)
Martedì 13: via Melegnano (lato pari)
Mercoledì 14: via Melegnano (lato dispari) e via Garibaldi
Giovedì 15: via Privata A e B, via per Sarmazzano e via provinciale
Venerdì 16: via 1° Maggio e via F.lli Cervi (continuazione 1° Maggio)
Lunedì 19: via F.lli Cervi
Martedì 20: via Roma
Mercoledì 21: via Madre Teresa di Calcutta
Giovedì 22: via XXV Aprile
 


 
ANIMAZIONE IN ORATORIO
 
BALBIANO
COLTURANO
LUNEDI
CHIUSO
CHIUSO
MARTEDI
CHIUSO
17,00 - 19,00
MERCOLEDI
CHIUSO
17,30 - 19,00
GIOVEDI
16,00 - 18,00 
CHIUSO
VENERDI
16,00 - 18,00
CHIUSO
SABATO
15,00 - 18,00
15,00 - 18,45
DOMENICA
15,00 - 18,30
15,00 - 19,00

 
Il rispetto degli orari e dei giorni di apertura è anche un segno evidente della serietà del servizio dei nostri Oratori.
Prossimi appuntamenti particolari nei nostri Oratori sono:

già da Domenica 6 novembre riprende, in Oratorio a Colturano, il Laboratorio creativo per i ragazzi e per i genitori che vogliono dare una mano a realizzare degli ottimi prodotti artistici; sempre a Colturano, sabato 19 e domenica 20 il “mercatino missionario”, mentre nella serata di sabato 19 ci sarà la tradizionale “polentata”; 

a Balbiano, domenica 20 la IV edizione de “Il bagiugattolo”, mercatino dei lavori eseguiti dai parrocchiani a cui è abbinato anche il “mercatino dei libri usati”. 

A dicembre invece torna, a Colturano, mercoledì 07, la tradizionale “Tombola” di sant’Ambrogio. 

A Balbiano, l’8 e l’11 dicembre  si potrà invece visitare una “Mostra del libro” per qualche idea-regalo per le prossime feste natalizie.

 


 
 
SANTIAGO DI COMPOSTELA: EL CAMINO DE LAS ESTRELLAS       Giovanna e Carlo

Il paesino era come uno di quelli che si incontrano nelle valli del vino della Toscana. Edifici in pietra e dimensioni "a misura d'uomo". L'albergue che ci ha ospitato quella sera a Villafranca del Bierzo era gestito dalla famiglia Fenis. Un caloroso sorriso dopo 6 ore di cammino per i vigneti del Bierzo era il benvenuto ai pellegrini. Il Sig. Fenis accoglieva così tutti i peregrinos che si affacciavano alla sua porta per chiedere in tutte le lingue se c'era posto per dormire una notte. E quel simpatico signore sulla sessantina riusciva in quasi tutte le lingue a dare il benvenuto con simpatia ai viandanti stanchi. L'albergue era una vecchia cascinetta costruita in pietra,  ne moderna ne antica e tenuta in uno stato di ordine "non del tutto maniacale". Erano circa le 4 del pomeriggio di una favolosa giornata di settembre: cielo terso e una brezza sostenuta. Le sporadiche folate di vento più sostenute ribaltavano gli stendibiancheria carichi di vestiti appena lavati dai pellegrini e facevano tintinnare i cembali appesi ai porticati dell'abitazione. Si era creata sorta di atmosfera magica da film fantasy  che attribuiva a quel luogo un non so che di surreale. 
Comincia idealmente così il nostro Cammino di Santiago. Idealmente perché, sebbene non fossimo partiti da quel punto,  in quel luogo abbiamo respirato un qualche cosa di magico e fuori dal comune: la voglia di fare un'esperienza particolare in mezzo ai pellegrini di tutto il mondo!

El Camino de las estrellas.  In epoca medioevale era la galassia della via Lattea la bussola di riferimento che illuminava il cammino dei pellegrini in marcia verso Santiago da ogni punto d'Europa. Nel secondo millennio la segnaletica è scesa dal cielo e i pellegrini di oggi  per non perdersi basta che guardino a terra e sui muri delle case: non si può sbagliare, se si segue la freccia gialla e il simbolo della conchiglia la strada porta sicuramente alla città dove sono sepolte le reliquie dell'apostolo Giacomo, trasportate dalla Palestina alla Galizia con una barca, secondo la tradizione, e rinvenute quasi per caso da un eremita nell'813.
Il cammino francese, il più famoso dei diversi tracciati che portano alla cattedrale costruita intorno alla tomba del Santo, entra in Spagna dalla Francia attraverso i monti Pirenei ed  è lungo più di 700 km. Farli a piedi o in bicicletta da Roncisvalle non è da tutti. Ecco perché molti optano per una soluzione di compromesso: gli ultimi 200 chilometri del tracciato, quelli che da Ponferrada,la città del castello dei templari, portano in Galizia attraverso il valico di O Cebreiro. Nove le tappe canoniche per arrivare a Santiago da qui: Villafranca del Bierzo, O Cebreiro, Triacastela, Sarria, Portomarìn, Palas de Rei, Arzua, Monte Gozo. Attraverso vigneti, campi di grano, frazioni agricole e strade asfaltate si procede fra castelli medioevali e chiese romaniche, nel silenzio e nella pace di una terra che ha mantenutolo il suo distacco dalla modernità.
Zaino in spalla, scarponcini e racchette da trekking, per i più classici bordone di legno con attaccata la zucca borraccia, un cappellino per il sole e un poncho per la pioggia. I pellegrini, di ogni età, sono riconoscibili a distanza, e quasi tutti esibiscono in bella vista una conchiglia, in ricordo degli antichi viaggiatori che, privi di macchine fotografiche, per dare prova dell'avvenuto pellegrinaggio raccoglievano una capasanta sulle spiagge di Finisterre, 90 chilometri dopo Santiago. 
In oltre un millennio il cammino è stato percorso da milioni di persone, e solo per il  2005 è stato stimato un flusso di 80.000 pellegrini.
Ed eccoli sul sentiero, provenienti un po' da tutta l'Europa: spagnoli soprattutto, ma anche italiani, tedeschi, francesi, inglesi, olandesi, australiani, canadesi, brasiliani..
Alcuni sono partiti da soli, alla ricerca di se stessi, altri in coppia o in gruppo, abbracciando l'idea di una vacanza alternativa e un po' più costruttiva del solito.
Nel buio di un'alba estiva una decina di persone procede in fila indiana, in silenzio e con gli occhi ancora assonnati. Qui sul cammino le levatacce sono quotidiane, un po' per evitare il caldo delle ore più assolate un po' per riuscire a trovare posto negli albergues de peregrinos, a cui si accede esibendo la credencial rilasciata dalla confraternita di san Jacopo di Compostella. E' l'unico documento che viene richiesto negli ostelli e che identifichi i pellegrini durante il  tragitto: nome e cognome, indirizzo di residenza e tante caselline da riempire con i timbri delle diverse tappe.
La maggior parte aderisce allo spirito di un cammino sobrio, fatto di fatica durante il giorno e di condivisione di stanze, docce e bagni la sera: chi per rafforzare lo spirito, in un'ottica religiosa, chi per sentirsi più vicino ai pellegrini di un tempo. 
Miguel, 27 anni, di Barcellona, è partito da solo per dimenticare un amore infelice. Arranca scapigliato e sudato sotto il sole che  a mezzogiorno batte sui vigneti che conducono a Villafranca, la sua prima tappa.
Peter è un bell'uomo tedesco di oltre 50 anni: cammina sotto la pioggia sul sentiero in salita, avvolto nel suo poncho verde militare. Cammina da cinque mesi, ha voluto partire da Vienna, la sua città,  a casa ha lasciato la moglie e le figlie per un viaggio che da tempo sentiva di voler fare.
La sera, alla Messa delle otto nel santuario di Santa Maria a Real  di O Cebreiro, sarà proprio lui a leggere un salmo. Il prete ha voluto sull'altare un rappresentante per ogni nazionalità in cammino. 
Fuori dalla chiesa l'atmosfera del paesino di montagna è surreale. Come citano le guide, O Cebreiro non si vede ma si intuisce, e solo chi ci arriva capisce perché. Quasi sempre le poche case del valico sono infatti avvolte nella nebbia, sfumate  e rarefatte come in un sogno. Ci si vorrebbe fermare qualche giorno ma non si può perdere il ritmo: adelante, adelante.
Un cippo sul ciglio della strada, fra Sarria e Ferreiros,  segnala che mancano 100 km a Santiago. 
Dopo Portomarin ormai la meta è vicina, a un "tiro de vieira", un tiro di conchiglia.
Fa caldo, alcuni pellegrini discutono di ampollas, vesciche,  di tendinite e disturbi vari alle articolazioni. Sono mali comuni. Ma poco più avanti un uomo sulla settantina relativizza ogni lamentela: cammina da solo con le stampelle, il bordone di legno che esce dallo zaino. E' un tedesco di Ratisbona, si chiama Walter ed ha alle spalle già 2800 chilometri. Ha voluto partire proprio da casa sua, di fatica deve averne fatta tanta, e da Ponferrada ha dovuto sostituire il bordone con le stampelle perché un medico, visitandolo, gliele ha imposte. "Ho avuto una vita fortunata", ammette subito senza riserve, "voglio espiare i miei peccati con questo cammino".
Monte Gozo è la penultima tappa, si scende la collina, le guglie della cattedrale in lontananza…Finalmente Santiago. Eccola la cattedrale, ecco le statue e le reliquie di San Giacomo e i riti da compiere all'arrivo: si appoggia il capo tre volte sulla colonna con la testa di Mastro Matteo, l'artefice del Portico della Gloria, affinché trasmetta genialità e intelligenza e poi si abbraccia di spalle la statua di San Giacomo che sovrasta l'altare. E a mezzogiorno c'è sempre  la Misa del Peregrino, la Messa del Pellegrino, in un clima di festa e di ritrovo tra vecchi amici: c'è Peter, c'è il tedesco di Ratisbona, Miguel …
E se si è davvero fortunati, durante la celebrazione eucaristica può capitare di assistere alla spettacolare oscillazione del botafumeiro, cinquanta chili di incensiere che volano da una navata all'altra appesi a una fune legata a una carrucola.
Adesso non resta che fare la fila all'ufficio che sta a fianco della cattedrale, dove dietro consegna della credenziale tutta timbrata di sellos,  viene rilasciata la Compostela, la pergamena del pellegrino.
 "Sto pianificando il mio prossimo viaggio a Santiago, il terzo", racconta Moira, 29 anni, di Erba, con un guizzo negli occhi verdi. C'è da pensare che ci sia un male del cammino, come il mal d'Africa. Non è la sola a sentirsi magneticamente attratta da questi sentieri, sono in molti i pellegrini che raccontano di essere alla loro seconda o terza volta.
"Cosa mi dà il Cammino? Quando impari a vivere con poche cose, a togliere il superfluo dallo zaino giorno dopo giorno perché non ce la fai a sopportare tutto il carico sulle spalle, quello che ti rimane è proprio l'essenziale. Lo capisci e lo vivi, è difficile spiegarlo a parole."
 

BORSONE DA VIAGGIO                                                                                             Paolo Butta

Fare i preparativi per un viaggio: è quasi un'impresa. Vi sono, a riguardo, due "scuole di pensiero". La prima ritiene che bisogna portarsi via solo gli indumenti strettamente necessari, in modo da muoversi più facilmente. La seconda afferma che bisogna dotarsi di un borsone piuttosto capace per il trasporto di un intero guardaroba senza di cui si può fare a meno! Quale delle due è più ragionevole? In questo genere di cose la ragione sta probabilmente a metà. Rimane che qualcosa bisogna portarsi dietro, ma che ritorni utile e soddisfacente. Magari si parte con poco, poi, a mano a mano, il proprio borsone è riempito di cose belle e preziose, da usare in seguito o perlomeno ammirarle per un ricordo legato a momenti felici, qualcosa che ti fa ricordare che sei stato voluto bene. La vita è un viaggio. Per qualcuno sembra che voli via, mai che ci sia il tempo per portare a compimento quello che si è avuto in mente di fare. Per altri il viaggio è lento e noioso; una perdita di tempo. Per il vero viaggiatore questo non si può dire. Animato da spirito di libertà e da gran curiosità non vorrebbe mai fermarsi, sempre in cerca del suo "santo graal", in altre parole il vero tesoro della sua vita. Lo va a cercare dappertutto e quando trova qualcosa che gli fa ricordare il senso della sua missione, la ricerca del tesoro, lo infila nel suo borsone."Accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano… Perché là dove c'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore" (Matteo 6, 20-21). Qualche volta gli capita di aprire il borsone per donare a qualcuno uno dei famosi oggetti. Dopo un po' si ritrova, senza sapere il perché, il suo oggetto di prima e tanti altri in più senza sapere da dove pervengono. Il famoso borsone diventa più pieno, ma neanche più pesante!  "Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Matteo 11,30). Qualche volta, durante il suo viaggio deve fare una sosta perché stanco e un po' amareggiato. Qualcuno gli ha rende difficile il viaggio, ma lo stesso apre il suo borsone per donargli un po' del suo tesoro. Anche questo non sembra bastare, talvolta. Allora riceve un pane che lo ha rimesso in sesto, un cibo che puntualmente riceve di domenica e che gli basta per riprendere il viaggio. Un cibo regalato a lui e a qualche altro viaggiatore come il nostro. "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me" (Luca 22,19). Tutto contento riprende il viaggio per incontrare altri che fanno la sua stessa esperienza, con altrettanti borsoni. Anche un viaggio ha il suo termine. Davanti al più temibile ostacolo al suo andare per il tempo e le strade, la morte, si spaventa un po', ma si tiene stretto il borsone. Quando poi si trova davanti a Chi gli ha organizzato il viaggio e lo ha pure accompagnato, aiutandolo a scambiare oggetti, si sente dire: "Apri il tuo borsone: che cosa ti sei portato dietro?". Non sai bene? Non ti ricordi? Te lo dico io: il bene che hai fatto; man mano hai lasciato di là il bene che hai voluto." Nel mese di novembre, quando si fa memoria struggente dei cari che più non vediamo e il paesaggio pure lo ricorda, una voce ci riscalda il cuore, a noi cristiani viaggiatori. E fa così: "Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e mi siete venuti a visitare…ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo dei miei fratelli più piccoli, l' avete fatto a me" (Matteo 25, 40). Poco prima l'Organizzatore del viaggio ha parlato dicendo: "Venite (viaggiatori) benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo" (Matteo 25, 34). Capisco che cos'ha quel viaggiatore nel suo borsone. Ecco perché deve essere di grandi dimensioni.

EL MUNDIALITO 2005

I ragazzi dell'Oratorio di Colturano, gestendosi da soli, hanno organizzato un torneo di calcio chiamato MUNDIALITO. Praticamente UNO contro TUTTI e TUTTI  contro UNO. Un gioco ad eliminazione fino ad arrivare a due finalisti ogni volta. Una classifica definisce la propria posizione. Forse e' il primo torneo giocato nei nostri Oratori del sud-milanese da luglio ad ottobre con pausa nel mese di agosto. Sono ragazzi dai 9 ai 16 anni; ecco i loro nomi: Andrea Bruno, Stefano Bruno, Marco Cavalli, Stefano Baraldo, Michele Brocaioli, Angelo Cataldi, Gabriele Baraldo, Rogel, Alessio Cipolletta, Luca Bertolotti, Estevao, Federico Fasciano, Davide Tolotti, Andrea Treviglia, Giorgio Rebuscini, Riccardo Pilla, Antony Messina, Mattia Fasciano, Andrea Cariello, Federico Bergamaschi, Simone Noli.

ECCO I VINCITORI DEL MUNDIALITO 2005 

I° Classificato: Michele Brocaioli 
II° Classificato: Angelo Cataldi
III° Classificato: Alessio Cipolletta

 

NON SO PERCHE' COMPRAI QUEL LIBRO. IO GUARDO SEMPRE LA TELEVISIONE E NON LEGGO MAI. (....)    Carlo Lucarelli - Il lato sinistro del cuore - Ed. Einaudi                                Daniela C.

Le vacanze conciliano la lettura un po' più di altri periodi dell'anno e sotto la canicola ci si può abbandonare a qualche lettura "da ombrellone". Non ho visto il mare nemmeno sulle cartoline perciò le mie letture sono capitate così; autori già conosciuti, autori da scoprire, qualche buco nell'acqua (che non vi dirò), e riletture con sorpresa. Veniamo ai tre titoli che ho in programma. Ecco un brano da "La luna di carta" di Andrea Camilleri:
"Quann'era picciliddro, una volta sò patre, per babbiarlo, gli aveva contato che la luna 'n cielu era fatta di carta. E lui, che aviva sempre fiducia in quello che il patre gli diciva, ci aviva criduto. E ora, maturo, sperto, omo di ciriveddro e d'intuito, aviva nuovamente criduto come un picciliddro a dù fìmmine..., che gli avivano contato che la luna era fatta di carta". Non l'ho ancora finito, sono alle ultime pagine e pur non considerandolo all'altezza di altri lavori dell'autore, mi sono divertita comunque. Leggere Camilleri è come prendersi dieci minuti di pausa;  mi capita spesso di sorridere da sola mentre leggo. Si "sente" la mano dello sceneggiatore che sa quando è il momento di "staccare" su un altro personaggio, che sa quando introdurre il dubbio con una battuta, che sa rendere anche con le sole parole un effetto quasi televisivo. Mi piace il suo modo di entrare nella psicologia dei personaggi, di raccontare la sua Sicilia, d'inventare sempre una situazione particolare partendo da quella che sembra una semplice indagine per il commissario Montalbano. Camilleri dice :" Io conosco, almeno, penso di conoscere (la precisazione è importante), il modo di ragionare, di intendere il mondo, di rapportarsi con gli altri dei miei compaesani. Pecco, nell'ottanta per cento dei casi, di presunzione di avere capito, però per il venti per cento ci indovino. Quel venti per cento mi serve per scrivere dei libri".
Il secondo libro che propongo è "La porta proibita" di Tiziano Terzani il giornalista scomparso lo scorso anno. Il libro è al tempo stesso reportage e diario di viaggio che vede protagonista lo stesso Terzani in Cina. Ricco di notizie e dati, di considerazioni ed impressioni, il libro ci porta a scoprire una terra di grande ricchezza sotto tutti i punti di vista ma che ha dovuto subire pesanti sconvolgimenti. "Tutto quel che succede oggi- e succederà domani- ha le sue radici in quegli anni in cui io e un altro piccolo, fortunatissimo gruppo di giornalisti avemmo la possibilità di vivere fra i cinesi". Mai come oggi "la Cina è vicina" e forse è anche nostro dovere cercare di capire da dove vengono e dove vorrebbero andare i cinesi. Un piccolo tassello potrebbe essere la lettura di questo libro. A me è piaciuto molto; ci sono pagine di una crudezza che fa quasi venire il  magone ma non sempre ci può bastare la lettura "da ombrellone".
Finiamo le proposte con un libro non recentissimo ma molto raffinato. "Il medico di corte" di Per Olov Enquist. Raffinato non perché sia di difficile lettura ma perché è scritto benissimo. Non spaventatevi, se l' ho letto io potete farlo anche voi. Protagonista del libro è la rivoluzione danese guidata dal medico di Cristiano VII, il tedesco Struensee. Il tentativo di liberare i contadini dalla servitù della gleba fallisce per opera dell'opposizione degli ambienti conservatori della corte. A metà strada tra romanzo storico  e romanzo documentario, il libro ci porta a scoprire come la Danimarca nel 1768 conosce una rivoluzione che anticipa, senza sangue, senza terrore, le conquiste della Rivoluzione francese di vent'anni dopo. Dalla libertà di pensiero, di stampa, di culto, alle più avanzate riforme sociali, i decreti di Struensee aprono nuove prospettive  ma decretano la sua condanna. Fatale per lui sarà anche l'amore per la regina, Caroline Mathilde, smarrita quindicenne della corte inglese giunta a Copenaghen come sposa del re. 
Per questa volta è tutto. 

La luna di carta - Andrea Camilleri - Ed. Sellerio - Euro 11
La porta proibita - Tiziano Terzani - Ed. TEA - Euro 7,80
Il medico di corte - Per Olov Enquist - Ed Iperborea - Euro 


 
CORSO DI RICAMO
Ricordiamo alle persone interessate al corso di ricamo (tradizionale, sfilati, punto antico, intaglio ed altri) di comunicare entro il mese di novembre 2005 alla signora Luigina Folli (02 98237422 - dalle ore 11 alle 14 e dalle 19 alle 21) le proprie adesioni. Il corso si terrà di venerdì a partire dal gennaio 2006 (dalle 14,30 alle 16,30 oppure dalle 16,30 alle 18,30)presso l'Oratorio di Balbiano o di Colturano (o in entrambi) in relazione alle adesioni che perverranno. Il costo mensile del corso sarà di Euro 25,00 per 8/10 adesioni e di Euro 30,00 per un numero inferiore di adesioni.
 
 

DOMENICA 20 NOVEMBRE 2005

IL BAGIUGATTOLO
mercatino dei lavori artigianali relaizzati dai parrocchiani.
mercatino dei lavori eseguiti dai parrocchiani

 Vi aspettiamo a visitare
 il  banco-vendita che sarà sicuramente ricco anche di
  idee regalo per il Natale .
(Dalle ore 10,30 alle 18,30)
Il ricavato del mercatino sarà devoluto, come sempre,  alle necessità del nostro Oratorio e a garantire il nostro appoggio , anche per l'anno 2006,  al progetto di sostegno a distanza che abbiamo  in corso con 
 l'Associazione AIBI di Mezzano 
(Stiamo sostenendo l'Ospedale pediatrico di Chisinau in Moldavia) 
 

Il mercatino tradizionale sarà affiancato anche da un

MERCATINO DEI LIBRI USATI
Sono in vendita per beneficenza libri usati di vario genere


Gli amici dell'Oratorio di Balbiano

COLTURANO - LABORATORIO CREATIVO

Presso l'Oratorio della parrocchia di s.Antonino Martire, torna il 
LABORATORIO CREATIVO,
Prepareremo insieme oggetti e biglietti di auguri in vista del S.Natale

Il Laboratorio si terrà la domenica pomeriggio ( 6/13/20 e 27 Novembre)  dalle ore 15,30 alle ore 17,30

 
L'ABBONAMENTO ALLA COPIA CARTACEA DE 
"LA QUARTA CAMPANA" 
per l'anno 2006 è di Euro 5,50 e può essere versato direttamente al Parroco.
Il giornalino viene distribuito a tutte le famiglie e l'abbonamento è un semplice modo per dimostrare il concreto interesse per la propria parrocchia.

 
 
 
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elaborazione Daniela Cornelli


 
 
 
melegnano.net