| E’ Davvero affascinante la mostra in corso di svolgimento nella Sala
Recagni della scuola sociale ‘Accademia delle Arti” di via Marconi a Melegnano.
si tratta di una vera e propria ras-segna antologica di “Sesin”, al secolo
Roberto Bernasconi, artista dotato dl straordinario talento e fantasia
che, classe 1932, ha conosciuto negli anni Settanta e Ottanta la soddisfazione
del consenso e che sta ora ritrovando Ia “verve” per rilanciare la sua
arte. Diciamo subito che la rassegna merita decisamente il tempo
della visita. Nipote del famoso Giovanni da Busnago, pittore a cui
è stata dedicata nel suo paese anche una via e che possedeva la
forza degli impressionisti francesi, “Sesin”, così soprannominato
per una stravagante definizione del valore delle sue opere (“valgono un
sesin”), è una vera forza della natura si esprime, lo ha sottolineato
efficacemente nella presentazione il presidente dell’Accademla delle Arti,
Giuseppe Beccarini, «attraverso un espressionismo dl limpido ottimismo
e di fiducia verse l’umanità». Un po’ naif; ricco di grandi
contrasti cromatici, dunque assai vivo e materico, lo stile di “Sesin”
è ineguagliabile e le sue opere piacciono moltissimo perchè
affascinanti nella loro straordinaria semplicità. Oltre a Beccarini,
ha pure parlato, ospite davvero Interessante e per certi ‘versi curioso,
anche il vescovo ausiliare di Milano monsignor Francesco Coccopalmerio:
ha conosciuto “Sesin” quale frequentatore dell’Opera Cardinal Ferrari di
Milano. Un artista vero e onesto, alla ricerca di stimoli nuovi per continuare
il suo lavoro. «Ho frequentato tutte le tecniche che mi erano congeniali
ha dichiarato il pittore ma ora sono ritornato all’origine cioè
all’olio su tela». Per la cronaca, nel 1918 al grande e prestigioso
concorso pittorico organizzato aI teatro Gerolamo di Milano, su 400 artisti
partecipanti, “Sesin” conquistò il secondo posto assoluto: un premio
davvero eccezionale per un’arte straordinaria. Che resiste all’usura
del tempo e si rinnova ogni volta nella sua modernità. |