Di Francesco Fiocchi si hanno scarse notizie, non fu il personaggio
di far parlare di se, ed in ciò si allineava al costume di tanti
artisti di fine ottocento che vivevano lontano dai clamori delle cronache
e che costruivano la loro fama postuma, con un lavoro serio, meticoloso,
meditato. I Fiocchi costituivano una famiglia tra le migliori dell’aristocrazia
melegnanese . Conducevano una fabbrica di salumi in via Conciliazione a
Melegnano, godevano di una solidità economica e di fama di gente
generosa alle iniziative filantropiche. Francesco Fiocchi nacque
il 22 ottobre del 1856 e trascorsi gli studi inferiori fu subito avviato
all’Accademia di Brera. Quando ne uscì si portò il
bagaglio di studi e di esperienze maturato sotto la guida di insigni maestri
d’arte. Nel momento in cui la famiglia Fiocchi cessò l’attività
in via Conciliazione, Francesco trasferì il suo studio in via Dezza,
allora Borgo Lambro, nella casa Del Corno e il caffè Negri divenne
la tribuna dei suoi colloqui con il mondo melegnanese dell’epoca.
Il Fiocchi, come pittore, può vantare un insolito primato, non ha
mai partecipato a mostre d’arte, eppura già allora era molto conosciuto.
Morì il 3 marzo 1936 ed i suoi resti riposano in una cappella del
nostro cimitero a Melegnano |