Posto ad una media di 80 m.l.m., all’inizio del
secolo era a 11,851m. ovest dal capoluogo, si estende su una superficie
di 985 ettari di cui sempre ad inizio secolo, 922 coltivati. Casaletto
deriva il proprio nome dal sostantivo neutro medioevale Casale,
a sua volta dal tardo latino Casalis, cioè
un’abitazione o fabbricato rustici, oppure una casa colonica con terreno.
Al toponimo si è aggiunto, con Regio Decreto n. 1260 del 29 marzo
1863, l’appellativo di “Lodigiano”. Il nome
Casaletto, derivati e simili trova molti riscontri nella penisola : Casaletto
Ceredano (CR), Casaletto di Sopra (CR) Casaletto Spartano (SA), Casaletto
Vaprio CR), Casaleto frazione di Podenzano (PC), Casaletto frazione di
Viadana (MN), Casaleto (PR) e Caselette con i suoi laghi gemelli chiamati
appunto “di Caselette”. Casaletto è anche un cognome, diffuso nell’Alto
Lodigiano, con il plurale Casaletti , il personaggio più illustre
che porta questo cognome, è un tal Alessandro Casaletti , compositore
di Roma. In alcune mappe chiamato Casaletti Vapri de Borromei, dove Vapri
plurale di Vaprio a sua volta dal diminutivo di Vadum (guado) “Vadulum”,
alcuni lo vogliono derivato dal celtico Wabra, il cui diminutivo wabero,
significa ruscello. Il Gabiano, ci riporta una leggenda che è giunta
fino ai giorni nostri, tramandataci oralmente dagli abitanti, e che probabilmente
risale all’epoca dei primi castelli e di Federico Barbarossa. “Vinosisque
casis Casalettum semper abundat, Orgia ubi quondam celebrabat uana
uetustas.” che si traduce: “Casaletto e ricca sempre di case odorose di
vino, dove un tempo la vana antichità celebrava le sue orgie.” (G.
Gabiano – LAUDIADE – Centro Bassaneum - Lodi 1994 – Libro I pag.
96 riga 43 e 44) |