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El Pulin
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Originario dell'America, il tacchino (voce onomatopeica riproducente il verso dell'animale) appartiene alla famiglia dei Meleagridi e viene anche chiamato gallo d'India o dindo proprio per la sua origine (Indie Occidentali). Fu introdotto in Spagna nel 1519 e nel 1541 in Inghilterra, diffondendosi poi in tutta Europa. Accanto alla tipica connotazione di alimento delle festività natalizie (un pollo monumentale), il tacchino ha assunto solo nel nostro secolo il ruolo di cibo quotidiano nel nostro paese. La gastronomia tradizionale non ha elaborato, per cucinarne le carni, particolari preparazioni, richiamandosi alle modalità di utilizzo del pollame. Oggi la sua carne è apprezzata per il gusto delicato, l'economicità e lo scarso contenuto di grasso. La selezione dei tacchini, svolta soprattutto negli Stati Uniti, ha portato alla nascita di ibridi specializzati nella produzione di carne. E l'allevamento di questi volatili, un tempo esclusivamente rurale, è divenuto intensivo e specializzato cosicché si producono maschi di 14-15 kg in 150 giorni e femmine di 7-8 kg in 120 giorni. Gastronomicamente tuttavia vi è differenza tra i tacchini ruspanti di piccola taglia e quelli grossi di allevamento: i primi non hanno i tagli di carne dei secondi (vi sono anche gli ossobuchi), ma sono più saporiti. La carne di tacchino appartiene alla categoria delle carni bianche, con poco connettivo, ed è pertanto molto digeribile. Fornisce dalle 134 kcal/100 g (petto) alle 193 kcal/100 g (ala) ed è povera di grasso.
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