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Su alcune parole di origine germanica nel dialetto di Modena 

Articolo pubblicato su Il Sodalizio - anno II - 1987

E' noto che il dialetto modenese, come tutti quelli emiliano romagnoli, reca ancora tracce a livello lessicale, morfologico e fonetico di un linguaggio gallico portato nella nostra regione dall'invasione dei Galli Boi, vincitori degli Etruschi. Meno noti sono i prestiti dagli altri antichi linguaggi germanici che per varie ragioni si sono affermati in latino nel corso dei secoli, a partire dalle invasioni gotiche, non molto importanti a livello linguistico per la loro relativamente breve durata, a quelle longobarde, fino a quelle franche invece molto significative e attraverso le quali sono pervenuti fino a noi antichi vocaboli germanici.  Alcuni di questi termini si sono imposti anche in italiano o hanno avuto nella lingua nazionale uno sviluppo parallelo a quello maturatosi in ambiente germanico in quanto ambedue derivati da una comune radice indoeuropea: questi verranno trattati sotto la lettera B, ma altri, mutuati dal gotico, dal longobardo e dal francone e presenti in antico e medio alto tedesco, non trovano riscontro in italiano e sono visti qui di seguito sotto A. Per essi non è facile stabilire il linguaggio germanico di provenienza e l'epoca del prestito, tanto che si renderà necessaria una ulteriore e più approfondita disamina, anche se qualche distinzione si può fare, oltre che su base linguistica (es: il gotico non ha partecipato alla seconda rotazione consonantica come il longobardo), sulla base dell'insediamento geografico di queste popolazioni. 

Bézi = Forma antiquata per indicare i soldi, comune anche nel Veneto. Viene dal verbo nat. BATZEN attestatosi molto presto, = essere molle, appiccicoso, che ha dato il sostantivo BATZEN = moneta, in Svizzera ancora “decino” del franco. Ipotizzabile una parentela col verbo ted. BACKEN = cuocere, friggere. 

Lóder = Usato nell'espressione: “ma ñ èr come un lóder” = mangiare a crepapelle, abbuffarsi. Risale probabilmente al long. o al franc. In quanto si tratta di antica espressione venatoria usata dai falconieri in relazione al cibo per i falchi, quindi nel senso di “esca”. Il mat. LUODER venne ad assumere senso spregiativo e offensivo. In ted. LUDER = carogna

š brèg / š bra g èr (con S prostetica) = strappo, strappare. Attraverso il long. risale al got. BRIKAN = aat. BREHHAN da una radice ie. *BHREG che ha dato anche il lat. FRANGERE. 

š prék/ š prikèr = spruzzo, spruzzare. Da far risalire per ragioni fonetiche (cfr. il ted SPRÜHEN = spruzzare, attestatosi solo in mat.) alla radice ie. *SP(H)ER = spruzzare, germogliare, che ha dato il gr. SPÈIREIN = seminare, oltre che il mat. SPRUTZEN = ted. SPRITZEN, SPRIESSEN = spruzzare, germogliare. 
Sviluppo analogo a SPRÜHEN che è alla base della voce modenese

š trék/ š trikèr = raffreddore o calca il primo, mentre il secondo significa stringere. In aat. compare il sost. STRIC = legaccio, cappio, frequente soprattutto nel linguaggio venatorio (per catturare animali ecc.) e il verbo STRICCHEN = stringere col cappio (anche del boia) = ted. STRICKEN che dal XII sec., epoca di apparizione delle prime vesti lavorate a maglia, significa per traslato “lavorare a maglia”. 

š tóss/ š tussèr = botto, colpo, gran quantità, il sostantivo e dare botti, colpi, il verbo. Da un verbo germ. attestato in got. STAUTAN = aat. STOTZAN = ted. STOSSEN/STOSS. Provengono dalla radice ie. *(S)TEU = battere, da cui anche il gr. T ¡ PTEIN e il lat. STUPERE

š tàump/ š tumpài/ š tumpèr = tappato/otturato, tappo, chiudere/tappare. La nasale mostra una derivazione dal francese ESTOMPE che a sua volta viene dall'oland. STOMP = ted. STUMPF (REW) = mozzicone, mozzo, tronco. Il sost. aat. STUMPH, di antichissima attestazione, = tronco d'albero, giustifica meglio la voce dialettale anche nel significato traslato: ometto piccolo, mezza cartuccia. 

Tràun/trunèr = tuono, tuonare. Dovrebbe venire, attraverso l'antico it. TRONO, dal lat. TONARE che deriva, come l'equivalente ted. DONNERN, dalla radice onomatopeica ie. * (S)TEN = tuonare. Il problema è rappresentato dalla liquida che il Meyer Lübke (REW) pensa essere una commistione col lat. TREMERE.  Potrebbe invece esserlo col got. DRUNJUS = rimbombo, da una radice ie., anch'essa onomatopeica, *DHER = brontolare, che ha prodotto tra gli altri anche il gr. THRENOS = lamento funebre, e il ted. DRÖHNEN = rimbombare. Che possa essere un relitto visigoto, lo farebbe supporre anche lo spagnolo TRONAR. 

B

Frànk = lire. Voce mediev. dal francese FRANC (svizz. FRANKEN) sviluppatasi dalla iscrizione “Francorum rex” stampigliata sulle prime monete francesi apparse nel 1360.  L'etnico FRANKE (lat. FRANCUS) significa: gli arditi, ma anche gli sfacciati. 

Maga ñ a = it. magagna. Voce portata in Italia dai Franchi (provenzale: maganhar) di chiara origine germ. Cfr. ted. MANGEL = difetto, vizio, attestato in aat. come MANGOLON 

Magàun = it. magone. E' originariamente il ventriglio del pollo. Per traslato: “avér al magàun” = essere rattristato. Anche come aggettivo: immagunì. Viene dal long. MAGO = aat. MAGO = ted. MAGEN = stomaco. 

š pròk = sprocco, germoglio, stecco. E' strettamente imparentato con šprék in quanto l'origine ie. è la stessa e lo sviluppo è avvenuto attraverso il mat. SPRIETZEN. La gutturale sorda della voce dialettale non consente di pensare a una derivazione attraverso aat. SPROTZO = ted. SPROSSE = germoglio, bensì attraverso la voce probabilmente long. SPROH dalla radice ie. indicata in š prék e dalla quale è mosso poi il ted. SPRÜHEN.

š kràna = it. antico scranna, scranno. Dal long. SKRANNA che deriva a sua volta dal lat. SCRINIUM. Passato in aat. come SCRINI = contenitore, è presente in ted. nella voce SCHREIN = stipo, scrigno, ora limitata al linguaggio poetico, e in quella, ben più viva di SCHREINER = falegname. 

š urnacèr = it. sornacchiare. Voce germ. di origine onomatopeica. Mat. SCHNARCHEN = russare (ted. SCHNARCHEN) apparentato con mat. SNARREN = ted. SCHNARREN = stridere, parlare col naso. Giunto in it. e in dialetto probabilmente attraverso la voce long. SNARHHJAN = russare. Il significato della voce modenese è comunque: tirare su col naso.

Takàun = it. taccone da tacca. In dialetto significa: grumo appiccicoso. Dal got. TAIKKA = segno, simbolo magico, evolutosi in aat. ZEIHHAN, provenienti entrambi da una radice ie. *DEIK = mostrare (ted. ZEICHEN/ZEIGEN). 
 

ABBREVIAZIONI
aat. = antico alto tedesco //  franc. = francone //  germ. = germanico //  got. = gotico  //  gr. = greco  //  ie. = indoeuropeo //  it. = italiano //  lat. = latino //  longob. = longobardo // mat. = medio alto tedesco // nat. = nuovo alto tedesco // nat. = nuovo alto tedesco // REW = W. Meyer Lübke: Romanisches Etymologisches Wörterbuch, Heidelberg, 1935 // svizz. = svizzero //  ted. = tedesco moderno 

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