home page indietro
Soprannomi Riminesi
soprannomi parte prima
Poiché, come si è detto sopra, è sempre arduo capire il significato di molti soprannomi, è opportuno ordinarli per categorie tematiche principali, anche se questa operazione è difficoltosa e foriera di dubbi in quanto molti soprannomi sono polisemantici o apparterrebbero a sottocategorie che, una volta inserite, renderebbero il presente lavoro illeggibile. Si è quindi preferito accorpare i soprannomi, anche se il loro rapporto col tema proposto è assai labile. Tuttavia ne restano diversi che non si adattano a nessun accorpamento.
Inoltre ve ne sono molti che “si sottraggono ad ogni spiegazione e a qualsiasi analisi etimologica. Non si potrà escludere che alcuni di tali nomi oscuri possano appartenere a secoli molto lontani.” (12) 
Questi ultimi saranno inclusi sotto la voce ‘inesplicabili’. 

aspetto, qualità e difetti fisici
ALBINÈIN – albino.
BARBÒUN – barbone
BAZÒUN – forse per il mento sporgente?
BELEZZA – perché era di bell’aspetto
BELLA BARBA
BIDÒUN – bidone, forse per definire un individuo molto grasso
BISÒUN – forse accrescitivo di ‘bis’ che significa ‘bigio, livido, terreo’
BOMBOLO - probabilmente perché era piccolo e tozzo come diceva una famosa canzone degli anni ‘30
CÉCCIA – ciccia, per designare un uomo grasso
CIARGÒT – perché aveva una grossa chierica, una specie di tonsura sul capo
CINÉS  – cinese, così soprannominato forse per il taglio degli occhi.
CIUFÌN - ciuffino 
CIUFINO – ciuffino
E GÀG – Il Rosso, intendendo una persona rossa di capelli, di pelo o di carnagione.
E GNÀF A ZIEZ – La voce riminese gnaf significa ‘di naso camuso’. (13) Ziez è incomprensibile.
E GNÀF MUZÓUN – Per gnaf cfr. sopra. Muzóun significa ‘brutto muso’.
E GÒB – Il gobbo
E GÒB AD PASTRÓC – Il gobbo figlio di ‘pastróc’ (pastrocchio) 
E GÓZZ – l’aguzzo.
E GUBÒUN – il gobbone
E NANO – il nano
E RÒSO – il rosso
E RÒSO AD TUBÌA – il rosso figlio di Tubìa (Tobìa)
E RUSÈIN – il rossino
E SÓRD – il sordo.
GAMBA ED LÈNA – gamba di lana
GNÀF LIÓNDE – vedi sopra. Lionde è incomprensibile.
MAGRÒUN – italiano ‘magrone’ per designare un uomo asciutto
MAZZÓLA – testa grossa
MORO 
NASO – probabilmente per il suo gran naso
PATACÒUN – dal termine patàca, usatissimo nel riminese per definire qualcuno un po’ babbeo, credulone. Qui usato in forma accrescitiva per designare un uomo forzuto anche se non molto perspicace
PÈLA STÌLA – pelle sottile
PRINCIPINO  – per il portamento distinto
PULANTÔNI – perché grasso e lento nei movimenti (it. polentone)
RUNDÈL – forse per il tessuto adipose del ventre, dei fianchi e delle cosce.  
SCARCIUFLÒUN – accrescitivo dalla voce scarciòfle = carciofo. Quindi ‘carciofolone’ per indicare forse una persona di brutto aspetto o di scarso ingegno.
SÈT TÈSTI – sette teste
ZIGHITÒUN – miope

aspetti del carattere
ARVINÈD  – rovinato perché diceva di essere stato rovinato dalla guerra 1915-18. Con metatesi iniziale tipica 
BENZINA – perché prendeva subito fuoco
BORSA MAMBO – perché era un tipo noioso, un vero impiastro. In riminese ‘borsa’ significa ‘seccatore’
BUGIÀRA – bugiardo
CONTE GRILLO – perché credeva di essere molto distinto
DIÈVUL – diavolo
DLA GNÒ(R)GNA – (figlio) della lamentosa
E MÀT – il matto
FREGAMORTO – perché diceva che la morte non lo avrebbe mai fregato
FUMÌN – perché si arrabbiava subito
LA BRUNTLÒUNA – la brontolona
LA CIÀVA - la chiacchierona
LA MANGIA – evidentemente un mangione
LA SCIENZA – perché considerato il colto, l’intelligente del gruppo
LA SVENTURATA 
MAGNA RÌGOLI – mangia molluschi
MAGNA TÒTT – Evidentemente un mangione che mangiava tutto
MANGÈTI – perché mangiava sempre
NASCÒST – nascosto. Per la sua timidezza cercava sempre di non comparire
PÉVUR– pepe, perché era forse un peperino
SBÀIA PÒRTI – sbaglia porti, perché beveva o era distratto
SFACIÀTO – sfacciato
SPURTÌV - sportivo
SUPÒUN – da ‘sòpa’ = zuppa. Evidentemente un mangione
VULCANO – perché era focoso
VULPÈIN – volpino, perché era furbo

mestieri
CAP. TRINCHETTO  – perché non era un semplice marinaio ma un capitano. Il trinchetto è l’albero delle navi a vela montato a proravia dell’albero di maestra
E MINISTRO – il ministro, con commistione fra articolo dialettale e parola italiana
E PASTICÉR – il pasticcere
FANTE 
FRACAPÀIA – spacca paglia
L’AUTÉSTA – l’autista
MÀCHINA – perché era direttore di macchina
MUNDIÈL – mondiale perché, come capitano di lungo corso, aveva girato tutto il mondo
PALOMBÀR – palombaro, mestiere che aveva fatto effettivamente
PARÒUN DÓLZ – padrone (capitano) dolce
PARUNZÈIN – padroncino
PASTÓR BIÉS – pastore Biagio
PIGURÉR – pecoraio
PITÓR – pittore
PIZARDÒUN – vigile urbano, pizzardone, mestiere che aveva fatto prima di diventare marinaio
PULIZÀI – perché era stato poliziotto prima di diventare marinaio
SÈT RÈSTI – il soggetto raccoglieva le corde delle barche. La rèsta era un cavo di canapa destinato al traino delle reti, la cui lunghezza era all’incirca di 75 metri. Il poveretto doveva evidentemente raccoglierne sette.
 

note
12 G. Dizionario dei cognomi e soprannomi in Calabria, p. 309
13 Il più noto E Gnaf di Rimini fu Salvatore Ghinelli, autore di un trattato “L’apprendista cuciniere”, edito a Milano dall’editore Bietti nel 1929.  Cfr. Quondamatteo, op. cit. I,  235.

Visitatori dal 22 aprile 2004
Torna all'inizio pagina
sito curato da