Claudius Claudianus
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NOTE
30 Lucio Quintio Cincinnato, senatore romano e console nel 460 a. C. Allo scadere del mandato si ritirò in un suo campicello; nel 458 fu creato dittatore per combattere gli Equi e i Volsci che minacciavano Roma. Li sconfisse e li costrinse a passare sotto il giogo, per cui gli furono tributati onori trionfali. Nel 439 dovette lasciare ancora l’aratro per assumere la dittatura e opporsi a Spurio Melio che aspirava alla tirannia. Questi, citato in tribunale, si rifiutò di comparirvi e fu ucciso. 31 Probabilmente M. Curio Dentato, vincitore dei Sabini. Cfr. nota 27. 32 Cibele era divinità frigia, identificata in Grecia e a Roma con la “Grande Madre” degli dei. Aveva sul capo una corona simile alle mura di una città ed era portata da un carro tirato da leoni. Il suo rito orgiastico era affidato ai Coribanti ed era accompagnato dalla frenesia di flauti, cimbali, tamburelli e timpani. Il luogo era l’Ida, la catena di monti che va dalla Frigia alla Troade e specialmente il monte Dindimo. Uno degli oggetti sacri al suo culto era una pietra che Attalo di Pergamo donò ai Romani, portata solennemente a Roma dalla Galazia nel 204 a.C. e custodita nel tempio della Vittoria sul Palatino col nome di Bona Dea. 33 L’Almone era un piccolo affluente del Tevere a sud di Roma, dove i sacerdoti di Cibele ogni anno lavavano la statua della dea e tutti gli arredi sacri appartenenti al suo culto. 34 Le Parche, figlie della Notte, erano tre: Cloto, Lachesi e Atropo: la prima teneva la conocchia, la seconda avvolgeva il filo al fuso, la terza lo tagliava con le cesoie. 35 Re etrusco di Chiusi che, secondo una tradizione romana, sollecitato da Tarquinio il Superbo per essere ricollocato sul trono, avrebbe assediato Roma ponendo il campo sul Gianicolo ma poi, ammirato per la resistenza dei Romani (famosi gli episodi di Orazio Coclite, di Clelia e di Muzio Scevola), avrebbe desistito dall’assedio e, restituiti gli ostaggi, avrebbe offerto doni alla città. 36 Affluente di sinistra del Tevere, celebre per la battaglia svoltasi presso la sua foce nel 390. A.C. nella quale i Romani vennero sconfitti dai Galli. 37 Senoni, popolazione della Gallia Lugdunese, con capitale Agedincum, oggi Sens. Cfr. Caes. B. G. 5, 54, 2 ed altr. 38 Capo delle orde galliche che nel 390 a.C., sconfitti i Romani all’Allia, raggiunse Roma e assediò il Campidoglio. Mentre si stava patteggiando la pace, i Romani, accortisi che i Galli usavano pesi falsi per pesare l’oro che esigevano per lasciare Roma, protestarono. Secondo la leggenda Brenno gettò la propria spada sul piatto gridando: “Guai ai vinti!” (Vae victis!) 39 Soprannome di Venere dall’isola di Citera che le era sacra. 40 Posidone/Nettuno, re del mare. 41 Le Sirti erano due grandi insenature e bassi fondi sulle coste dell’Africa e precisamente: Sirtis maior, presso la Cirenaica, oggi golfo di Sidra; Sirtis minor, a sud della Bizacena, oggi golfo di Gabes. 42 Il territorio usurpato da Gildone si stendeva dalla catena montuosa dell’Atlante, sulla quale, secondo la leggenda, poggiava il cielo, fino al Nilo, avendo a occidente Cadice nell’isola di Leon (Gade) e la città di El-Mary in Libia (Barce), e a oriente la città di El-Barech in Egitto (Paraetonius) |