Piassa
di nimai o Piazza dei maiali
(attuale piazza del mercato alimentare)
Nel 1400 era un prato marcitorio, ossia
un prato sul quale scorreva sempre l'acqua per produzione continua di foraggio
fresco per animali da stalla. L'area lambita da un fosso (fosso del prato
del Marchese), divenne in seguito un vasto prato circondato da orti di proprietà
della famiglia Medici di Marignano, proprietari del castello
dal 1532. Non aveva alcun nome e vi passava un grande fosso scritto sulle
mappe del Settecento fosso del prato del marchese. Nel 1700, per brevissimo
tempo, fu adibita a deposito di legna da costruzione e da ardere per poi
riprendere la sua funzione originaria di campo agricolo. Dopo la metà
dell’Ottocento si sentì l’esigenza di sviluppare il mercato dei maiali,
aprendo una zona apposita per questo tipo di commercio. L’esigenza era legata
anche alla necessità di lasciare libere le vie e le altre piazze
per il passaggio del tram interprovinciale. Si scelse l’area adiacente alla
chiesa di san Rocco dopo il Portone e nel
1871 l'amministrazione comunale acquistò il terreno per adibirlo
a zona del mercato dei maiali, l’autorizzazione governativa arrivò
nel 1879. L'architetto
Antonio Sommaruga ne delineò la struttura e i 3000 metri quadrati
di prato divennero una piazza estetica ed ordinata. Il popolo da allora
chiamò la piazza, in dialetto, piàssa di nimài. Nel
1911 nella piazza fu installata la torre dell'acqua potabile (oggi demolita)
che riforniva tutta la città. Nel 1922, nel clima di euforico patriottismo
della fine della prima guerra mondiale, la piazza assunse il nuovo nome
celebrante il giorno della vittoria italiana nella prima guerra mondiale
del 1915-1918 contro l’Austria, il IV novembre.
La piazza è a forma di
rettangolo avente lati di circa 30m per 70m ed ha una superficie di metri
quadrati 2.100. |