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Guglielmo
Oberdan, nato a Trieste nel 1858, studente in ingegneria, chiamato alle
armi nel 1878 dal governo austriaco, fuggì in Italia dove seguì
i corsi universitari a Roma e favorì attivamente l’immigrazione
dei patrioti irredenti. Oberdan - il cui vero cognome era Oberdank - capeggiava
il movimento irredentista, cioè il movimento di coloro che volevano
Trieste una città sotto l’Italia.
Oberdan armato di bombe partì
per Trieste, perché si era diffusa la notizia che l’imperatore austriaco
Francesco Giuseppe si sarebbe recato in quella città, avendo Oberdan
detto che “la causa di Trieste aveva bisogno di un martire triestino”.
Ma fu tradito dai suoi stessi compagni di congiura, i quali avvertirono
la polizia austriaca. Oberdan fu arrestato e condannato a morte per impiccagione.
La sua madre presentò per domanda di grazia e la grazia fu
chiesta anche dai poeti famosi Victor Hugo e Giosuè Carducci, ma
fu respinta e la sentenza fu eseguita nel settembre del 1882.
La via Guglielmo Oberdan si
stacca dalla via Roma e arriva alla via San Pietro e alla via Stefano Bersani.
E’ lunga metri 52 e larga 4. Era, fino al secolo scorso, la Stretta delle
Due Spade o anche Vicolo delle Due Spade, per la vicinanza con un albergo
e ristorante con quel nome. Ebbe il nuovo nome nel 1922.
La
casa in cui si gestiva l'osteria al segno
delle Due Spade è di proprietà
dei marchesi Rovida; di essa si sente spesso parlare nella storia melegnanese;
deve essere comunque stata una delle più importanti se venne scelta
per quartier generale dal generale Massena nelle giornate di maggio del
1796. Prendendo come punto di partenza i dati catastali del primo quarto
di quel secolo, la configurazione della comunità di Melegnano non
sarà di molto cambiata per tutto il Settecento ed oltre. Alla luce
dei documenti risulta che, raccolti i rilievi mappali il giorno 29 di ottobre
di quell'anno sedeva in sala del castello mediceo il magnifico signore di
Novara conte Ottaviano Tornielli Commissario Cesareo, assistito dal cancelliere
Paolo Schiavi; il console della comunità di Melegnano era assente,
e lo sostituiva il sindaco anziano, col Ragionato, ovverosia segretario,
Francesco Spernazzati. «Interrogato come si chiami di che età
ove habita e qual sii la sua professione, risponde: Io sono Carlo Giuseppe
Coldano quondam Giovanni Antonio d'anni 49 habito in Melegnano ove faccio
da Sindaco et il mio esercitio si è da taverniere al
segno delle Due Spade ». Si può
ritenere, dal cognome di questo oste che la sua famiglia fosse la stessa
di quel canonico della Collegiata, (prima aveva una cappellania a Vizzolo),
che ha lasciato il noto prezioso manoscritto sulla antica storia del nostro
borgo; inoltre si viene a sapere che l'oste delle
Due Spade pagava al Marchese di Marignano
lire 1.800 annue per il dazio del vino (<datio vecchio del Bollino>),
nella quale somma era compresa la sublocazione del dazio stesso a tutte
le altre osterie, le quali assommavano al numero di tredici. |