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Gli imperiali e la difesa del Cimitero
Uno dei capisaldi di resistenza in Melegnano fu il vecchio cimitero che fu utilizzato nella battaglia dagli imperiali come ridotta, adattato a fortilizio, per disturbare lingresso nel Borgo dei francesi. La costruzione era ubicata a circa 200 metri dal paese, ed era costituita da un ampio campo di forma rettangolare di 40 metri per 50 metri di lato, era recintato da un alto muro di mattoni e coperto al di fuori da nere lapidi sepolcrali. Allinterno del recinto furono riportati dei rialzi di terra dietro i muri di cinta per conseguire agevolmente laltezza necessaria al tiro di fucile; per lo stesso scopo gli austriaci erano muniti di scale, le quali poggiate sul muro di cinta, servivano loro per guadagnare altezza e meglio disporsi al combattimento. Nel fondo del cimitero vi era una cappella di mt. 7,5 x 5,0 con intorno un aiuola, accessibile attraverso un terrapieno rettilineo in rialzo. Lingresso avveniva in modo esclusivo da una sola porta, chiusa da un cancello in ferro battuto che precedeva un portico con delle arcate, il cancello fu puntellato in più parti per resistere nelleventualità di uno sfondamento; lingresso del cimitero era rivolto direttamente sulla stradella che portava al Molino della Valle, indi dopo aver traversato la Roggia Spazzola con un ponticello, accedeva alla Strada Visconti che era la sede dello stradale più importante, lo stesso percorso che poco più a nord diventava stradale per Milano, dal lato opposto della carreggiata (di fronte al Cimitero) vi era la Roggia Visconti, percorsa, durante lo scontro, dagli Zuavi immersi nellacqua fino alla cintola per evitare così di essere colpiti, sia dalle palle di cannone che provenivano dallinterno del borgo, che dai proiettili provenienti dal presidio del cimitero. Infatti risulta che sia il cimitero che il terreno dietro di esso coltivato a viti, erano fortemente presidiati dagli austriaci. Al muro di confine, posto a sud del recinto, fu praticata una larga breccia da utilizzare quale via di fuga. Il comando austriaco affidò il presidio del cimitero a dei tiratori scelti, che posizionati lateralmente alla strada inflissero un buon numero di perdite ai francesi prima di abbandonare la postazione18.
Alcuni Autori19 affermano che allinterno del Campo Santo, a sua difesa, fu insediato il 2° battaglione del EReggimento Cacciatori TirolesiEmeglio conosciuti come Tiroler JägerE(in lingua tedesca) questi erano parte integrante della Brigata Von VeranemannEdella 1° divisione Von Berger. Il valore di questi soldati, reclutati esclusivamente nelle regioni del Tirolo, sud-Tirolo e Vorarlberg, fu evidenziato dal fatto che lo stesso Imperatore concesse loro lonore di aggiungere al loro reparto il titolo imperiale: infatti i cacciatori Tirolesi ora vengono comunemente ricordati come ETiroler KaiserJägerE(Cacciatori Tirolesi dellImperatore).
I Tiroler KaiserJägerEportavano un cappello nero a larghe tese le cui ali laterali erano ripiegate sul fusto. Sullampia ala sinistra, vi era applicato un corno da caccia in metallo giallo con inserita laquila tirolese, al lato portavano un ciuffo di penne nere a completare la foggia del cappello. La divisa era di colore blu-grigio con bottoni in metallo giallo, allattaccatura superiore della spalla vi era una spallina verde che serviva a trattenere la correggia della carabina. Il colletto, il paramani, le controspalline e le filettature della divisa erano di colore verde. Due cordoni di lana verde con ghiande appese al lato sinistro del petto qualificavano la bravura nel tiro del soldato.
18 AA.VV. Il cinquantanove Edal convegno di Plombières allarmistizio di VillafrancaEtestualmente: E(E.. Alle 17, quando si videro apparire le avanguardie francesi, la brigata Roden, distribuita nei punti fortificati, era pronta a resistere, mentre la Brigata Boer, appena fuori di Melegnano dalla parte di Lodi, stava in riserva. Baraguay dHilliers, intanto, veniva avanti con tre Divisioni: a destra, percorrendo un sentiero che passa da Pedriano, la Divisione Forey, quella di Montebello; al centro, sullo stradone, la Divisione Bazaine; a sinistra, per i campi, la Divisione Ladmirault, i cui soldati dovettero traversare il canale Vettabia con lacqua fino alla cintola. Si scatenava, intanto, un furioso temporale e la pioggia scrosciava sui combattenti. Bazaine non mise tempo in mezzo e senza attendere le altre colonne, scagliò i suoi Cacciatori e gli Zuavi contro il cimitero e le altre barricate. Accolti dalle palle di cannone e dal fuoco della fucileria, più volte contrattaccati dagli avversari decisi a non cedere, i Francesi subirono notevoli perdite e fra i primi a cadere fu il comandante degli Zuavi. Alla fine gli assalitori penetrarono nel cimitero dove si svolse una mischia furibonda. Contemporaneamente sopraggiungevano le altre due Divisioni del Corpo dArmata di Baraguay dHilliers ed erano avvistati i primi reparti di Mac-Mahon. Si lottò ancora accanitamente nel centro del paese, poi, soverchiata dal numero e semidistrutta la valorosa brigata Roden iniziò un movimento di ritirata verso Lodi, validamente protetta.(E.
19 DE LA FRUSTON F. La guerre dItalie de 1859Econsidérée au point de vue de la stratégie et de la tacquique Eavec la carte générale du théatre de la guerre, Ch.Tanera Editeur, Paris 1861
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