 Sembrava
che l’esercito austriaco fosse stato abbandonato da tutti, e con l’esercito
l’Impero. Il 4 giugno 1859, presso Magenta, sulla sponda lombarda del Ticino,
56.000 austriaci furono attaccati e sconfitti da 48.000 francesi. Gli Imperiali
affamati e sfiniti, si batterono valorosamente, e forse avrebbero potuto
anche tenere le posizioni, se fossero stati meglio guidati. Il combattimento
di Melegnano portò solo un’altra nota negativa oltre ad altri morti
e altri feriti. I comandanti delle unità arretrarono di loro iniziativa,
il Capo di Stato Maggiore Kuhn era costretto a letto da una foruncolosi,
il Comandante Supremo Gyulai, come sappiamo, diede la battaglia persa quando
ancora il risultato era aperto. Ordinò la ritirata, che si fermò
inesorabilmente soltanto oltre il Mincio. La Lombardia era comunque irrimediabilmente
perduta. Francesco Giuseppe silurò come sappiamo Gyulai ed assunse
personalmente il comando supremo e volle al suo fianco come Quartiermastro
Generale il settantunenne Hess12 Il loro appuntamento
lo onorarono sino in fondo, come sappiamo, a Solferino ed a San Martino
il 24 giugno 1859. |