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Le manifestazioni del cinquantenario della battaglia (1859-1909)
Domenica 13 giugno 1909 fu commemorato il cinquantesimo anniversario della battaglia di Melegnano, per l’occorrenza fu costituito un Comitato presieduto dall’avv. Cav. Angelo Valvassori Peroni.  S.M. il Re Vittorio Emanuele III, a mezzo del Ministro Ponzio Vaglia, in data 9 febbraio 1909 accettò la Presidenza Onoraria, assegnando, per l’occasione, una medaglia d’oro alla Mostra Zootecnica e di Macchine agrarie di Melegnano. Oltre al Presidente Onorario al prefetto ed al Sindaco di Milano, fecero parte del comitato il presidente della Cassa di Risparmio sen. Speroni, il senatore Facheris, l’onorevole Resta-Pallavicino, il comm. Paolo Manusardi, il grand.Uff. Francesco Gondrand presidente della Camera di Commercio, l’avv. Codeleoncini sindaco e consigliere provinciale di Melegnano.  L’avvenimento fu oggetto di una copertina illustrata dal Beltrame nella  “Domenica del Corriere” n.25 del 20-27 giugno 1909 dove il cronista riportava  “….. domenica scorsa alla presenza del Duca di Genova pel Re, del comandante Jullien per l’esercito francese, di autorità, associazioni, reduci ecc. venne commemorata solennemente a Melegnano a 18 chilometri da Milano, la battaglia ivi avvenuta l’8 giugno 1859, il giorno stesso in cui Vittorio Emanuele II e Napoleone III entravano a Milano, novanta ore dopo Magenta. Il corteo, nel quale erano bandiere e corone, sfilò davanti all’Ossario, che è nel camposanto di Melegnano. Tale Ossario venne inaugurato il 19 giugno 1904 e fu costruito a spese pubbliche d’italiani, francesi e austriaci. L’imperatore d’Austria vi concorse con 3000 lire. Le statue sono dello scultore Barcaglia. Anche venne inaugurata una lapide al colonnello Paulze d’Ivoy ivi caduto durante la battaglia….”  Dai  vari giornali e pubblicazioni dell’anno 1909 rinveniamo tra gli altri diverse cronache della manifestazione pubblicate sulla “Campana”  tra cui quella datata 1 luglio 1909 che dice: “…(…).. la giornata dell’8 giugno 1909 fu salutare per le anime dei generosi Eroi che pel compimento del loro dovere lasciarono qui la rigogliosa e promettente gioventù, la loro vita. Alla messa da requiem, cantata dal R.mo sig. Prevosto ed accompagnata da scelta musica della locale schola cantorum, presenziarono le autorità civili, militari, amministrative. Don Rinaldo Bollati commemorò  i caduti con sentite ed elevate parole. Commovente e numeroso fu il pellegrinaggio della sera all’Ossario – come commoventi le brevi parole rivolte dal nostro prevosto alla folla che riverente e devota aveva risposto all’appello del Circolo S. Maurizio.  Il 13 giugno 1909 si ebbe la commemorazione civile. Melegnano presentò in questo giorno rinnovato, spettacolo dell’inaugurazione dell’Ossario nel 1904. Rappresentanze autorevoli civili e militari, circoli sportivi e società ginnastiche…(…).. si diedero qui convegno e parteciparono al corteo per l’Ossario e per l’inaugurazione della lapide al colonnello Paulz (Paulze) d’Ivoy, qui caduto nella pugna. S.M. il Re si fece rappresentare dal Duca di Genova. La musica militare – uno battaglione di fanteria – uno squadrone di cavalleria e diverse armi a cavallo collo scintillio delle loro divise accrescevano la solennità e lo splendore della patriottica manifestazione. La cerimonia all’Ossario, fu imponente. Parlarono (fra gli altri) il prof. Corio, Hullian e Panizzardi, le alunne delle scuole comunali cantarono un coro in onore dei caduti; tutto si svolse con ordine abbastanza soddisfacente. Così pure fu dell’inaugurazione della lapide, in cui la schola cantorum ed altri con l’accompagnamento della “Giuseppe Verdi” (banda G.Verdi) eseguì un’inno composto per la circostanza dal nostro concittadino Biggioggero Biagio. Numeroso fu pure il banchetto ufficiale tenuto nei saloni del Castello: la musica militare tenne un applaudito concerto sulla piazza Vittorio Emanuele..(…)..
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