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Curiosità e Informazioni delle Parrocchie di Balbiano e Colturano
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Sommario del Numero di NOVEMBRE 2001
IN PARROCCHIA Presero una quantità enorme di pesci. (Lc 5,6)
LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO DI LODI (Terza Parte)
Block Notes mese di Novembre
NOTE DI SPIRITUALITA' CONIUGALE: LA CASA di Piera e Stefano Levantino
PICCOLE LUCI TRA LE CASE di don Maurizio
FAMILY FOR FAMILY Un abbraccio senza confini
Intenzioni sante Messe 2002
La sagra di Balbiano di don Maurizio
ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 18 OTTOBRE di Carlo vitali
Balbiano VISITA ALLE FAMIGLIE IN OCCASIONE DELL'AVVENTO E DEL NATALE

IN PARROCCHIA Presero una quantità enorme di pesci. (Lc 5,6)
Vivere l'Avvento (che inizierà il 18 novembre) è anche leggere il cammino percorso e gioire dei doni ricevuti; accogliere come grazia il presente e prendersene cura; muoversi con speranza verso il futuro promesso da Dio. Per quanto noi si abbia faticato tutta la notte, a lungo senza risultati, il lago conserva ancora una quantità enorme di pesci; e il Signore ci chiama a prendere il largo ancora. Per questo ci chiediamo di non trascurare, particolarmente in Avvento, il senso della gratitudine, la lode per l'azione di Dio, la meraviglia per le sue opere. Chiediamoci allora tempo per leggere la nostra vita e ritrovare i segni della predilezione di Dio, impariamo a fermarci con cura su ciò che il Signore consegna a i fatti, grandi o piccoli, delle nostre giornate; e non viviamo con quella indolente distrazione che consente a tutto di scivolare via come inutile e privo di significato per il futuro. E custodiamo nella memoria i segni della benevolenza di Dio, come Maria di Nazareth, perché costruiscano in noi quelle certezze che possono sostenerci quando la fiducia è messa a più dura prova, quando la notte è lunga e i giorni appaiono sterili e vuoti. Lasciamo che sia soprattutto la Parola di Dio e l'Eucaristia a guidarci. Noi vogliamo annunciare che la storia ha senso, e che Dio la guida, senza rinunciare alla nostra libertà. Noi annunciamo che possiamo ancora attendere, con gli occhi che già hanno visto l'amore di Dio per l'umanità. "Benedetto sia il Dio di ogni benedizione".
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LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO DI LODI (Terza Parte)
Alcune scelte concrete per l'anno pastorale 2001-2002.
13. Nei prossimi anni la nostra Chiesa cercherà di soffermarsi sulle scelte che ho appena descritto. Sono un po' il lavoro di sempre delle nostre comunit à: il vangelo ci invita alla comunione con Cristo attraverso la parola e i sacramenti, ci invita alla preghiera personale, ad una vita morale capace di portare luce in mezzo agli uomini, ci invita ad amare la Chiesa e i fratelli, per poter essere accolti da Dio. Ora permettete che formuli qualche scelta più immediata. Tenendo sullo sfondo le grandi intuizioni uscite dall'assemblea diocesana, mi permetto di segnalare qualche piccolo passo da compiere nel futuro più vicino, nel prossimo anno pastorale. A questi, altri se ne aggiungeranno, negli anni a venire. Li decideremo insieme, ascoltandoci, ritagliando tra i mille impegni un po' di tempo per compiere una verifica, e concretizzando quello stile di corresponsabilità che più volte ho richiamato nel corso del mio ministero.
Il pane del cammino.
14. Come detto, sul finire del prossimo anno pastorale la nostra Chiesa si radunerà per vivere il suo congresso eucaristico. Un gruppo di persone, da me incaricate, ha già cominciato ad incontrarsi per organizzare al meglio questo appuntamento diocesano. Non ci saranno molte iniziative esteriori: il congresso eucaristico dovrà soprattutto dare il tono alle iniziative di sempre delle nostre parrocchie e delle nostre comunità. Sarà la pastorale ordinaria a prepararci a questo evento della nostra Chiesa. I cammini catechistici - senza venir meno al loro progetto organico, che cerca di presentare in tutta la sua ampiezza la vita cristiana - cercheranno di offrire spazio alla meditazione sull'eucaristia. La celebrazione eucaristica è il centro dove converge tutta l'esistenza delle nostre comunità: è il vero motivo che ci tiene insieme. E dall'eucaristia i cristiani continuamente ripartono, per ripetere il gesto di servizio e di offerta del loro Signore. Molti santi cristiani hanno intuito come i verbi di consacrazione - prendere, benedire, spezzare - sono detti non solo per il pane e il vino, ma anche per le nostre stesse esistenze. Nella messa Cristo ci prende, ci benedice, e poi ci consegna alle folle, ai poveri, al mondo intero, perché ogni uomo sia sfamato nella sua attesa di bene. Dall'eucaristia , secondo la parola di Gesù, nasce il servizio, e l'amore gratuito. Non dovrà poi mancare, nelle nostre comunità, la possibilità di pregare davanti al pane eucaristico. La nostra tradizione religiosa ci ha consegnato lo strumento delle quarantore. Nella città di Lodi, poi, una cappella del centro storico è quasi totalmente consacrata all'adorazione. Son tutte occasioni di cui approfittare. In molte comunità va poi affermandosi l' abitudine a lasciar aperta, almeno in qualche giorno, la chiesa parrocchiale nelle ore serali, perché anche studenti e lavoratori possano trovare un po' di tempo per la contemplazione e la preghiera. Durante questi momenti spesso i preti si rendono disponibili per la celebrazione del sacramento della riconciliazione, e per un po' di ascolto. Sarebbe bello che nel prossimo anno pastorale questa pratica si estendesse a tutte le parrocchie della nostra diocesi.
L'incontro con la Parola di Dio.
15. Lo Spirito ha fatto crescere in noi l'amore per la Parola di Dio. C'è una domanda sincera che sale da molti credenti, che chiedono di essere introdotti nella lettura delle Scritture. Invito tutte le parrocchie e associazioni ecclesiali a mobilitarsi perché questa richiesta non venga evitata. In questa direzione si sta già facendo molto. Molto altro resta però ancora da fare. Occorre dotare i centri di ascolto e i gruppi biblici di sussidi e strumenti che accompagnino l'incontro con la Parola di Dio. C'è tutta una sapienza spirituale da apprendere per divenire capaci di accostarsi alle Scritture con rispetto e amore. Un testo biblico ci è vicino e lontano al tempo stesso. Lontano perché appartiene ad un'epoca e ad una cultura distanti dalla nostra. Vicino perché parla di noi, dei problemi e delle gioie che stanno al cuore della nostra stessa vita. Per questo motivo ci si deve accostare al libro delle Scritture con lo studio e la preghiera. Si va alle Scritture usando un'intelligenza umile, che non vuole impadronirsi del significato del testo, ma che se ne sta devota, come se fosse ai piedi del Signore, supplicandolo per avere in dono una Parola che salva. Chiedo soprattutto all'Ufficio catechistico diocesano di farsi promotore di questo settore della vita pastorale. Soprattutto non bisogna far cadere l' esperienza dei centri di ascolto. Offrendo occasione di incontro tra le persone, essa farà crescere la fraternità nelle nostre parrocchie. Le sacre Scritture, poi, ci diranno molto. L'incontro con la Parola di Dio è sempre efficace. Anche le persone più semplici troveranno qualche parola che rischiara e dà speranza per il cammino di tutti i giorni. Nella scelta dei testi da meditare per quest'anno si riserverà una particolare attenzione a quelli eucaristici. Anche questo sarà un modo per far crescere in noi l' attenzione verso il mistero dell'altare. Infine raccomando a tutti la formazione degli animatori dei centri di ascolto .. Soprattutto sulle loro spalle grava la responsabilità per la buona riuscita di questa iniziativa. Che il Signore doni buoni frutti alla nostra fatica.
La famiglia.
16. Se c'è un luogo dove il cambiamento è stato travolgente, questo è proprio la famiglia. Essa è il crocevia di tante trasformazioni e il crogiuolo in cui si acutizzano le loro tensioni. Preferisco non schiacciare il freno sulle difficoltà, ma premere l'acceleratore della speranza e della fiducia, a costo di dare l'impressione che il quadro proposto sia idilliaco. Non è forse conferita alla famiglia cristiana la dignità di chiesa domestica? È vero che oggi non è facilmente riscontrabile tale dignità, ma non è male ricordarci che essa è la vocazione di ogni famiglia e non è irraggiungibile. In una famiglia passa di tutto. Due giovani si sposano, mettono su casa. Sulla parete dell'anticamera non manca il crocifisso di legno regalato dal parroco nel giorno del matrimonio. Poi arrivano i figli, e due sposi cominciano ad appassionarsi per loro. Ci sono momenti difficili: qualche preoccupazione per il lavoro, il primogenito che "dà da pensare", perché non si impegna a scuola. Si avvicendano ore liete, e tempi in cui si cammina in salita. E intanto i figli crescono, e cominciano a passare sempre più tempo fuori di casa. Ogni tanto qualche lutto o qualche doloroso distacco turba la serenità quotidiana. Pesano le incomprensioni e i mutismi dei figli adolescenti. Ma pregando insieme, magari solo per un attimo, davanti alla tavola con i piatti che fumano, genitori e figli trovano motivi sempre nuovi per farsi forza, per stare insieme, e continuare a volersi bene. In quel gomitolo di affetti che è la famiglia c'è molto che invoca il vangelo .. Dio ama abitare in mezzo alle gioie e alle sofferenze che costellano la nostra vita di tutti i giorni. Così in alcune case la Parola di Dio diventa il parere più ascoltato quando si tratta di compiere qualche scelta importante .. Parola di Dio e preghiera potranno continuare a mantenere il loro spazio anche nelle nostre famiglie? Esiste e va coltivata una liturgia familiare, per la quale spero che in questo prossimo anno possa essere formulata qualche proposta e attuato qualche tentativo di rinnovamento. Da tempo la nostra Chiesa ha preso ad interessarsi alle famiglie. Alcune comunità hanno anche impostato i loro appuntamenti e i loro ritrovi per venire incontro alle esigenze di chi ha figli. Sempre più di frequente - ed è una iniziativa da incoraggiare - le giovani famiglie di una parrocchia si prendono cura dell'ambiente dell'oratorio, organizzano attività di vario genere, per far sì che i ragazzi di un paese o di un quartiere trovino punti di riferimento educativo. È una grazia trovare famiglie che si avviano a diventare soggetto attivo della pastorale. Si vedono adulti mettersi in cordata, per cercare di affrontare insieme i problemi quotidiani: sono i "gruppi famiglia", dove attraverso legami di amicizia e di solidarietà ci si aiuta a sostenere l' impresa educativa, e ci si sorregge nelle difficoltà. Alcuni gruppi famiglia diventano scuole di vita evangelica. Ecco allora che qualche coppia, dopo un serio cammino, può rendersi disponibile per qualche impegno più puntuale nella comunità cristiana. Alcuni si fanno carico dell' accompagnamento dei fidanzati, li seguono nel cammino di formazione al matrimonio, offrendo loro, oltre alla preparazione intellettuale, anche la testimonianza di una vita serena. Altre famiglie diventano missionarie, ed entrano in case sconosciute, perché invitate dal parroco a farsi carico della preparazione di un battesimo. Altre famiglie si sono aperte all'esperienza dell'affido. Guardo con tanta simpatia alla nascita di alcune "case famiglia" che sta avvenendo nella nostra diocesi, dove diverse coppie di sposi, oltre ai figli che Dio ha donato, hanno spalancato le braccia verso coloro che più avevano bisogno. E poi, nelle nostre famiglie, c'è tanta carità spicciola, che mai verrà narrata da alcuno: una figlia adolescente che dà ripetizione di italiano ai bambini della coppia di immigrati che sono arrivati in paese, una mamma che fa la spesa per la signora anziana che abita sulla stessa via, una coppia di sposi che prende tra le mura domestiche un parente rimasto solo. La famiglia e il matrimonio sono un vangelo, sono una "bella notizia". Dio parla al mondo attraverso la carità e la concordia che si possono trovare in una casa. Sta a noi saper sfruttare quella potenzialità di bene che è custodita in ogni matrimonio. Bisognerà sostenere con la vicinanza e la simpatia l'amore di due coniugi, bisognerà raccontare ai giovani fidanzati la bellezza di un amore fedele che dura per un'intera vita, bisognerà parlare della bellezza che c'è nel dischiudersi di ogni nuova esistenza. Ma soprattutto si dovrà andare a scuola dalla famiglia, chiedendo a due sposi e ai loro figli qual è la misura dell'amore, e le grandi opere che Dio compie in ogni matrimonio cristiano. In quest'anno pastorale cercheremo di incoraggiare la cura della spiritualità familiare. Perché non offrire, con la fantasia che non ci manca, qualche sussidio per la preghiera familiare o la liturgia familiare? Perché non valorizzare maggiormente i diversi appuntamenti che già si organizzano a livello diocesano e vicariale: gli esercizi spirituali per le famiglie, i ritiri, i pomeriggi di spiritualità per le coppie, le giornate di spiritualit à vicariale? Anche quest'anno, poi, il Centro per la famiglia metterà a disposizione un piccolo sussidio per coloro che vogliono fare un po' di strada insieme. A volte ho l'impressione che tutte queste iniziative non siano sufficientemente reclamizzate, e anche la schiera dei più vicini non ne venga a conoscenza. Impegniamoci tutti quanti, preti e laici, perché cresca il numero di persone che può approfittare di queste occasioni di crescita nella fede. Infine non stanchiamoci di indirizzare energie per far sì che gli incontri con i genitori dei bambini che frequentano la catechesi per l'iniziazione cristiana siano sempre più efficaci. Spesso questo momento si rivela un tempo di grazia non solo per i figli, ma anche per i genitori. Toccato dalle confidenze e dalle domande dei bambini, qualche genitore decide in questi frangenti di riprendere con più vigore il cammino di fede. In questi momenti un papà e una mamma hanno bisogno di incontrare una comunità cristiana che non giudica nessuno, e che si mette in ascolto di tutti. E qui il mio pensiero va soprattutto a coloro che vivono una situazione familiare comunemente detta "irregolare". Specialmente in questi casi la nostra Chiesa deve spalancare le braccia a tutti i suoi figli: che nessuno si senta escluso dall'amore del Signore. E allora, anche laddove, per diverse ragioni, qualcuno non potesse accedere direttamente alla mensa del pane e del vino, si insegni sempre a stare in comunione con il Signore, a desiderarlo ardentemente , ad ascoltare la sua voce, e a non sentirsi escluso dalla compagnia dei fratelli.
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Block Notes mese di Novembre
1 GIOVEDI' Solennità di Tutti i Santi Colturano. Ore 15:00 Santa Messa al Cimitero. Ore 20:30 Castagnata in Oratorio Balbiano. Dopo la Messa delle ore 10:00 processione al Cimitero. Ore 12:30 Pranzo in Oratorio con cotechino, polenta e caseula. Ore 15:00 Rosario e caldarroste in Oratorio
2 VENERDI' Colturano, ore 9:00 e ore 20:30 Santa Messa in chiesa. Ore 15:00 Santa Messa al Cimitero. Balbiano, ore 10:00 Messa per i defunti al Cimitero.
3 SABATO Comune di Colturano - Cippo dei Caduti. Ore 10:00 Commemorazione e Preghiera per i Caduti di tutte le guerre
4 DOMENICA Colturano, ore 11:15 catechesi ragazzi. Balbiano, ore 11:00 catechesi ragazzi, ore 17:30 Adorazione eucaristica e Vespro
5 LUNEDI' Dresano, ore 21:00 catechesi interparrocchiale per gli impegnati nei diversi servizi parrocchiali (catechisti, animatori, lettori, caritas, coristi,... )
6 MARTEDI' Colturano, ore 20:30 catechesi adulti. Balbiano, ore 16:00 catechesi adulti e anziani, ore 21:00 redazione La Quarta Campana. Paullo, ore 21:00 catechisti terza media per la Professione di Fede.
7 MERCOLEDI' Dresano, ore 18:00 incontro interparrocchiale per i ragazzi di seconda e terza media.
8 GIOVEDI' Balbiano, ore 20:30 santa Messa
9 VENERDI' Colturano, ore 18:00 catechesi post-cresima e adolescenti
10 SABATO (Diocesi). Pomeriggio spirituale per i coniugi (orario da precisare)
11 DOMENICA Solennità di Cristo Re dell'universo - Giornata per il Seminario. Colturano, ore 11:15 catechesi ragazzi. Balbiano, ore 11:00 catechesi ragazzi, ore 17:30 Adorazione eucaristica e Vespro
13 MARTEDI' Colturano, ore 20:30 catechesi adulti. Balbiano, ore 8:00 Messa - Sospesa la catechesi adulti
14 MERCOLEDI' Balbiano, sospesa la Messa. Paullo, ore 21:00 Aggiornamento vicariale Catechisti
15 GIOVEDI' Balbiano, ore 20:30 santa Messa
16 VENERDI' Colturano, ore 18:00 catechesi post-cresima e adolescenti. Balbiano ,ore 17:00 santa Messa.
17 SABATO Balbiano, ore 15 Confessioni
18 DOMENICA Prima di Avvento Ambrosiano. Paullo, ore 9:00/12:00 Ragazzi Terza media Professione di fede. Colturano, ore 11:15 Catechesi ragazzi. Balbiano ,ore 11:00 Catechesi ragazzi, ore 15:00 ritiro spirituale per i genitori e animazione per i ragazzi, Ore 17:30 Adorazione eucaristica e ore 17:30 Adorazione eucaristica e Vespro
19 LUNEDI' Dresano, ore 21:00 catechesi interparrocchiale per gli impegnati...
20 MARTEDI' Balbiano, ore 16:00 Catechesi adulti e anziani
21 MERCOLEDI' Dresano, ore 18:00 incontro interparrocchiale per i ragazzi di seconda e terza media
22 GIOVEDI' Balbiano, ore 20:45 santa Messa e Adorazione eucaristica fino alle 10:15
23 VENERDI' Colturano, ore 18:00 catechesi post-cresima e adolescenti
25 DOMENICA Seconda di Avvento. Colturano, ore 11:15 Catechesi ragazzi. Balbiano, ore 17:00 Adorazione e benedizione eucaristica
27 MARTEDI' Balbiano, ore 16:00 Catechesi adulti e anziani
28 MERCOLEDI' Dresano, ore 18:00 incontro interparrocchiale per i ragazzi di seconda e terza media
30 VENERDI' Colturano, ore 18:00 catechesi post-cresima e adolescenti
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NOTE DI SPIRITUALITA' CONIUGALE: LA CASA di Piera e Stefano Levantino
La moderna cultura tende a rinchiudere sempre più la fede nelle chiese, dove dovrebbe svolgersi ogni atto religioso. Sempre meno case prevedono una presenza "visibile" del divino: mancanza visibile di riferimenti religiosi ( ad esempio un'immagine significativa). Prevale nelle case l'idea dell' appartamento: appartarsi, privatismo, recinzioni,... La famiglia cristiana che vi abita, difficilmente pensa a ciò che di grande e di religioso può fare "dentro" la casa, ma ritiene necessario andare continuamente "fuori": per la Messa in chiesa, gli incontri formativi in parrocchia, il catechismo dei piccoli nelle aule della parrocchia; se si pensa di "amare il prossimo" va a fare il volontariato nei centri di assistenza pubblica. Inoltre la casa si è progressivamente svuotata di importanza anche civile: oggi "fuori casa" si nasce, si muore, ci si sposa; fuori andiamo quando siamo ammalati, vecchi; quando vogliamo fare "le cose importanti". La casa diventa sempre più un dormitorio. Ciò che avviene nelle case è considerato "privatismo ", intimismo: cose di scarsa importanza. Stranamente questa mentalità "laica" (cioè che divide religione e vita) va a braccetto con una certa impostazione ecclesiale: cioè non si fa praticamente nulla di religioso se non dove c'è il prete (o persone addette) ad animare, dirigere, fare da supporto, in locali appositi. In questa impostazione così diffusa quale posto può avere la spiritualità coniugale? Eppure non è stato sempre così. Qualche decennio fa il fenomeno era meno accentuato: le case erano in qualche modo luoghi di trasmissione della fede e di preghiera. Nel mondo biblico poi si può dire che la casa fu il luogo primario della manifestazione divina ed il veicolo principale della costruzione del Regno di Dio. Uno sguardo al tempo biblico ed alla Chiesa primitiva sarà efficace per sognare e progettare un'impostazione diversa per la nostra vita familiare.
La casa nel mondo biblico.
Nell'Antico Testamento notiamo come nelle dimore degli uomini si ebbero le manifestazioni centrali della rivelazione divina e l'esercizio della religione .. Pensiamo ad esempio alle vicende della famiglia di Abramo: non Abramo come singolo, ma come appartenente ad una famiglia, con rivelazioni che coinvolgono non un individuo ma una famiglia ed una parentela. Oppure pensiamo allo stile di trasmissione della fede come viene raccomandato da Dio nello "Shemà Israèl" (Ascolta Israele): "Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore... Questi precetti che oggi ti do ti stiano fissi nel cuore , li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai… Li scriverai sugli stipiti della casa e delle sue porte." Ecco descritto un ruolo centrale della famiglia nella costruzione del popolo di Dio. La casa e le sue espressioni familiari anche con Gesù hanno goduto di un posto davvero centrale. Già il Vangelo dell'infanzia presenta l'evento dell' incarnazione situato nell'ambiente familiare: Gesù non nasce in un convento, ma in una famiglia concreta, è cresciuto ed accudito in una casa normale. Trent'anni su trentatré Gesù li vive nella sua casa. L'annunciazione dell'angelo a Maria avviene nella sua casa. Miracoli, predicazioni ed eventi della vita di Gesù sono spesso ambientati entro le quattro mura domestiche. La stessa Eucaristia ha avuto origine in una casa, con uno stile casalingo, nel bel mezzo del più domestico degli avvenimenti: il mangiare insieme. Non diversamente la Chiesa primitiva considerò la casa, dato che in una casa avvenne il suo battesimo e non in un tempio (il giorno di Pentecoste). Certamente sia Gesù che i primi cristiani frequentavano i luoghi pubblici di culto, ma comunque resta prioritaria l'impressione che la comunità cristiana delle origini fosse una "chiesa domestica" nel senso a dimensione casalinga, familiare. Le case erano i luoghi di riunione.
Proposte per l'oggi
È chiaro che la storia di oggi non può ricopiare quella di ieri. Ma c'è da riflettere se nella impostazione della vita cristiana o della vita civile e sociale per sbaglio non si sia tralasciato qualcosa di essenziale. Il discorso può sembrare un po' provocatorio, ma ci pare di notare una "ruota sgonfia" nella macchina che oggi sostiene la Chiesa di Cristo: è la ruota della casa e con queste riflessioni vorremmo dare un piccolo contributo a ridare "giusta pressione" ed equilibrio. Concretamente proviamo a sognare tempi e modi che il Signore potrebbe concederci di veder realizzati: - Ecco quei due sposi che leggono ogni giorno un po' di Vangelo e quindi si aiutano nella crescita della fede, nella loro casa. - Quei due genitori leggono e si documentano sui principi della fede perché vogliono essere i primi responsabili dell'educazione religiosa e morale dei loro figli e con alcuni sussidi... Ci provano. - Quella coppia potrebbe introdurre nella sua casa la preghiera: la preghiera di coppia, l'angolo di Dio, la preghiera della mensa, la benedizione serale dei figli. Cosciente del comandamento dell'amore la coppia a partire dalla casa può fare del bene agli altri: aiuto alle famiglie in difficoltà oppure apertura al vicinato... Proviamo ad immaginare una comunità cristiana, una parrocchia non solo preoccupata di vivere ed alimentare un "grande fuoco" nel centro parrocchiale, ma anche di accendere "tanti fuocherelli" nelle case. Questo è il nostro sogno: una chiesa domestica, a misura familiare dove le famiglie cristiane si sentano impegnate a crescere come "focolari luminosi e allegri".
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PICCOLE LUCI TRA LE CASE di don Maurizio
Ogni tanto anche a Balbiano succede qualcosa. Nelle case, in ogni famiglia c'è una storia che cresce, va avanti o si ferma e , qualche volta, torna indietro. Ma rimane "nascosta" tra le sue mura. Io qui vorrei riferire di storie che in modo silenzioso ma efficace portano qualcosa di nuovo al nostro paese e anche oltre i suoi troppo piccoli confini. Parto dalla sera del non molto lontano Venerdì 5 ottobre. Cosa è successo? È presto detto. Passando tra le nostre case si potevano notare qua e là delle piccole luci, che brillavano sopra i davanzali, sfidando il buio della notte, ma soprattutto il buoi della disperazione e della noia. Quelle piccole fiammelle erano il segno che in quella casa, tra quelle mura era acceso un fuoco più grande, luminoso e allegro: quello della preghiera e della speranza cristiana. Era la preghiera fatta in compagnia della Madre del Signore per il bene materiale, morale e spirituale delle famiglie di Balbiano. Quelle fiammelle hanno brillato, segno di cristiani che con la loro quotidiana preghiera di lode, supplica, invocazione ringraziamento, intercessione fanno scendere abbondante la benedizione del Signore sopra le nostre famiglie, sopra le nostre case, tutte le famiglie e tutte le case. Molti non se accorgono e pensano di doversela cavare da soli nel mondo. Invece c'è del lievito che...
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FAMILY FOR FAMILY Un abbraccio senza confini
In occasione del ventesimo anniversario della Esortazione apostolica Familiaris Consortio le famiglie italiane hanno offerto a Giovanni Paolo II il progetto "family for family", per promuovere la famiglia e affermare la soggettività educativa, sociale e politica nelle nazioni dell'Europa dell'Est. La grande sottoscrizione è organizzata dal Forum delle famiglie e andrà a finanziare i progetti delle associazioni aderenti in favore dei nuclei con figli nei Paesi ex comunisti. La raccolta dei fondi, che dovrebbe chiudersi nei primi giorni dell'anno prossimo, sarà presentata in dono al Santo Padre. Dall'iniziativa saranno raggiunte 17 nazioni - Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Jugoslavia, Kosovo, Lituania, Macedonia, Moldavia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Ucraina, Ungheria - per un totale di 111 progetti. Gli interventi comprendono tra l'altro: micro attività familiari generatrici di reddito, consultori e centri di servizio per le famiglie, ambulatori, formazione professionale, sostegno scolastico, case famiglia, reinserimento familiare, centri per anziani e minori, cooperative sociali. "Un'iniziativa che vuole coniugare solidarietà e sussidiarietà -afferma Luisa Santolini, presidente del Forum delle famiglie - un primo passo verso un impegno internazionale delle famiglie. Possiamo essere un segno di pace e unit à nel mondo di oggi". Per partecipare alla raccolta, inviare un versamento di almeno 50mila lire sul c/c postale n. 993030 intestato al Forum delle Famiglie, Roma (la donazione è deducibile). Si riceveranno una scheda di presentazione dell'intervento a cui andrà il finanziamento e i successivi aggiornamenti. Per informazioni rivolgersi al Comitato Family for Family - Onlus, via Arco della pace, 5, 00186 Roma.
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Intenzioni sante Messe 2002
Secondo l'uso approvato dalla Chiesa, è lecito ad ogni sacerdote che celebra la Messa, ricevere l'offerta data affinché applichi la Messa secondo una determinata intenzione. È vivamente raccomandato ai sacerdoti di celebrare la Messa per le intenzioni dei fedeli, soprattutto dei più poveri, anche senza ricevere alcuna offerta. I fedeli che danno l'offerta perché la Messa venga celebrata secondo la loro intenzione, contribuiscono al bene della Chiesa, e mediante tale offerta partecipano della sua sollecitudine per i sostentamento dei ministri e delle opere. Dall'offerta delle Messe deve essere assolutamente tenuta lontana anche l'apparenza di contrattazione o di commercio. Devono essere applicate Messe distinte secondo le indicazioni di coloro per i quali singolarmente l'offerta, anche se esigua, è stata data e accettata.
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La sagra di Balbiano di don Maurizio
La nostra Madonna del Rosario è rimasta sicuramente contenta di come la nostra comunità ha vissuto la sua festa. Me lo ha detto in un orecchio proprio la sera della processione. Contenta dei sacerdoti che ci hanno aiutato con molta disponibilità e carità: don Mario anzitutto e poi don Angelo M., don Angelo D. e don Sandro. Contenta della devota e attiva partecipazione alla preghiera. Contenta per il grande impegno e sacrificio di chi ha preparato e gestito la pesca, la tombola, la lotteria, la merenda e le torte, il banchetto missionario. Contenta per la collaborazione di pittori e abili signore. Contenta per la disponibilità del coro parrocchiale e dell'organista a preparare e animare la Messa solenne. Contenta per i chierichetti. Contenta per la generosa collaborazione di aziende e privati nell'offrire oggetti per la pesca. Una sola tristezza mi ha manifestato la Madonna. Pochi si sono accostati al sacramento della Riconciliazione, per ricevere il perdono dei propri peccati e ritornare in piena comunione con Dio e con i fratelli. Non mi resta che chiedere per me e per voi alla Madre del Signore: "Prega per noi peccatori".
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ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 18 OTTOBRE di Carlo vitali
Lo scorso 18 ottobre si è tenuta presso la sala consiliare del nostro comune l 'assemblea pubblica tra gli esponenti della lista "Incontro per Colturano", che nella primavera del 1999 ha vinto le elezioni amministrative, e la cittadinanza. Naturalmente, essendo l'attuale maggioranza l'espressione di questa lista, l' incontro ha avuto carattere di aggiornamento alla cittadinanza su quanto realizzato in questi due anni e mezzo di amministrazione di questo comune. Brevemente il sindaco Soldà, per ogni tematica, ha esposto quanto è stato fatto e quanto l'Amministrazione comunale intende fare da qui sino alla fine del mandato. Sinteticamente le riassumiamo di seguito. Per quanto riguarda il piano regolatore generale è emerso che lo stesso è al vaglio della Regione Lombardia, la quale si presume che apporterà delle modifiche poiché sembra che lo stesso sia mancante di alcune precisazioni che i tecnici regionali reputano essenziali. Il disallineamento è imputabile a mutamenti del quadro legislativo che, nel tempo di giacenza del piano presso al regione per l'approvazione, hanno modificato le regole per la sua stesura. Non ci sono stati forniti ragguagli sul merito di queste mancanze che la Regione contesta. L'attuazione del nuovo piano regolatore è ritenuto un momento fondamentale perché permette nuovi sviluppi edilizi, seppur contenuti, che rappresentano, tramite gli oneri di urbanizzazione, la fonte primaria per lo sviluppo degli investimenti comunali. La mancanza di queste importanti fonti di entrata rappresenta così un freno per lo sviluppo della politica di investimento della nostra Amministrazione. Il Sindaco ha poi illustrato gli interventi effettuati sulla viabilità interna ai due nuclei abitativi ricordando l'indispensabile scelta di vietarne il transito ai non residenti negli orari di punta. Dopo la realizzazione della segnaletica orizzontale è attualmente in arrivo un completo rifacimento di quella verticale anche in virtù della necessità di adeguare la medesima al nuovo codice della strada. Sono poi allo studio per Colturano la creazione di zone protette lungo le strade che, tramite opportuni interventi, dovrebbero permettere la messa in sicurezza dei pedoni che si muovono sulle vie del paese che attualmente risulta privo di marciapiedi in alcune zone. Rimane inoltre una priorità dell'Amministrazione vigilare sui passi che la Provincia sta facendo per la realizzazione della tanto citata nuova tangenziale che dovrebbe interessare territorialmente anche il nostro Comune. Molta enfasi è stata data al progetto di costruzione di una palestra nelle vicinanze del nostro comune. È stata definita come il primo lotto del centro polifunzionale che era inserito nel programma della lista "incontro per Colturano". La scelta di costruire una palestra è stata motivata dal Sindaco come strumento di aggregazione per tutta la popolazione, luogo nel quale si possono svolgere le attività ginniche delle scuole elementari, corsi di ginnastica, attività fisiche, calcetto I fondi per la costruzione della palestra (circa 900 milioni di lire) erano attesi dagli oneri di urbanizzazione, ma lo slittamento dei tempi di cui sopra circa l'approvazione del piano regolatore generale ha imposto di fare ricorso a finanziamenti dedicati, sia a fondo perduto che non. E' inoltre stata annunciata la volontà di illuminare il collegamento tra il nuovo centro residenziale nei pressi del Comune e la frazione di Balbiano. Il vice Sindaco Econdi invece ha quantificato la mole di investimenti che la nostra amministrazione si accinge a compiere in circa 1.700 milioni. 900 sono riferiti alla palestra, 160 all'ampliamento della scuola materna per consentire la realizzazione di qualche aula in più e circa 500-550 per la riqualificazione dei depuratori. Alla fine dell'esposizione dell'Amministrazione alcuni cittadini hanno esposto problematiche alle quali l'Amministrazione ha cercato di rispondere, ove ha potuto: - Viabilità, soprattutto in Colturano (p.zza Guido Rossa) e pulizia delle strade; - Difficoltà di collegamento tra i due centri ed il Comune (pista ciclabile non ultimata e oggettive difficoltà di attraversare in sicurezza il semaforo con la S.P. Cerca) - Prostituzione - Servizi sociali agli anziani (ambulatorio, armadio farmaceutico) - Abbandono del patrimonio storico (monastero di Colturano) - Esistenza di altre priorità rispetto alla costruzione di una Palestra rispetto alla quale non si sa a chi verrà data in gestione, con quali risorse verrà mantenuta funzionante e con quale costo per la collettività (accensione di mutui per svariate centinaia di milioni per la sua costruzione) - Petizione di 300 cittadini che hanno unitamente condiviso l'idea secondo la quale in questo momento la palestra non era una priorità - Viabilità esterna (congestione al mattino e alla sera del semaforo di Colturano) - La mancata realizzazione della riqualificazione della piazza di Balbiamo Di fronte a tutte queste questioni (ho riportato quelle ritenute maggiormente significative) la nostra Amministrazione ha risposto solamente ad alcune argomentando l'arrivo di una riorganizzazione della segnaletica verticale, di interventi in favore della pista ciclabile, della volontà di costruire una palestra (nonostante non fosse stata menzionata tra le strutture del centro polifunzionale illustrato nel programma elettorale - N.d.R.) e della futura realizzazione di una rotonda alla francese nei pressi dell'attuale semaforo di Colturano. Purtroppo, e ribadisco purtroppo, il metodo con il quale è stata condotta la serata non ha permesso al Sindaco e all'intera Amministrazione di rispondere a tutte le domande poste . Infatti il sovrapporsi di voci e interventi in maniera scoordinata e confusa, la volgarità e la cattiva educazione di alcuni , non hanno consentito che venisse data risposta a tutti. Nell'assemblea inoltre non si è fatto cenno a spiegazioni circa le dimissioni del consigliere della maggioranza Davide Caravatti (le quali sono state motivate nella lettera di dimissioni da problemi sulle particolari scelte dell'Amministrazione). L'avremmo considerato un gesto di trasparenza e di correttezza soprattutto nei confronti degli elettori che hanno dato fiducia a questa Amministrazione. Per quanto riguarda lo svolgimento della serata, è opinione di chi scrive che , se si decide di partecipare ad una assemblea pubblica nella quale, in quanto pubblica, la platea ha facoltà di parlare, colui che vuole intervenire dovrebbe avere il dono dell'ascolto (di chi magari ha già sottolineato ciò per cui si vuole intervenire), della sintesi, del rispetto e della buona educazione. Sarebbe anche buona cosa che un moderatore fosse titolato a garantire il dignitoso svolgersi dell'incontro al fine di renderlo utile e costruttivo. Purtroppo qualche problema di questo tipo c'è stato compromettendo ovviamente la trattazione esaustiva di quanto si era chiamati a dibattere. Rimane tuttavia indiscussa la validità e l'utilità di tali iniziative che permettono alla cittadinanza di essere maggiormente a conoscenza di quanto la nostra Amministrazione compie e vuole compiere. Con lo stesso spirito ho cercato di riportarvi quanto sopra nella speranza che possa essere di qualche utilità per coloro che sono stati impossibilitati a partecipare.
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Balbiano VISITA ALLE FAMIGLIE IN OCCASIONE DELL'AVVENTO E DEL NATALE
Seguendo la tradizione ambrosiana, a partire da metà novembre il parroco di Balbiano inizierà la visita alle famiglie della Parrocchia. A cosa serve? Anzitutto per una conoscenza reciproca sempre più profonda. Poi per annunciare il vangelo dell'Incarnazione e della salvezza. Infine per invocare la benedizione del Signore sulla famiglia. Questa visita del sacerdote ai fratelli la mettiamo sotto la potente intercessione di Maria Santissima, perché soprattutto rafforzi il sentirsi tutti membra della stessa comunità cristiana.
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