Vitantonio
Palmisano, melegnanese d’adozione, è nato a Bari, nella splendida
Puglia nel 1952, dal ’55 vive ed opera a Melegnano è laureato
in scienze sociali con la specializzazione in comunicazione e storia del
Giornalismo. Il suo curriculum di artista e di dirigente sportivo prima,
e di ricercatore storico poi, ne fanno un melegnanese a tutti gli
effetti. Negli anni Settanta è impegnato nel Circolo Artistico
come pittore, il suo nominativo è annoverato fra i soci effettivi
degli anni 1976-77-78, qui frequenta i maestri Ugo Fraschetti, Paolo Marchetti
e Angelo Turin con i quali condivide le sue prime esperienze in campo figurativo.
In questi anni partecipa a diversi concorsi fra i quali l’estemporanea di
pittura a Brembio nel 1977 dove si classifica segnalato fra i finalisti,
l’anno successivo a Melegnano partecipa ad un concorso ed a una mostra personale
nell’ex colorificio di via Castellini. Nel 1978 partecipa alla seconda edizione
del “Concorso Nazionale di Pittura Premio Giovani” . I dipinti di questo
periodo sono quantificabili in circa un centinaio. Nel 1979 pur rimanendo
attratto dalla pittura figurativa cessa di produrre sue composizioni rimanendo
buon collezionista di opere di altri artisti melegnanesi. Il tipo di pittura
adottato – di marca post-impressionista -, nel periodo attivo, è
quello ad olio su tela, ma parecchie delle sue composizioni, sono state
dipinte su delle lastre in rame. Le tematiche più ricorrenti nella
sua espressione sono state le nature morte, motivi floreali e paesaggi:
i soggetti rimasti noti sono “natura morta” del 1978 (tecnica spatola, olio
su tela), “la marina” del 1977 (tecnica olio su tela), “nevicata” del 1976
(tecnica olio su tela), “ceramiche” del 1978 (olio su foglia di rame).
Negli anni a seguire si concentra più sullo studio del colore rifacendosi
agli scritti di Wittgenstein, J.Hitten e W.Benjamin, per poi completare
la sua erudizione nel figurativo con testi di storia dell’arte. Nello
sport lo notiamo nel 1986 quando gli verrà conferita una medaglia
d’argento per l’attività svolta, seppur da esterno, nella società
ciclistica del “Pedale Melegnanese”. Autore di diversi articoli sportivi
comparsi sui giornali locali per il sodalizio ciclistico, nel 1985 è
autore di una pubblicazione che riassume il profilo storico della società
e biografico di alcuni atleti, dal titolo: “ Pedale Melegnanese (1946-1986)”
stampato a caratteri mobili dalla tipografia Fabbiani di Melegnano.
Nel 1986 riceve dalla società del “Pedale” un diploma ed una medaglia
d’oro con la seguente menzione: “ con gratitudine, per aver magnificamente
illustrata col suo libro la storia della nostra gloriosa società”
. Da addetto stampa, diviene nel 1987, vice-presidente del sodalizio, carica
che deterrà sino al 1997. Il 22 maggio 1988 riceve dalla Società
di Ginnastica “Virtus et Labor” una targa d’argento, a riconoscimento per
la redazione di cronache sportive della ottuagenaria Società e
per onorificenza e prestigio, assunto come dirigente nel sodalizio,
nell’anno accademico 1988/89 il Consiglio Direttivo lo elegge all’unanimità
presidente, ottavo in ordine cronologico dal 1906 anno di fondazione. Nel
1981 diventa collaboratore del quindicinale di informazione “Il Melegnanese”
: innumerevoli sono le sue presenze con articoli di storia locale,
sportiva e rubriche di informazioni immobiliari. Nel 1991 torna ad occuparsi
di arti figurative: favorirà una sistemazione logistica al “Circolo
Artistico Melegnanese” e per conto dello stesso ricerca del materiale
bibliografico al fine di completare una raccolta antologica degli artisti
contemporanei. Dal 1984 entra in contatto con lo storico dott. Giuseppe
Gerosa Brichetto, con il quale intratterrà una costante corrispondenza
epistolare, che sfocerà qualche anno più tardi in una aperta
collaborazione. Nel 1992 completa e pubblica il libro sulla pittura melegnanese:
stampato con i tipi della Gemini Grafica, il volumetto raccoglie i profili
biografici e gli itinerari creativi degli artisti che dal 1975 a oggi hanno
frequentato il qualità di soci il Circolo. Nasce con questa pubblicazione
una puntuale silloge di “schede” utilissime per la conoscenza dei protagonisti
recenti della pittura. L’opera si completa con buoni cenni storici
introduttivi, a compendio della secolare e tutt’altro che trascurabile produzione
pittorica in Melegnano prima della fondazione del Circolo Artistico. La
pubblicazione del testo sulla pittura a Melegnano gli frutterà il
riconoscimento di Socio Onorario del “circolo Artistico” conferimento avvenuto
con lettera del 5 febbraio 1993 a firma del presidente Mario Passarini.
Gli anni Novanta sono piuttosto densi di una produzione in crescendo di
pubblicazioni relative alla critica di diversi artisti. Vitantonio Palmisano
diventa così uno studioso e critico di arti figurative, sensibilmente
vicino sia ai movimenti culturali che a quelli artistici lombardi, derivando
spesso le proprie esperienze dal contatto diretto con personalità
del mondo dell’arte e della cultura. Così accade con la scrittrice
lodigiana Giuseppina Ferazza, lo scrittore Giovanni De Vecchi, il
poeta Guido Oldani, Emilio Caperdoni, Gilberto Coletto e altri. Nel
1993 entra nel “salotto letterario di Elena Cazzulani” di Lodi ove
scambia idee con artisti, letterati e poeti anche a livello nazionale, quali
Achille Mascheroni, il tenore Pollini ed altri. Nel 1993 è
socio dell’ ”Archivio Storico Lodigiano” e dal 13 dicembre 1994 è
membro effettivo della prestigiosa “Società Storica Lombarda”
presieduta dall’ing. Gaetano Barbiano di Belgiojoso. Attento ricercatore
e raccoglitore di testimonianze e documenti, è autore di numerosi
saggi dull’arte, reminiscenze storiche e articoli di taglio anche giornalistico
pubblicati su vari quotidiani e quindicinali della provincia. Nel 1998 partecipa
al Concorso Nazionale di Giornalismo, lo studio di ricerca effettuato
dal Palmisano gli frutterà sia l’accoglimento del testo, che la successiva
valutazione positiva inoltrata all’autore dal presidente dei giornalisti
della Lombardia dott. Franco Abruzzo con missiva del 10 settembre 1999.
Nella seconda metà degli anni Novanta partecipa a tre concorsi
di ricerche e studi in ambito melegnanese e vince nel 1997 e 1999 il
“Premio città di Melegnano” come primo classificato ex equo, con
due testi di notevole interesse storico. Nel 1998 è tra i fondatori
della “Scuola d’arte Vitaliano Marchini” , successivamente diviene
altresì membro dell’associazione “Amici della Fotografia” e
“San Donato Arte”. Pubblicazioni |