EL BARBAPEDANA
(Antico menestrello che cantava accompagnandosi con uno strumento, spesso artigianale, nelle osterie della vecchia Milano)
EL BARBAPEDANA L'E' UN MENESTREL
CHE DE TOUCC A NE SA' UN BURDEL,
JA CATA FOERA DE CHI U DE LA'
E QUANT TI A DIS TE RESTEN TACA' !!
----------------------------------------
ADES VU DRE' A COUNTAV LA STORIA
DE QUEI GIARGIANES
CHE A STU' SIT CHI GHE DAN MAI VITORIA...
----------------------------------------
E CATA' FOERA DE CHI U DE LA'
S'IN PROPI PIRLA..U S'I'AN PAGA',
A L'E' NA MENADA DE TRINARIS
..UNA SCIGHERA DEI CAPIS !!
---------------------------------------
EL FATU L'E' CHE FARISEN MEI
A COUNTA' I SCIMES IN DI CAVEI
E A DERVI' LA SCIAVATA....
QUANT UN GURILA EL DIVENTA FATA !!!!

Carlo Porta

Spiegazione:
EL BARBAPEDANA

IL BARBAPEDANA E' UN MENESTRELLO
CHE DI TUTTI NE SA' UN BORDELLO
LE TIRA FUORI DI QUI O DI LA'
(raccoglie le sue informazioni da diverse fonti)
E QUANDO TE LE DICE TI RESTANO IMPRESSE
-------------------------------------
ADESSO MI ACCINGO A RACCONTARE LA STORIA
( Il Porta intende mettere a nudo una situazione che secondo lui avviene da tempo in questo forum (-Le sue poesie, originariamente,erano pubblicate su un sito che tratta golf , sua grande passione, quindi il FORUM a cui si fà riferimento è quello di quel sito specifico e non ha nulla accheffare con i "forum" di melegnano.net))
DI QUEI GIARGIANES
( di alcuni forumisti - GIARGIANES=senza mestiere)
CHE A QUESTO SITO NON DANNO TREGUA
-------------------------------------
ADESSO DEFINIRE TIRANDO FUORI DI QUI O DI LA'
SE SONO PROPRIO PIRLA O SE SONO PAGATI PER ESSERLO...
E' UNA MENATA MENTALE DA TRINARICIUTI
(TRINARIS= vedi poesia EL TRINARIS)
..UNA NEBBIA DI CERVELLI.
-------------------------------------
IL FATTO E' CHE FAREBBERO MEGLIO
A CONTARE LE CIMICI NEI PROPRI CAPELLI
(guardare dentro loro stessi (Tipica espressione milanese))
ED APRIRE LA BOCCA
SOLO QUALORA UN GORILLA SI TRAMUTASSE IN FATA!
( Altra espressione dialettale Milanese che non abbisogna di grandi spiegazioni)


 


 


L'incontro con questo personaggio che appartiene al passato milanese e, in qualche raro caso anche al presente, avvenne qualche decennio fà durante una serata con amici al " Broumista " ( Locale dell'Alzaia Naviglio Pavese).   Era l'anno del diploma e ci recammo, in compagnia d'altri diplomati, a goliardare nel localino fumoso del padre d'uno di noi; ci sedemmo e tra una portata ed abbondanti libagioni, entrò questo menestrello con la chitarra a tracolla. Vestito
alla bellemeglio, ( tanto era estate), cominciò ad intonare qualche canzone di Givanni Danzi a cui tutti noi facemmo coro, compreso il malcapitato Poc che guaiva da sotto la sedia più vicina. Nei miei tour gastronomici di gioventu' Poc rimase una costante gozzovigliatrice, un'iperbole superlativa di simpatia, grande attrattiva per ragazze e formidabile procacciatore di sconti
sul prezzo finale! Il Barbapedana intanto cantava; improvvisamente si fermò al nostro tavolo e con una rapida occhiata ed un
sorriso a dente mancante, improvvisò la canzone che ci rappresentò sempre a tutti gli incontri di classe futuri.
Non vi annoierò scrivendovene il testo poichè non voglio parteciparvi e rampognarvi con i miei troppi ricordi.....ma ve ne riporto
la versione da me ricomposta per una parte dei.... "disarticolati

Carlo Porta

 

Home Pagese vuoi scrivere a Carlo Portapensieri ed aneddoti