Le firme dei concordatari per la costruzione del primo
fabbricato: Sac. Pietro Gaggia, don Giuseppe Besozzi curato, don Felice
Gittardi curato, Sangregorio Galli (sindaco), Tensali Domenico testimonio,
Garavaglia Sandro teste, Cremagnani segretario (comunale). |
Il terreno fu trovato: era sulla
proprietà dei Fratelli e Sorella Maestri, al numero anagrafico di
Via Lodi 243 corrispondente alla distinta in Mappa del nuovo censo ai numeri
381/b e 382/b, e poco più tardi anche al numero 385. Un primo grande
passo era avvenuto: si era anche assai soddisfatti della scelta. Il terreno
acquistato era un pezzo del giardino della famiglia Maestri, proprietaria
dell’Albergo San Giorgio;
ed oltre al giardino, era stato acquistato anche un piccolo fabbricato prima
destinato a deposito e ripostiglio. L’atto di vendita e di acquisto fu stipulato
da una parte dai Maestri e dall’altra dai sacerdoti don Pietro Gaggia, don
Giuseppe Besozzi, don Felice Gittardi, coadiutori della parrocchia di San
Giovanni in Melegnano. L’atto di acquisto del nuovo terreno e del locale
fu steso con rogito dal notaio Gabrio Brivio il 13 agosto 1886. Il prevosto
don Giovanni Albanesi (che resse la parrocchia
dal 1883 al settembre 1886) fu un tenace assertore della nuova opera e seppe
raccogliere molte offerte, e morendo all’età di 56 anni lasciò
al successore don Enrico Orsenigo la continuazione
dell’opera. L’oratorio stava per essere una realtà più robusta
e più promettente perchè finalmente poteva avere una “sua”
sede dignitosa ed adatta ai suoi compiti. Alla data del 10 maggio 1887 l’ingegnere
Gerolamo Maggioni inviò all’Amministrazione Comunale di Melegnano
la domanda per poter “erigere lungo la linea fronteggiante la via Lodi,
un locale ad uso Oratorio pei ragazzi”. Il luogo era circondato da una vecchia
cinta muraria che sarebbe stata demolita. Una seconda domanda venne inviata
al Prefetto di Milano in data 11 maggio. Finalmente il giovedì 16
giugno 1887 tra l’Amministrazione comunale di Melegnano ed i tre sacerdoti
si stipulò il Capitolato di permesso di fabbricazione, dove erano
enunciate le condizioni da osservarsi secondo il Regolamento edilizio vigente.
Questo documento amministrativo edilizio fu firmato da don Pietro Gaggia,
don Giuseppe Besozzi, don Felice Gittardi, e controfirmato dal sindaco Giuseppe
Sangregorio Galli, dai testimoni Domenico Tensali e Sante Garavaglia
e dal segretario comunale Cremagnani. Il Capitolato di costruzione, steso
in dieci punti, aveva già ottenuto l’approvazione dell’Ufficio Tecnico
della Provincia di Milano il 9 giugno 1887 con protocollo n.1298 e con delibera
n. 4297. Iniziarono i lavori per il nuovo fabbricato lungo la via Lodi e,
secondo i permessi amministrativi, ogni cosa doveva essere compiuta in due
anni. Ma ciò non fu possibile. In previsione della lunghezza dei
lavori, si adattò il locale vecchio confinante con il cortile dell’Albergo
San Giorgio come saloncino per ogni uso, mentre fu data una sistemazione
al cortile della ricreazione; e, sia per l’entusiasmo, sia perchè
l’essenziale era pronto, si volle iniziare, finalmente, l’Oratorio in via
Lodi. Il giorno 26 settembre 1887 il prevosto don Enrico
Orsenigo, appena entrato in parrocchia come nuovo Pastore, benedì
ed ufficialmente inaugurò l’Oratorio maschile di via Lodi. E così
l’oratorio maschile in via Lodi si inseriva nella vita pubblica e sociale
di Melegnano che ebbe queste istituzioni alla seconda metà dell’Ottocento:
Uffici
pubblici |
Opere
di beneficenza e istituzioni pubbliche |
Municipio
Pretura mandamentale
Registro del Bollo
Esattoria
Posta mandamentale
Ufficio del Telegrafo |
Congregazione
di Carità (1760)
Asilo Comunale (1874)
Ospedale Predabissi (1875)
Asilo Trombini (1887)
Oratorio maschile di via Lodi
(1887)
Società Operaia (1872)
Istituto Suore Domenicane (i889)
Casa
della Provvidenza per i vecchi (1894)
Scuole Comunali elementari |
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