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Comazzo
Comazzo nei testi antichi |
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tratto dalla cronaca dell'anno 1509
..."....In questo mezzo (mese) monsignore di Ciamone con gran gente d'arme cavalcava de za d'Adda, provedendo a li lochi, ove più bisognava de gente et de vittualie (vettovaglie), sì che a dì 29 stette a Lecco et per il monte de Brianza, confortando quelli populi che presto passariano Adda; poi venue detro ad Adda, sempre videndo li lochi, dove più era da far bone guardie (una guarnigione); et gionze a Comazzo per andare a Lode (Lodi), et fece fornire li passi de gente (i salvacondotti); et avviatosi verso Lode la gente d’arme, li venne incontra una gran parte sina a Comazzo; ma il sig. Teodoro Trivultio el cossì il conte da Musocco con li gentilomini lodesani li venneno incontra fine a santo Grade con la gente d’arme et andò a Lode. Ma tal caso accadette, che siando monsignore. de Ciamone a Comazzo, et siando nel campo di san Marco uno genovese a differentia (in conflitto) con uno albanese pur di san Marco, domandorno il campo a monsignor per combattere, et lui il concedette, dil che combatterno insema, et il genovese restò prexone (prigioniero) dello albanese; et donatolo a monsignore de Ciamone, accettollo de buono amore (il de Ciamone lo accettò di buon grado), ma li donò scuti 50 d’oro (ricompensandolo con 20 scudi d'oro); et fattoli far la pace, restorno a! soldo francese tutti doi, et andorno a Lode con monsignore.".... ..."...Die 19 sequente andò poi un’altra compagnia a Zelo; ogniuno similmente fugiva, ma non sapea dove andare; cossì da Merlino, da Vaiano, da Comazio, da Lavagna, per tutte le ville (villaggi), perchè restavano desfatte (distrutti), che non so se nostri inimici ne avesseno cossì maltrattati como eramo; poi venne una nova, sicomo il roy (Re) era appresso a Milano, perchè avea mandato parte de la sua gente a Linà (Linate), a le terre circonstante alloggiare, che non faceano manco male como li altri. et il re era alloggiato a Cassano suso la strada da Pavia."... ..."...Die 22 suprascripti tutta la compagnia de monsignor de Bignino (Aubigny) alloggiò a Merlino, a Rossà (Rossate), a Vaiano, a Lavagna, et fu fatto le cride the si menasseno vittualie, et cossI a Paullo venne uno trombetta, che cornandò menare le vittualie."... |
Ambrogio da Paullo, Castaldo degli Sforza nonchè poeta di corte, scrisse la sua "Chronica milanese" dal 1476 al 1515, narrando i fatti, vissuti da lui stesso, del movimentato e travagliato periodo che va da Ludovico il Moro a Massimiliano Sforza. |
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