La
pubblicazione de Il ponte recupera e ripristina il tentativo del Popolo
lombardo di avvalersi di un’inserto calato nella realtà locale melegnanese
ed attento ai problemi del decentramento. Siamo nell’ambito di un “foglio
satellite” che rimane alla storia a livello di tentativo quale è,
ma allo stesso tempo sarà preludio di una nuova forza che tenderà
sempre più a cercare un’autonomia e libertà di pensiero.
Il ponte nasce quindi il 21 gennaio 1967, ospite del Popolo lombardo, direttore
responsabile è Carlo Pina, complessivamente la pubblicazione
sarà composta da tredici numeri per complessivi 26 fogli di testo,
l’abbonamento annuale costa lire mille. La presentazione della testata
avviene con l’augurio “...che come dice il titolo (del giornale),
dovrebbe servire a collegare i melegnanesi tra loro e con gli altri, alla
reciproca conoscenza e alla reciproca comprensione [...] La formula di
questo periodico si rileverà più esattamente man mano che
i suoi numeri usciranno e man mano che le idee degli iniziatori si faranno
concrete. Non coltiviamo ambizioni di fare cosa superiore alle nostre forze.
La veste tipografica è modesta come modesti sono i mezzi per realizzarla...(1)
” Di fatto la testata è nata per sponsorizzare i democristiani che,
a causa del commissariamento a Palazzo Broletto, affilano le armi per la
campagna elettorale relativa alla consultazione amministrativa che si tiene
l’11 giugno 1967. Difatti la testata chiude i battenti nell’estate
del 1967, l’ultimo numero che si conosca è quello pubblicato
l’ 8 luglio. |