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Computers Gli imperatori del Sacro Romano Impero... 
scritto inedito di: Milost Della Grazia
Carlo il Grosso e i Duchi di Spoleto
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Carlo il Grosso ( 839-888 )
Era il terzo figlio di  Ludovico il Germanico. Ereditò i regni dItalia e di Germania e nel 881  fu lultimo dei carolingi ad essere incoronato imperatore.  Nel 884 gli fu offerta anche la corona del regno franco, rimasta vacante,  per cui, senza alcun merito e solo per la morte degli altri carolingi,  fu ristabilita lunità del vecchio impero.  Ma era un debole, incapace di difendere le frontiere  dalle continue scorrerie dei Normanni e dei Saraceni. Il suo prestigio ricevette il colpo di grazia  nel 866, quando, anziché combattere contro i Normanni, che stavano assediando Parigi, pagò una grossa cifra  per riscattare la città, tra laltro permettendo agli invasori di risalire la Senna per svernare in Borgogna, dopo averla a lungo saccheggiata. 
Arnoldo di Carinzia,  figlio naturale di Carlomanno  re di Baviera,  si mise alla testa di una rivolta che portò nellanno  887 alla deposizione dellinetto imperatore, sancita dalla dieta di Magonza. 
Limpero carolingio,  a  parte la triste  parentesi di Berengario, figlio di Eberardo, duca del Friuli e di  Gisla, figlia di Ludovico il Pio, finiva così malamente, ma il  Sacro Romano Impero continuerà a vivere con altre dinastie per quasi altri mille anni. 
Dalla deposizione di Carlo il Grosso allinizio della dinastia sassone, con Ottone I,  intercorre quel periodo detto del regno italico indipendenteE con il regno dItalia non  soggetto o legato ad uno stato straniero,  prima con Ludovico II,  poi con il fatto nuovo che la scelta  dei re dItalia veniva fatta dai grandi feudatari italiani,  i laici  marchesi del Friuli, di Ivrea, di Toscana e di Spoleto e quelli ecclesiastici, gli arcivescovi di Milano e di Ravenna. Il potere di questi re era indubbiamente debole, ma fu la prima manifestazione della nascita di un sentimento nazionale italiano.
La corona dItalia in questo periodo fu contesa tra Berengario, marchese del Friuli ed i duchi di Spoleto, tra i quali si intromise Arnoldo di Corinzia, sceso in Italia per cingere la corona imperiale, come avevano già fatto Guido e Lamberto di Spoleto. In questo periodo lItalia dovette subire terribili incursioni da parte dei Saraceni e degli Ungari , per cui il decimo secolo fu uno dei  peggiori della storia italiana.
Anche in Francia le condizioni non erano migliori, sia  per le incursioni dei Normanni, che avevano occupato quel territorio della Francia che da loro prese il nome di Normandia, sia per le  lotte per il potere, dalle quali emerse la dinastia dei Capetingi. 
In Germania il re era eletto senza norme precise e con Ludovico il Fanciullo, figlio di Arnoldo di Carinzia, ultimo dei carolingi,  il paese cadde nellanarchia, fino a quando, morto Ludovico , fu eletto re il duca di  Franconia , Corrado I (911-918), che designò come suo successore Enrico I, duca di Sassonia (919-936), con inizio di unaltra dinastia che trasformò  il carattere  del regno da franco in germanico.
Guido di Spoleto
Il ducato di Spoleto era una struttura creata dai Longobardi nel 571 e grazie alla notevole distanza dal regno longobardo del nord  godeva di una completa autonomia ed aveva una grande importanza strategica  perché, attraversato dalla via Flaminia,  poteva controllare  il transito tra Roma e lEsarcato. Con il declino del potere longobardo, il papa divenne linterlocutore principale e   nominò un duca tendenzialmente francofilo. Tra i suoi successori troviamo un primo Guido, che resse il ducato dal 842 al 858.  Nel 879 divenne duca un altro Guido, anche lui di stirpe franca, il quale nel 885 prima sconfisse i Saraceni al Garigliano, poi anche Berengario I, facendosi incoronare re dItalia nel 889 ed imperatore nel 891 dal papa Stefano V, associando al potere  il figlio Lamberto. Guido di Spoleto morì nel 894.
Lamberto di Spoleto
Nato nel 880, fu associato dal padre Guido al trono dItalia nel 891 e dopo tre anni  papa Formoso lo incoronò imperatore. Era un periodo particolarmente triste per il  papato, iniziato nel 882 con lassassinio, voluto dallaristocrazia romana,  del papa Giovanni VIII. 
Uno degli episodi più noti di questo periodo è il famoso processo a papa Formoso, conseguente ai contrasti  per la corona imperiale  fra  Lamberto ed Arnoldo di Corinzia. 
Dopo la morte di Formoso, fu eletto papa Stefano VII, il quale fece riesumare e portare in tribunale la salma  di Formoso, sottoponendola ad un macabro processo.  Alla fine la fece buttare nel Tevere. 
Anche Stefano VII fu assassinato nel 897 ed il capo della nobiltà romana Teofilatto e la sua dissoluta figlia Marozia diventarono praticamente padroni di Roma, favorendo anche lelezione di papi come Giovanni XII,  che poi limperatore  Ottone I farà deporre.
Lamberto di Spoleto, confermato  imperatore legittimo anche dal sinodo dei vescovi a Ravenna, morì  a Marengo nel 898 per una caduta da cavallo.
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