| Trilogia dell'amore
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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| Adamo ed Eva 4004 a.C. |
A metà del 1600 l'irlandese James Usher (1581-1656), teologo anglicano
e il dottor Lightfoot dell’ Università di Cambridge, stabilirono
che Dio aveva creato a propria immagine e somiglianza l’uomo e la donna
esattamente alle nove del mattino del 23 ottobre dell’anno 4004 a. E.V.
Con quale criterio e su quale base i due luminari siano arrivati a questa
importante conclusione non l’ho trovato da nessuna parte, comunque la
notizia fu accolta con grande soddisfazione dai fedeli, che vedevano
così confermato il racconto biblico.
Nel 1859 il naturalista inglese Charles Robert Darwin
pubblicava “ L’origine della specie attraverso la selezione naturale “,
in cui sintetizzava le sue ricerche evoluzionistiche che andava
elaborando da anni.
Secondo la Bibbia, nel quarto giorno della Genesi, Dio disse: producano le acque in abbondanza animali viventi ( Genesi, 20 ). Facendo la proporzione con l’età della terra calcolata sui quattro miliardi e mezzo di anni, il “quarto giorno” corrisponde a parecchi milioni di anni. Dopo qualche millennio, nel periodo Paleozoico Cambriano, alcuni corpuscoli monocellulari che vivevano negli oceani si trasformarono in minuscoli animaletti, il più importante dei quali, secondo Darwin, era la Halkouella, lunga non più di cinque centimetri, dalla quale si svilupparono tutti i vertebrati, tra cui un primate, dal quale dopo molti milioni di anni nacque l’uomo. A mio giudizio la Genesi biblica si concilia con la tesi darwiniana dell’evoluzione, in quanto Dio creò i pesci e da essi nacquero i primati e l’uomo. Nel grande arco di tempo che va da quando l’homo sapiens ebbe una compagna, sapiens anche lei, o se preferite, da Adamo ed Eva alle attuali coppie moderne, con la moglie in carriera e manager, il rapporto della coppia umana ha subito complesse vicende, ma storicamente parlando il passo fondamentale nella evoluzione di questa coppia avvenne quando la femmina abbandonò, nell’accoppiamento, la posizione dei primati, cioè di chinarsi in avanti volgendo le spalle al maschio e l’uomo sapiens scelse la posizione frontale, guardando in faccia la compagna e le sorrise con tenerezza prima di penetrarla. Su una tavoletta d’argilla di Assurbanipal, trovata a Ninive e attualmente a Londra, qualcuno circa seimila anni fa scrisse: “mise un caldo pesce nell’ombelico di lei “. Questa tavoletta d’argilla è quindi l’archeologia dell’amore. Scopo di questo mio scritto è di chiarire quale è stata l’importanza nei secoli bui di quel sentimento da noi definito amore, talvolta confuso con il desiderio. |
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