| Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
||||
| Dopo la Cristianità e il periodo moderno |
Non occorre essere cattolici per condividere la preoccupazione del
cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, il quale riferisce che molti
parroci gli dicono che a Milano ci sono bambini che non sanno farsi
il segno della croce e che ignorano chi era Gesù”. Il cardinale
parla di sfida drammatica e di “apostasia silenziosa” dei cristiani
con una netta “rottura tra Vangelo e cultura”.
I religiosi calano ed i preti mancano. Sono lontani i tempi in
cui si poteva vedere l’imperatore Francesco Giuseppe in testa alla processione
del Corpus Domini oppure quando bastava un ritocco di campana per
avere la chiesa piena di fedeli Due guerre mondiali, ma soprattutto
il “68”, hanno modificato l’etica della gente e liberalizzato il
sesso. Siamo arrivati ad una specie di diaspora e non può
consolarci il motto “pochi ma buoni. Nell’insegnamento di Cristo non è
prevista una chiesa di élite, perché la chiesa è
della gente che lavora, che fatica e soffre. Benedetto Croce sosteneva
che gli italiani si considerano cristiani, anche se a modo loro, per cui,
chi ha una mente razionale non può assistere passivamente, incolpando
i vari Alessandro VI, alla fine di un mito nato dal sangue di tanti martiri.
La storia è anche un momento di lotta drammatica tra l’indifferenza
e l’apostasia. Un cristiano deve scegliere tra una pavida indifferenza
e, se ha perso la fede, trovare in una filosofia la guida etica che
la religione non è più in grado di dargli. Se invece ha fede,
la chiesa cattolica, che nei suoi aspetti fondamentali deriva da Cristo
e conduce a Cristo, ti aiuta a creare una tua alleanza con Dio, come
aveva fatto Abramo e Mosè, alleanza che si consuma in
Cristo morto e risorto e, come guida etica, basta ricorrere ai precetti
che la rivelazione dell’Antico Testamento mette a nostra disposizione,
perfezionati dal Nuovo Testamento, tenendo presente che la Bibbia,
non sempre può darci una risposta su certi problemi nati dal grande
progresso della scienza, come i trapianti di organi, la fecondazione artificiale,
i giochi finanziari in borsa e così via. Per chi ha fede,
non serve seguire strade particolari e ricorrere a inutili
apostasie. E’ sufficiente un contatto sereno, non da bigotto, con la
propria chiesa e con il suo sacerdote, rinunciare alla cultura-spazzatura
fornita dalla TV, una stanza per leggere tranquillamente il libro sacro
e libri intelligenti, ascoltando della buona musica, meditare possibilmente
durante un rilassamento analitico tipo yoga e pregare.
Il periodo moderno è caratterizzato fin dall’inizio da un minor potere della chiesa contro una maggiore autorità della scienza, la quale, mentre nel medioevo era teoretica in quanto tentava di capire come era e come funzionava il mondo, con l’epoca moderna diventò pratica, cioè fece i primi tentativi di migliorare questo mondo, modificando la mentalità degli uomini. L’aristocrazia feudale venne sostituita da quella dei re, i quali, alleandosi con i ricchi mercanti, crearono una aristocrazia diversa, che aveva anche un modo diverso di ragionare. Una mentalità moderna, opposta a quella medievale, nacque in Italia con il Rinascimento e per comprendere meglio la situazione devo raccontare quale era il quadro politico di un paese che in quel periodo vantava ben cinque città-stato: Milano, Genova, Firenze, Roma e Napoli. Milano fu la città che guidò la resistenza contro il feudalismo, che terminò con la sconfitta degli Hohenstaufen e la supremazia di una nuova grande famiglia, i Visconti. Genova rimase indipendente fino al 1378 e dopo tale data fu annessa alla Lombardia. Venezia, grazie ai suoi commerci e agli ottimi rapporti con l’Impero romano d’oriente diventò una grande potenza nella quale il potere restò sempre nelle mani di pochi aristocratici che formavano il Maggior Consiglio, carica ereditaria della grandi famiglie che esprimevano il potere esecutivo in mano ad loro delegato, il Doge. Firenze era la città più civile del mondo di allora. Dopo una lunga lotta tra guelfi e ghibellini, emerse una ricca famiglia di mercanti arricchiti con il commercio e lo sfruttamento di miniere, i Medici, che presero il potere con Cosimo De Medici e Lorenzo il Magnifico. A Roma, il potere temporale del papa formatosi con la falsa donazione di Costantino, aumentò moltissimo il suo potere durante il Rinascimento. Questo fu il nefasto periodo del papa Alessandro VI, che usò il suo potere solo per aumentare il suo potere e quello della sua famiglia, in modo particolare quello del figlio Cesare Borgia. La malvagità di questi due uomini divenne presto leggendaria. I suoi successori furono anche loro piuttosto discutibili, fino a quando con Leone X iniziò la riforma del papato. L’Italia meridionale formava il regno di Napoli, che comprendeva anche la Sicilia, dove regnava Federico II e i suoi successori, fino alla morte di Corradino. Poi il regno fu conquistato prima dai francesi, e dopo la loro cacciata, dagli spagnoli. La vittoria della Spagna pose fine al Rinascimento italiano, che aveva generato uomini sommi come Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarotti. |
|
|