Le nuove concezioni introdotte dalla scienza influenzarono profondamente
la filosofia moderna della quale Cartesio fu in un certo senso il fondatore
e quattro grandi uomini, Copernico, Keplero, Galileo Galilei e Newton occuparono
una posizione di primissimo piano nella creazione della scienza moderna.
Copernico (1473-1543) era un ecclesiastico polacco. Viaggiò
a lungo in Italia, nel 1500 ebbe una cattedra di matematica a Roma, ma
nel 1503 tornò in Polonia. Giunse presto alla convinzione che il
sole fosse al centro dell’universo e che la terra avesse un duplice moto.
Scrisse un libro, dedicandolo al papa e sfuggì alla condanna cattolica
forse perché la chiesa al tempo di Copernico era più liberale.
Gli uomini che fondarono la scienza moderna ebbero due qualità:
una immensa pazienza nell’osservazione e una grande audacia nel trarne
ipotesi, ma Copernico non fu in grado di fornire una prova conclusiva in
appoggio alla sua ipotesi. Un altro astronomo, Tycho Brahe (1546-1601),
condivise in parte la sua idea, adottando una posizione intermedia un po’
strampalata e cioè che il sole e la luna girano intorno alla terra,
ma che i pianeti girano intorno al sole.
La grande conquista di Keplero ( 1571-1630 ) fu la scoperta
delle tre leggi del moto planetario. Non riporto la seconda e la
terza perché per noi incomprensibili, mentre la prima è alla
nostra portata: i pianeti descrivono orbite ellittiche, di cui il sole
occupa uno dei fuochi. E’ storicamente importante in quanto si ha
l’abbandono del pregiudizio estetico secondo il quale il cerchio perfetto
e non l’ellisse era alla base dell’astronomia fin dai tempi di Pitagora.
Galileo Galilei ( 1564-1642 ) fu il più grande tra i
fondatori della scienza moderna, il primo a enunciare la legge
della caduta dei gravi e l’ importanza dell’accelerazione nella
traiettoria dei proiettili che studiò per il suo mecenate, il duca
di Toscana. Era in corrispondenza con Keplero e con un telescopio
scoprì i satelliti di Giove e studiò la Via Lattea, scoprendo
che era formata da un grande numero di stelle. Condannato dall’ Inquisizione
nel 1616, per salvarsi, ritratto tutto, ma per fortuna esistevano i paesi
protestanti e la scienza continuò la sua strada.
Newton ( 1642- 1727 ), grazie al lavoro di Copernico, di Keplero
e di Galilei, fu in grado di dimostrare la legge di gravitazione universale.
Non so chi l’ha scritta questa frase, ma la ritengo molto significativa:
Dio disse: Sia Newton e tutto fu luce.
Francesco Bacone (1561-1626 ), figlio di Sir Nichel Bacon,
Lord del Sigillo, a 23 anni diventò membro del parlamento. Il suo
più importante libro è “ Il progresso della cultura “.
Fu uno dei primi filosofi dalla mentalità scientifica. Come
la maggior parte dei suoi successori tentò di migliorare
il concetto di conoscenza, che a suo tempo aveva già tormentato
Platone e Arsistotele. Bacone arrivò alla “ induzione
per semplice enumerazione “, che ora tento di spigarvi con una parabola.
Un impiegato dell’ufficio censimenti deve elencare i nomi
di tutti gli abitanti di un paese della bassa Lombardia. Il primo che interroga
si chiama Bianchi Giuseppe e così il secondo, il terzo, il
quarto e così via. Dopo aver interrogato il venticinquesimo
Bianchi, pensa che tutto questo è molto noioso e inutile. Vado a
pescare, poi in ufficio scriverò che tutti gli abitanti si chiamano
Bianchi Giuseppe. Ma aveva torto, perché ce n’era uno che si chiamava
Rossi Mario. Questo dimostra che se crediamo all’induzione per enumerazione,
siamo fuori strada e tutti gli articoli medici basati sulla statistica,
sono sbagliati. Bacone disprezzava il sillogismo e il suo inventore
Aristotele, ma nessuno dei suoi successori ha ancor trovato una strada
migliore. |