| Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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| Il movimento Romantico |
Dal punto di vista storico il romanticismo, continuazione e modificazione
dell’illuminismo, è stato un movimento della prima metà dell’Ottocento,
le cui radici risalgono alla seconda metà del settecento nella cosiddetta
fase preromantica. Secondo Ladislao Mittner, autore di un’ottima
storia della letteratura tedesca, quello fu il periodo in cui in
Germania si ebbe un grande rifiorire della letteratura, soprattutto
della poesia. Il termine tedesco Sehnsucht non è la nostalgia,
la Heimweh, il desiderio del ritorno ad una felicità già
posseduta, ma è il desiderio di qualcosa di indefinito e di irraggiungibile,
uno stato d’animo che chiamerei struggimento. Friedrich von Schegel,
uno dei più noti scrittori tedeschi dell’ottocento inserì
nel suo romanzo, Lucinde, un monologo, il cui titolo era Sehnsucht
und Ruhe, un appassionato bisogno e ricerca di pace, che può
essere il sinonimo di romanticismo. “ I dolori del giovane Werther”,
del romantico Goethe, fu un funesto romanzo che portò al suicidio
un numero imprecisato di giovani . Per tutti questi motivi
Mittner ed altri germanisti non ebbero alcun dubbio e scrissero che
il romanticismo fu un prodotto della cultura e dell’anima tedesca. Ma la
storia della letteratura ci insegna che anche l’arte poetica di Andrè
Chenier, le opere e l’atteggiamento anticonformistico di Jean-Jacques Rousseau,
l’ illuminismo di Voltaire, di Montesquieu e di Diderot fanno
parte del romanticismo, per cui questo movimento non fu né tedesco,
come ha scritto Mittner, né francese, come pretendeva
lo storico Febvre Lucin, ma fu un movimento europeo. Nel giudicare
uno scrittore oppure un poeta, se si esamina soltanto una piccola parte
dei suoi scritti, si può incorrere in contraddizioni, per cui Leopardi,
classicista in teoria, era in realtà un romantico per il suo
modo di ragionare, mentre Manzoni , romantico in teoria, era un classico
per il suo lucido equilibrio intellettuale e morale.
Ladislao Mittner e Febbre Lucin, a parte i due autori italiani sopra menzionati, non hanno preso in considerazione la letteratura spagnola e slava ed hanno dimenticato che anche in Inghilterra esistevano uomini romantici disposti a morire per la libertà e mi riferisco ai tre romantici poeti inglesi, Lord Byron, Percy B. Shelley e John Keates. Nel 1821 il popolo greco insorse contro i turchi e un’assemblea nazionale riunita ad Epidauro proclamò l’indipendenza della Grecia. Scelsero Missolungi come capitale provvisoria, verso la quale cominciarono ad affluire da tutta l’Europa volontari disposti a combattere per la libertà. John Keats fu il primo dei tre a raggiungere l’Italia. Era affetto da tubercolosi polmonare in fase terminale. Forse non era al corrente della gravità della malattia e sperava che il clima mite dell’Italia e della Grecia potesse migliorare la sua salute, oppure era al corrente della situazione e andava in Grecia in cerca della bella morte, ma nel febbraio del 1821 morì a Roma a 26 anni. Shelley, di ricca e aristocratica famiglia, si era trasferito vicino a Lerici a Villa Magni per lavorare al suo poemetto il “trionfo della vita”, ma decise di partire per Missolungi e di raggiungere la Grecia con il suo piccolo yacht Ariel, ma, sorpreso da un temporale al largo di Livorno, morì annegato e il suo corpo fu recuperato solo dopo qualche giorno sulla spiaggia di Viareggio. Quando Lord Byron giunse in Toscana, conoscendo l’amore di Shelley per la Grecia, si rese conto che questa tragica morte poteva concludere il suo ciclo solo con una “moroloya” , lamento e pianto per il morto, parte essenziale delle tragedie di Sofocle, Eschilo ed Euripide. “Venne la sera e per tre notti / portaron legna, piangendo / e quando comparve la decima aurora / posero Shelley in cima al rogo / e sempre piangendo / accesero il fuoco / invocando il suo nome / fin quando brillò l’aurora / figlia della luce dalle dita rosate / poi spenser le braci / / col vino scintillante / e raccolsero le bianche ceneri / mentre il coro tutt’ intorno/ invocava il suo nome / con lacrime di perle. Fu così che onorarono la morte di un poeta e le sue ceneri raggiunsero quelle di Keats a Roma. Byron riprese il viaggio verso la Grecia accompagnato da Santorre di Santaròsa, ex ufficiale dell’esercito sabaudo. Missolungi è una piccola cittadina da un lato affacciata sul golfo di Patrasso, dall’altra parte su di un lago infestato dalle zanzare. Dopo pochi giorni , Santorre di Santaròsa moriva combattendo contro i Turchi ed ora riposa nel Cimitero degli Eroi della città. Lord Byron, il più romantico dei poeti inglesi, finì malinconicamente la sua vita in una catapecchia alla periferia di Missolungi, stroncato dalla malaria. Passando da quelle parti, ho impiegato due ore per individuare la casetta dove morì, perché qui nulla lo ricorda. Lo spirito romantico si venne affermando anche in campo filosofico con l’idealismo, il quale, nato come superamento della dottrina di Kant, trovò in Germania la sua principale affermazione. Il romanticismo non aveva solo strappato lacrime a qualche anima sensibile, aveva anche creato una nuova religione laica, quella della libertà. |
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