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Computers Il Pensiero filosofico e religioso
Eraclito aveva ragione

scritto inedito di: Milost Della Grazia
l'undici settembre
All’alba dell’11 settembre, quando  si svegliarono, i dirottatori si inginocchiarono verso la  Mecca e pregarono, prima di presentarsi agli aeroporti del New England e di Washington.
Alle 10 e 29 le due torri erano in fiamme e migliaia di persone stavano morendo. Alle 10 e31 minuti il vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney autorizzava ad abbattere qualunque aereo ostile, trasmettendo gli ordini ai piloti in volo, alcuni dei quali, decollati in fretta e furia, stavano girovagando per i cieli della costa orientale americana senza alcuna meta nè istruzione.
La confusione era tale che il segretario alla difesa Donald Rumsfeld, alle 10 e 39 di quel martedì 11  settembre, disse: i nostri jet militari  hanno già messo fuori combattimento un paio di aerei nemici.
Evidentemente la difesa era un colabrodo, in compenso, la fantasia  molto valida.
Bin Laden alle ore 11 e 15, davanti alla sua casa a Kandahar, stava ascoltando con una piccola radio a pile il notiziario inglese della Bbc. “  Allah sia lodato “ esclamò ad un tratto e scomparve.
L’ 11 settembre 2001 è stato un giorno che sconvolse il mondo ed iniziò un’ epoca, quella della paura. Tre anni dopo, un secondo drammatico 11 settembre fece capire al mondo che il terrorismo non era un problema europeo o americano, ma un problema che coinvolge tutto il nostro pianeta.
Non è facile capire come abbiano fatto degli uomini e delle donne a imprigionare la loro coscienza  e la loro anima , fino a riempire di esplosivo una scuola, dando la morte a 323 bambini.
L’unica risposta che posiamo dare a queste belve umane è l’unità del paese, sperando che tutti i  Bertinotti di questo mondo abbiano capito che il tempo della retorica è ormai finito e che tutti i partiti, di destra e di sinistra, tedeschi, francesi, spagnoli o italiani non perdano  tempo a discutere se ritirare o meno le truppe dall’Iraq, ma si mettano d’accordo per dare una risposta unitaria a tutti i terroristi.  Il segretario di Stato americano Colin Powel crede che Osama Bin Laden sia ancora vivo e non si mostra più alla  televisione  per non fornire tracce che portino alla sua cattura. Ma spero che Powel non consumi tutte le sue energie con questi problemi amletici, ma abbia anche lui capito che il mondo è ormai pieno di possibili  Bin Laden e, morto uno, dopo pochi minuti ne trovi un altro.
Nel terzo anniversario della strage delle due torri il numero due di Al Qaeda, Ayman Al Zawahiri, rinnova la sfida all’America e il consigliere del presidente Bush,  Condi  Rice,  gli risponde che il loro  mondo si sta rimpicciolendo, perchè in Afghanistan si preparano le elezioni e in Iraq la libertà  avanza.  Il  Capo del Pentagono assicura che sia l’Afghanistan che l’ Iraq diventeranno streti alleati dell’America, come la Germania e l’Italia. Tutto questo ottimismo mi conforta, Wall Street è tranquilla, un libro recente descrive l’eroismo dei pompieri americani il giorno della tragedia e tutta l’America si ferma per cantare  “God bless America”, Dio benedica l’America.
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