Il dottor Hieron Hildebrand, nefrologo presso l’Ospedale Cantonale d’ Aarau mi aveva invitato, come moderatore, ad un “talk show “ sul problema “ emodialisi e trapianto di rene “ da tenersi alle ore nove del sei maggio, presso una sala del Hotelplan di Aarau.
Partito da Milano prima dell’alba, il viaggio in macchina, poco più di trecento chilometri, era stato piacevole, grazie al panorama vario e suggestivo, specie dopo la galleria del Gottardo. Alle ore sette e quaranta del 6 maggio ero già posteggiato davanti al Hotelplan, in attesa che qualcuno si svegliasse, Volevo bere un caffè, per cui ripresi la macchina e andai alla ricerca di un bar aperto, facendo così la conoscenza di questo antico e romantico borgo, bagnato dall’omonimo fiume Aare. Avevo fatto una buona colazione e
volevo rilassarmi qualche minuto prima di scendere e dissi al portiere: « per cortesia, avvisi il dottor Hildebrand che sono arrivato e che tra cinque minuti sarò pronto per iniziare i lavori.. »
Volevo rilassarmi qualche minuto, ma dopo un attimo squillò il telefono: « sono Hieron, come stai ? Hai fatto buon viaggio ? »
« ottimo viaggio, grazie, tra due minuti sarò in aula. » La bella giornata primaverile e l’ora legale avrebbero permesso di terminare la nostra riunione entro le ore dodici e trenta e avevo abbastanza tempo per parlare con Hieron del nostro lavoro e andare a vedere qualcosa che mi avrebbe sicuramente interessato molto.
Durante un break chiesi a Hieron: « questa mattina ho subito notato qualcosa di inconsueto per un milanese, non riuscire a vedere, qui a Aerau, qualcosa che assomigliasse ad una automobile e mi venne da pensare, ma gli svizzeri dove le mettono durante la notte le automobili ? L’unico posto possibile sarebbe sotto terra e non mi sbagliavo. Il padrone del bar dove avevo fatto la colazione quella mattina mi aveva spiegato, senza scendere in particolari, che il sottosuolo di Aarau è come il formaggio svizzero Emmental, tutto un buco. »
Finito il talk show, Hieron si mise a ridere e mi rispose con calma: ,« il nostro sindaco e i suoi assessori, per conservare alla città
quella caratteristica impronta di borgo medievale, che attira molto i turisti, ha fatto costruire numerosi garage che arrivano fino a sette
piani di profondità. Sono facilmente raggiungibili con ascensori rapidi e sicuri, per cui, tutto quello che può disturbare il panorama
di Aarau, come garage, magazzini, isole ecologiche e toilette pubbliche, tutto finisce nei sotterranei che sono puliti, bene
ventilati e poco costosi. Poi, siamo sinceri, i turisti sono quelli che portano i soldi ed i soldi, vogliono dire, benessere per tutti i cittadini. »
« Senza dubbio la vostra era ed è un’ottima amministrazione, ma dato che la crisi di Cuba e l’incubo di una guerra nucleare erano nati proprio all’inizio
degli scavi per questi grandi garage e magazzini, non vi è mai venuto il dubbio che il vostro sindaco abbia pensato a costruire non solo garage sotterranei, ma anche rifugi antinucleari ? Come ho detto, era l’epoca della crisi di Cuba e non può essere sfuggita al vostro sindaco l’agghiacciante frase che Mao Tse-tung disse a Palmiro Togliatti: Perché mai l’Italia dovrebbe sopravvivere ad una guerra nucleare? Ci saranno sempre trecento milioni di cinesi e questi basteranno per la sopravvivenza della razza umana. “ »
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