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Computers Gli ultimi asburgici
scritto inedito di: Milost Della Grazia e Machì Venera Milost
Prologo
Sono un idealista.  Non so dove sono diretto, però ci sto andando C. Sandbur
L’arco di anni che va  dal  1914, anno in cui scoppiò la prima guerra mondiale, al  2001, anno della tragedia delle due torri di New York, sono stati l’epoca più violenta e catastrofica della storia della  umanità. Si vide per la prima volta lo spettacolo sconvolgente di persone che si gettavano nel vuoto per non morire  tra le fiamme.
Milioni di uomini  si sono scannati tra loro in nome di una falsa e stupida ideologia, il nazionalismo; solo sul fronte francese, nella battaglia di Verdun del 9 aprile 1916 i francesi persero 300.000 uomini, 280 000 i tedeschi.  Hitler sterminò milioni di ebrei, migliaia di Testimoni di Geova e di Zingari o Rom. Milioni di Armeni e di Curdi furono massacrati dai turchi, Mao eliminò  milioni di cinesi, il  Libro Nero del comunismo ha documentato che ottantacinque milioni di esseri umani furono eliminati da falsi capi  carismatici come Stalin, la cui figura incombe ancora su questo mondo. Ma Gesù, mio Dio, perché l’uomo perfetto che Tu hai creato ha invece  rivelato  un animo malvagio e crudele, in confronto al quale quello della iena o del serpente  può apparire nobile e generoso ? Il grande storico Robert Conquest ha definito il secolo scorso,  “il secolo delle idee assassine“. Un giorno venne a trovarmi un amico con il quale avevo passato alcuni mesi in una trincea sulla Linea Gotica e mi fece vedere un periodico nel quale l’autore affermava che, dopo Cristo, erano state combattute ben seimila guerre, documentate da seimila trattati di pace.  Mi faceva anche notare che sia Omero nei suoi poemi, sia Virgilio nell’Eneide ed altri poeti e scrittori precristiani avevano  introdotte nelle loro opere i vari dei che a quei tempi si invocavano. Questo per dimostrare che l’uomo si è sempre  rivolto agli Dei, chiedendo loro  con la preghiera, di intervenire in loro favore. Anche noi cristiani abbiamo sempre pregato Dio perché ci aiuti nei nostri conflitti e problemi. Una rivista cristiana afferma che la parola di Dio è piena di misteri e, anche se non riusciamo  ad accettare la sua genesi  dell’universo, dobbiamo accettare Dio come mistero. “Esiste ma non l’ho capito”.   Il grande teologo Karl Rahner  ha scritto che le Verità camminano, ma la Chiesa Cattolica ha dimenticato questo principio. Papa Benedetto XVI° invitò a cena il noto teologo Hans Küng, noto per i suoi sferzanti attacchi alla Chiesa romana e per il suo eccentrico libro “Dio esiste?” e accettò con umiltà quanto Wittgenstein ha scritto a proposito di Dio: “Ciò di cui nulla sappiamo, nulla dobbiamo dire”.
Papa Benedetto nella sua prima enciclica ci ha presentato Dio come amore, mentre non passa giorno che non si debbano deplorare fatti che accadono ogni giorno in questo mondo e pertanto Dio non è amore, ma mistero.  Possiamo ancora dirci Cristiani?  Non ne sono molto sicuro.  Un monsignore mi ha raccontato che il giorno della festa della Madonna di Loreto, grande protettrice degli aviatori, venne avvicinato da un Ufficiale che aveva in mano un bel mazzo di fiori e gli disse: “Reverendo, sono ateo ma devotissimo della Santa Madonna di Loreto.  Per cortesia, può mettere lei sopra l’altare della Santa  questi fiori?”  “Il cuore umano è un grande  guazzabuglio” diceva il buon Manzoni.  Il grande poeta cattolico Paul Laudel, molto conosciuto ed apprezzato in Francia, diceva: “Il rispetto verso la Sacra Scrittura è senza limiti ed esso si manifesta soprattutto con lo starsene  ben lontani”.
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