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Computers Storia della Cina e .....
scritto inedito di: Prof. dottor Milost Edvino Mariano
La nuova Cina
La Cina ha il più alto numero al mondo di condanne a morte. Con 1770 esecuzioni nel 2005, copre il 90% delle “morti di stato”. In realtà la cifra, secondo Amnesty.arriva a 2004 condanne capitali per furto, spaccio di droga ed evasione fiscale. Il governo giustifica il massiccio ricorso al boia come metodo per terrorizzare la popolazione e prevenire il crimine. Importante è stata la scelta del nuovo presidente della repubblica: Hu Jiantao, 61 anni, ex leader del partito neo-liberale del Tibet dove ha avallato la repressione di quelli che volevano l’indipendena dalla Cina. Oggi è l’affabile nuovo timoniere del paese, amante della danza, ma fa paura al mondo quando propone al primo ministro dell’India di formare un unico paese con più di tre miliardi di abitanti. Per esaminare questo suo progetto si è incontrato con il capo dell’India sulla tomba del Mahatma Gandhi, coprendola di fiori. A Pechino, intanto, il celebre architetto I.M. Pei, quando l’euforia dello slogan denghista invitava ad “arricchirsi”, aveva costruito chilometri di sfavillanti grattacieli sulle macerie degli “hutong”, i vicoli della città vecchia, ma molti di questi palazzi sono rimasti vuoti, perché sono molto diminuiti quegli uomini d’affari che arrivavano a Pechino con le valige piene di documenti per iniziare nuove attività. Il ritorno alla realtà è stato difficile e qualche società americana e ed europea aveva ridotto molto l’attività e l’incertezza del futuro aveva spinto i cinesi verso la religione, perché avevano bisogno di credere in qualcosa. Probabilmente fu quello il momento in cui migliaia di cinesi invasero il mondo con i loro ottimi ristorantini con la cucina cinese a prezzi molto contenuti. Ma con il nuovo presidente Hu le cose stanno già migliorando. Ma chi sono questi cinesi ? Fino a pochi mesi orsono a Roma una mostra sulla Cina Imperiale ed otto sfilate di stilisti cinesi avevano affascinano le signore. A Shanghai, i manager affermano ancora che in questa grande città si lavora e si vive meglio che a Londra, ma guai ad infrangere le leggi. La politica cinese viene raramente investita da un terremoto, ma quando questo succede viene annunciato dalle fanfare dell’agenzia Nuova Cina, perché il personaggio, questa volta è una specie di gagà della politica, un post maoista con Shanghai ai suoi piedi, un top leader uscito dalla strage di Piazza Tienanmen, l’uomo della modernizzazione selvaggia. Ma è stato preso con le mani nel sacco ed imputato di gravi violazioni: manipolazione di fondi destinati alla sicurezza sociale, fondi pensioni dirottati in speculazioni. Poteva diventare presidente della repubblica, se non fosse stato scoperto. Invece, se gli va bene, se la caverà con l’ergastolo, diversamente potrà essere impiccato. A Shanghai, sta nascendo la prima università economica italo-cinese, con adesione della Bocconi , la Luiss e la cinese Fudan. Questi Atenei da quest’anno organizzeranno master biennali in lingua inglese per italiani e cinesi. L’ambizione di questi “campus misti” è quella di formare una giovane classe dirigente in grado di incrementare gli scambi economici e culturali tra i due paesi. Nel dicembre 2004 hanno accolto il nostro presidente come un amico. Le banche italiane hanno messo a disposizione una linea di credito pari a quasi cinque miliardi di euro, ma il credito è stato utilizzato solo per il 32% . Le imprese italiane in Cina sono solo 1.400 contro le 20.000 francesi e le 22.000 tedesche. A questo punto mi è venuto un dubbio ed ho controllato tutto quello che avevo comperato durante quest’ultimo anno. Dallo spazzolino elettrico per lavarsi i denti agli album per fotografie: tutto è “ made in China “ Mi sono spogliato per farmi una doccia; le scarpe comperate da Arteni con sessanta Euro erano “made in China”, così le calze, le mutande e la maglietta per la notte. Questa constatazione mi ha lasciato indifferente perchè ragiono come Deng: Non mi interessa se le scarpe che ho comperato le ha fatte un cinese o un italiano, a me basta che con loro cammini bene e costino una cifra ragionevole.
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