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|    | E’ la via che collega la piazza
4 Novembre, dove c’è la chiesa di
san Rocco, con la zona detta di san Francesco. E’ lunga metri 298 per
7 in media di larghezza. Per secoli era stata un semplice sentiero ed ancora
sulla mappa del 1722 essa si precisa come un viottolo in mezzo ai campi,
cioè una possibilità di passaggio per inserirsi nella strada
che conduce a Pedriano oppure per accedere al convento francescano di Santa
Maria della Misericordia. Tutta la parte destra, dalla attuale piazza 4
Novembre, era un prato tenuto a marcita. Sulla Mappa del 1722 si legge:
“Prato a marcita del signor marchese di Melegnano detto fosso del castello”. 
Nella descrizione delle strade fatta dall’ingegnere Gerolamo Maggioni nel
1873 si legge: “Tronco V° detto del Molino Rotto, che ha principio
al crocione detto di San Francesco, e termina di contro al selciato della
contrada interna detta di San Rocco, dopo la lunghezza di metri 373,40;
questo tronco si stende da nord a sud con pascolo, piantamento e riva intermedia
a sinistra; e per la restante parte dalla roggia Spazzoletta a destra e
da un’adacquatrice del marchese Medici a sinistra, munita da riva selciata
mantenuta dal Comune”. Dopo il 1880 la via diventa più considerata, perché al suo inizio si impianta la piazza per il mercato dei maiali. In Via Monte Grappa scorreva una diramazione della roggia Spazzola detta Spazzoletta,  che, 
      essendo divenuta un veicolo di immondizie, tanto che le acque vi scorrevano 
      a fatica o addirittura stagnavano con conseguenti esalazioni di mefitici 
      gas della putrefazione, nel 1920, se ne progettò la ricopertura che 
      si concluse pochi anni dopo. Intanto 
      la via continuava ad essere chiamata  Via Molino Rotto.  Nel 1919, 
      in ricordo delle tre battaglie della prima guerra mondiale combattutesi 
      su quel massiccio montuoso situato nelle prealpi bassanesi, dove combatterono 
      i più giovani soldati italiani e dove la resistenza austriaca era 
      costituita dal vecchio esercito imperiale Asburgico, il commissario prefettizio 
      Giovanni Cairo decise di nominare diversamente la via, con il seguente testo 
      della delibera: “Affinché nella celebrazione della prima festa nazionale 
      della Vittoria, sia resa pubblicamente ammirazione di Melegnano all’eroico 
      esercito che per granitica fede fu, sul Piave, sul Grappa, inespugnabile 
      baluardo della Patria, delibera di denominare Via Monte Grappa l’attuale 
      via Molino Rotto”.  La via collega la piazza 
      IV Novembre alla zona San Francesco è lunga 298m ed è 
      larga mediamente 7m. La via, almeno dal 1800, veniva chiamata Via del Molino Rotto perchè già dal 1400 esisteva a metà via un molino che funzionò fino alla fine del 1700, poi il molino cambiò sede, ma ne rimasero i ruderi. Era considerata una strada secondaria esterna ancora nei primi decenni del 1900, poi lo sviluppo della stazione ferroviaria e l'impianto dello stabilimento della Monti e Martini hanno dato sempre più importanza anche a questa zona di Melegnano. | 
 
 
