Il territorio
del sud Milano, con un’altitudine media di 80/90 metri sul livello del mare,
leggermente degradante verso sud è, come tutta la Pianura Padana,
di origine alluvionale. E quindi costituito da depositi fluvio-glaciali,
detti Diluvium recente, formatisi in seguito alle glaciazioni e al loro
successivo ritiro durante il Pleistocene del Quaternario (periodo che va
da 2 milioni a 10.000 anni fa). Al termine dell’Era Terziaria (2 milioni
di anni fa), la Pianura Padana, la cui origine è legata al processo
di formazione delle Alpi e degli Appennini, non esisteva. Tra le Alpi e
gli Appennini si estendeva un ampio golfo marino nel quale sfociavano direttamente
i fiumi provenienti dalle varie zone montane circostanti. A partire dalla
successiva Era Quaternaria, in seguito all’alternarsi delle glaciazioni
e allo scioglimento dei ghiacciai (periodi glaciali e interglaciali) provocato
da forti variazioni di temperatura, si assisteva al succedersi di fasi di
erosione e di deposito. Durante ogni glaciazione, enormi quantità
di acqua venivano immagazzinate nei ghiacciai continentali, parte dell’acqua
che avrebbe dovuto alimentare i fiumi rimaneva bloccata allo stato solido
e veniva così sottratta ai mari e agli oceani. Durante le glaciazioni
si avevano quindi forti abbassamenti del livello dei mari e, viceversa,
innalzamenti durante i periodi temperati .interglaciali (il livello dei
mari passava da -80 metri a +10 metri rispetto a quello attuale). All’abbassamento
del livello dei mari corrispondeva un aumento della pendenza dei fiumi,
un conseguente aumento della loro velocità e quindi della loro capacità
di erosione e di trasporto. Al contrario, nei periodi interglaciali, l’aumento
del livello dei mari provocava una diminuzione della pendenza dei fiumi
sino, spesso, all’impaludamento con una massiccia sedimentazione. I fiumi,
che in seguito allo scioglimento dei ghiacciai si trovavano ad avere portate
particolarmente abbondanti, trasportavano a valle enormi quantità
di detriti che si accumulavano alle loro foci, ai piedi dei monti, formando
conoidi di deiezione sempre più vasti. Tali depositi alluvionali
sono stati causati dalla diminuzione della velocità della corrente
del fiume, dovuta alla diminuzione della pendenza del terreno ai piedi dei
monti. Nel bacino padano si verificava così un rapido processo di
sedimentazione e la linea costiera avanzava progressivamente verso oriente
a spese del mare: il grande golfo si andava sempre più restringendo
e all’ambiente marino si sostituivano progressivamente ambienti prima lagunari
e poi paludosi. Il diverso quantitativo di detriti trasportati durante il
processo di riempimento del primitivo golfo padano dai vari fiumi alpini
ed appenninici e la loro differenziata distribuzione nei ventagli dei conoidi
(materiali più grossolani ai vertici, quelli più fini verso
le basi) hanno determinato la morfologia della Padania. Essa non si presenta
a giacitura uniforme su di un piano orizzontale, ma attraverso una serie
di piani inclinati e di terrazzi degrada sia dai monti circostanti (Alpi
e Appennino settentrionale) verso il Po sia da ovest verso il mare Adriatico.
Esempi di terrazzamenti, la cui origine è dovuta all’alternarsi di
periodi di sedimentazione e di erosione, sono osservabili anche nella nostra
zona: in particolare presso la confluenza dell’Addetta nel Lambro a nord-est
di Sarmazzano e lungo il tratto di via Emilia che percorre, appena a sud
di Melegnano, proprio il margine di un terrazzamento sovrastante il letto
del Lambro. |