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Le Comunali 2002
Il Programma della Coalizione "Corti per Melegnano"
Casa
La questione abitativa a Melegnano continua ad essere uno dei bisogni primari della cittadinanza, in particolare a causa dell’invecchiamento della popolazione.
L’Amministrazione dovrà utilizzare al meglio il proprio patrimonio abitativo e cercherà anche di incrementarlo attraverso convenzioni urbanistiche derivanti dai piani di lottizzazione e di recupero.
Le manutenzioni del proprio patrimonio abitativo saranno prioritarie.
Si dovrà inoltre formulare una convenzione con l’Aler per sburocratizzare ed accelerare le assegnazioni, intensificare le manutenzioni, combattere senza indugio l’abusivismo e risolvere ed appianare tutti i casi di morosità.
Nel computo dei parametri per le assegnazioni sia delle abitazioni comunali di competenza del consiglio comunale che di quelle Aler, dovrà essere tenuto conto anche dell’anzianità di residenza nel nostro comune. 
Vanno ricercate nuove forme di vantaggi fiscali con le proprietà che affittano a tariffe calmierate.
Il Comune dovrà inoltre prendere iniziative, concordate con gli Enti pubblici che hanno proprietà immobiliari disponibili sul nostro territorio, per avere locazioni a prezzi accessibili anche per quei ceti più sofferenti economicamente.
La nuova Amministrazione metterà in atto tutte le azioni necessarie al fine di rimuovere tutti i possibili ostacoli che spingono, oggi, molti cittadini ad abbandonare il nostro Comune.
Proprio a fronte dell’attività “Sportello affitto” dovrà essere incrementato il fondo da parte dell’Amministrazione, attingendo a risorse dell’Ente ed in modo particolare intervenendo presso la Regione Lombardia, richiedendo un aumento del finanziamento annuale che destina al nostro Comune.
Dovrà inoltre essere monitorizzata la situazione abitativa degli immigrati ed in particolare quelli extracomunitari. Attualmente ci sono nuclei di oltre 20 persone che alloggiano in edifici fatiscenti di non più di 70 metri quadri.
L’Amministrazione dovrà farsi carico che tutti gli immigrati regolari, abbiano migliori condizioni abitative, evitando così che finiscano nelle mani di proprietari senza scrupoli, effettuando allo stesso tempo maggiori controlli.
È intenzione della nuova Amministrazione avviare un confronto con tutti i soggetti che sono titolari di insediamenti abitativi che godono del “diritto di superficie” per verificare l’opportunità di trasformarlo in diritto di proprietà. Il tutto dovrà ispirarsi al criterio di equità al fine di evitare differenti trattamenti tra coloro che possono utilizzare questo strumento e coloro che invece non possono.
Recupero dell’edilizia esistente come unica possibilità insediativa

Nel pieno rispetto delle caratteristiche urbanistiche e architettoniche, migliorando e semplificando là dove possibile le regole esistenti nel nostro comune, dovrà essere incentivata l’operazione  di “sostituzione” dell’edilizia attuale, estremamente degradata (soprattutto nelle zone centrali della città) con nuove costruzioni.
Questo settore, se agevolato con una politica moderata per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, può significare per molta parte di Melegnano, risanamento igienico, abbellimento estetico, messa a disposizione di posti o box auto, disponibilità di spazi alloggiativi da gestire per i più bisognosi.
Questa iniziativa, sotto stretto controllo del Comune e salvaguardando l’ambiente esistente, con procedure adeguate, che non potranno essere le attuali, ma mettendo in atto non solo il potenziamento dell’apparato ma anche la certezza dei tempi nelle risposte agli operatori, potrà creare lavoro in un settore importante come l’edilizia e nuove opportunità insediative oggi troppo scarse in città.
Questi interventi dovranno garantire la salvaguardia delle caratteristiche artistico-ambientali di zone pregevoli sotto questo profilo, esistenti in città.
Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata alla risistemazione e riqualificazione delle piazze cittadine per far sì che i melegnanesi si riapproprino di questi spazi sinonimo di storia, cultura e aggregazione sociale.
Come già detto a proposito degli “organi istituzionali”, stimoleremo anche gli enti sovracomunali (A.O., ASL, Provincia, Regione, ecc.) a modificare il loro modo di operare al fine di accelerare e semplificare gli “iter” burocratici, oggi ancora troppo lunghi e complicati.
Proponiamo, insomma, una strada che, attui quanto sopra salvaguardando la qualità e la tutela dell’ambiente ed esercitando i necessari controlli, deve vedere il Comune promotore di piani attuativi che garantiscano il necessario controllo degli Enti e diano certezze e opportunità agli operatori.
Non esistendo, praticamente oramai aree da destinare a edilizia residenziale pubblica, il Comune, nella fase di convenzionamento dei suddetti piani attuativi, dovrà concordare con gli operatori privati affittanze o cessioni di alloggi da destinare a coloro che posseggono le caratteristiche necessarie per accedere all’edilizia economica popolare.
Bisognerà riprendere con vigore ed intransigenza l’iniziativa tendente a rimuovere le barriere architettoniche sia negli spazi di pertinenza pubblica che privata.

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