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Le Comunali 2002 |
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Le politiche sociali e i servizi |
Su questa tematica incide fortemente lo sviluppo
legislativo degli ultimi anni.
Attraverso la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali il diritto all’assistenza non è più certo ed esigibile. Le Regioni sono chiamate a fissare i criteri, gli indirizzi e i vincoli per l’organizzazione e la gestione dei servizi, oltrechè ad amministrare i fondi trasferiti dallo Stato senza l’obbligo di garantire l’assistenza a chi ne ha bisogno. Lo spirito a collocare i servizi nell’arena del mercato è forte e il percorso è tracciato. Noi ci muoveremo tenendo come bussola il dettato Costituzionale ( art 38 ) e la volontà di dare risposte positive alle fasce sociali meno abbienti e più disagiate in termini di diritto e non di elemosina. - l’Ente locale non delegherà compiti istituzionali coperti dalle garanzie costituzionali ad “esterni” in ragione di un’esigenza di bilancio tutta basata su calcoli ragionieristici. - riaffermiamo il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sui servizi oltrechè di gestione quando il Comune dispone di personale sufficiente e professionalmente idoneo. - ribadiamo la nostra contrarietà più assoluta all’istituzione di “bonus” che determinerebbero automaticamente un mercato dei servizi. - utilizzo oculato dello strumento redditometro per garantire ai redditi bassi un’assistenza adeguata. - per quanto riguarda i malati cronici ultrasessantacinquenni ribadiamo che il contributo deve essere pagato solo dall’interessato e che i parenti non hanno alcun obbligo di contribuzione. Anche il Comune non deve intervenire impropriamente pagando parte delle rette per i ricoveri in RSA. Occorre definire le competenze anche in contrasto con il decreto sui Livelli Essenziali di Assistenza che stabilisce che una parte delle rette è di competenza dell’utente o del comune. Tale decreto non è conforme a quanto stabiliscono le leggi, in particolare la legge di riferimento ( DLg 229/99 ) che mette le cosiddette categorie ad alta integrazione sanitaria a totale carico della sanità. Pertanto ci impegneremo a sottoscrivere il ricorso al TAR del Lazio contro il DPCM dell’8 Febbraio 2002 e al tempo stesso ad aprire una vertenza con la ASL perché finalmente si assuma tutto l’onere degli interventi a favore delle persone malate, anche se croniche, ed anche se hanno di fronte a loro lunghi anni di vita. - anche se il comune non è il gestore della prevenzione può essere decisamente importante un suo intervento non solo di stimolo ma diretto sull’argomento. Ci proponiamo uno studio accurato sulle cause di morte prevalenti della popolazione al fine di orientare gli altri interventi. Ci proponiamo un intervento preventivo sul terreno delle tossicodipendenze da droghe pesanti in evidente aumento tra la popolazione della nostra città. - consideriamo centrale fornire dettagliate informazioni alla cittadinanza sulle conseguenze alla salute in relazione ai rischi rilevanti che sono presenti sul territorio, valutando con la stessa gli interventi che di volta in volta si renderanno necessari. - infine per quanto riguarda i servizi del comune l’affidamento a cooperative sociali non deve avvenire tramite gare al massimo ribasso che producono solo effetti di compressione salariale, aumento del lavoro nero e caduta negli standard di qualità dei servizi. Una grande attenzione vogliamo riservare al tema della scuola e dell’istruzione. L’attacco al diritto allo studio ed alla scuola pubblica portato dalle politiche liberiste và contrastato e battuto con determinazione ad ogni livello. Quindi la filosofia che sosterrà la nostra azione si fonderà su alcuni capisaldi chiari ed evidenti. - interventi continui e mirati sulle strutture scolastiche al fine di mantenere dove già vi siano e di raggiungere dove necessario elevati standard di qualità del servizio. - interventi che favoriscano attivamente il diritto allo studio con attenzione particolare al fenomeno dell’abbandono scolastico ed al disagio in genere. - interventi miranti a favorire in ogni grado scolastico l’estensione degli orari e delle attività in funzione di migliorare sia l’offerta educativa che la vita lavorativa delle famiglie. - miglioramento e potenziamento dei servizi collegati all’istruzione ( mensa, trasporto alunni etc. ) - attenzione particolare agli strati più deboli della popolazione anche attraverso politiche tariffarie miranti ad una indiretta redistribuzione del reddito. - potenziamento dell’asilo nido attraverso una continua riqualificazione del servizio in rapporto alla crescente e diversificata domanda. - l’Amministrazione dovrà impegnarsi fattivamente presso gli enti preposti affinché venga a soluzione la messa in sicurezza dello stabile in cui è ospitato il Liceo Scientifico. Consideriamo la presenza di questo livello di istruzione essenziale per la nostra comunità. - interventi di potenziamento sia economici che strutturali del servizio “Giocoteca” presente nella nostra realtà. Riconosciamo a questo servizio un ruolo importante per i piccoli nostri concittadini e pensiamo necessario agire di conseguenza sostenendolo adeguatamente e se necessario ampliandolo. - per quanto riguarda il disagio minorile nel suo complesso e di supporto ai portatori di handicap crediamo necessario dare certezze di riferimento sia alle famiglie che agli operatori. Opereremo in questa direzione per quanto attiene alle competenze del comune e ci faremo parte attiva nei confronti delle altre istituzioni preposte. La qualità del servizio e l’efficacia degli interventi passano da questa strada. |
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