Studio Artistico FRAMMENTI
di Paola Spatari 
Il Mosaico Via Cavour, 18 (cortile interno a sinistra)
20077 Melegnano (MI)
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IL MONDO CRISTIANO
Con l’avvento del cristianesimo l’arte musiva trova ulteriore affermazione. 
Il riconoscimento ufficiale del culto cristiano da parte dell’editto di Costantino nel 313 pone il problema degli edifici per il culto; i due tipi fondamentali dell’architettura paleocristiana sono la basilica e la rotonda che discendono rispettivamente: la prima dalla basilica privata romana, sala di riunione nei palazzi patrizi, e la seconda dai mausolei e dalle sale rotonde delle terme. La struttura architettonica di queste chiese (soprattutto delle basiliche) era molto semplice, ricevevano luce dalle ampie finestre poste nella parte alta delle pareti, che si presentavano lineari e lisce scandite dagli intervalli regolari delle colonne.E’ quindi evidente che queste superfici luminose divennero la base ideale per la decorazione musiva,  I mosaici parietali di maggiori dimensioni appartengono infatti a questo periodo costituendo l’arredo più prezioso degli edifici di culto mentre la funzione figurativa dei mosaici pavimentali venne a poco a poco ridotta. Il procedimento per eseguire i mosaici murali derivava ovviamente dai mosaici pavimentali ma venne perfezionato. Si avviano così in questo periodo varie forme di sperimentazione tecnica e artistica utilizzando quasi sclusivamente tesere cubiche di vetro colorato, in un ampia gamma di colori e sfumature. Si scoprì che inserendo le tessere di vetro nella malta ( applicata in tre strati anzichè in due come avveniva per i mosaici pavimentali) con diverse angolazioni se ne potevano sfruttare le proprietà riflettenti, facendo scintillare le superfici con giochi di luci ed ombre.Tra le caratteristiche nuove anche l’utilizzo di tessere d’oro come sfondo dei mosaici parietali, fatte di vetro colorato traslucido ricoperto di foglia d’oro ricoperta a sua volta di vetro in polvere che che solidificava grazie ad un ulteriore cottura nel forno. Non sappiamo quanti fossero gli artigiani che esercitavano il mestiere di mosaicista in Italia, nè se le provincie in cui si costruì un gran numero di chiese durante il IV sec. si avvalessero di mosaicisti locali o di squadre itineranti che arrivavano da pochi centri principali, è comunque facile immaginare che ogni città importante dovsse avere le sue botteghe anche numerose per soddisfare la richiesta sempre crescente. Il mosaico nell’abside della chiesa di Santa Prudenziana a Roma (circa 390d.c.) è il più antico a noi pervenuto in una chiesa cristiana, rappresenta Cristo tra gli apostoli in una cornice architettonica che raffigurante Gerusalemme in una visione celeste. A Roma troviamo anche altri bellissimi esempi di arte musiva nelle chiese di Santa Costanza  (IV sec.), Santa Maria Maggiore con le scene del Nuovo e del vecchio Testamento (fine IV sec. inizio V sec.), Santi Cosma e Damiano (VI sec.). A Milano invece troviamo come massimi esempi della scuola musiva milanese, Il mosaico absidale della cappella di Sant’Aquilino, annessa alla chiesa di San Lorenzo Maggiore, a fondo d’oro raffigurante Cristo nelle vesti di giovane filosofo che parla agli apostoli (V sec.) e la cappella di San Vittore in ciel D’oro (IV sec.) oggi annessa alla più grande chiesa di Sant’ Ambrogio che, come dice il nome stesso, rappresenta il busto del santo racchiuso da uno scintillante cielo dorato. Ravenna fu l’erede della cultura artistica di milano e le succedette come capitale dell’impero occidentale. Il mausoleo di Galla Placidia (440-450) è un edificio spoglio all’esterno ma incredibilmente ricco di mosaici all’interno che lo rivestono quasi completamente e sembrano voler rappresentare il simbolismo cristiano dell’anima che tanto più splende all’interno quanto più è dimesso l’involucro corporeo. Abbiamo poi il battistero ortodosso o Neoniano (459) con la volta raffigurante il battesimo di Cristo, la chiesa di Sant’ Apollinare Nuovo (505) voluta da teodorico con i mosaici della teoria delle vergini, e dei martiri; Sant’ Apollinare in Classe ( 533-536) dove nell’abside troviamo il bel mosaico raffigurante Sant’ Apollinare in preghiera a braccia aperte  sotto a una grande croce di Cristo e tra gli apostoli sotto forma di agnelli. Infine ma non meno importante san Vitale (522-547) dove possiamo vedere i famosi mosaici raffiguranti gli imperatori Giustiniano e Teodora che circondati dalla loro corte assistono alla consacrazione della chiesa. 

 
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