Dopo
lo splendore e la diffusione delle opere musive a Ravenna ea Roma nel V
e VI secolo segue un periodo in cui l’interesse per quest’arte sembra essesi
spento. Nei secoli XI eXII invece una rinnovata attività porta alla
realizzazione di mosaici che ornano infatti le nuove costruzioni religiose
o le architetture preesistenti riadattate. Il mosaico medievale però
è anche una delle forme di decorazione di lusso preferita dai più
abbienti per ornare le sontuose dimore e i castelli, ma gli esempi di decorazione
musiva civile che si sono conservati sono comunque esigui rispetto alla
produzione religiosa. Sono di quest’epoca i magnifici mosaici che ancora
oggi possiamo ammirare a Venezia, in Grecia, in Sicilia e a Roma. durante
il corso del XII sec. a Roma si ha un immprovvisa fioritura dell’arte musiva;
ricordiamo il mosaico nell’abside della chiesa di San Clemente (1115-1125)
con uno sfondo di rami e foglie che rappresentano la vigna del Signore
e gli apostoli in forma di colombe evidenti simboli che si riallacciano
alla precedente tradizione paleocristiana, o l’abside della chiesa di
Santa
Maria in Trastevere (1140-1143) con la Vergine incoronata e Cristo in Maestà
in mezzo ai santi. Contemporanei a questi mosaici romani sono i mosaici
della sicilia medievale, dove artisti provenienti da Bisanzio creano a
Palermo, Monreale, Cefalù una vera e propria scuola siciliana la
cui arte subisce e raccoglie le influenze dell’oriente. Ricordiamo la cupola
della Cappella Palatina di Palermo (1143), i mosaici dell’ abside
della cattedrale di Cefalù (1148), la decorazione della cattedrale
di Monreale. Ci rimane anche il mosaico “civile” che decora la sala detta
dei “Normanni” nel palazzo dei re Normanni di Palermo, dove le pareti sono
ornate con scene di caccia, animali e alberi esotici. In ambiente veneto
invece la basilica di San Marco a Venezia rappresenta una vera e propria
galleria del mosaico dal medioevo ai giorni nostri, simboleggiando, con
lo sfarzo delle sue decorazioni, la potenza dei dogi e la trasposizione
in occidente delle ricchezze artistiche di costantinopoli. I primi mosaici
risalgono all’XI sec. ma poichè durante tutto il medioevo vi sono
stati continui rifacimenti e sostituzioni ben poco resta delle fasi più
antiche della decorazione murale della basilica. La realizzazione delle
decorazioni delle cupole a inizio verso la fine del XII sec. E’ probabile
che artisti veneziani abbiano contribuito alla formazione di una scuola
del mosaico fiorentina che comincia ad operare nel 1225 con i primi mosaici
del battistero di S. Giovanni. Con i mosaici del battistero si pone per
la prima volta il problema dell’ interferenza tra l’opera dei grandi pittori
e quella dei mosaicisti. Dalla fine del XIII a tutto il XIV sec. in Italia
è un periodo di grandissima attività nel campo del mosaico
murale, anche le facciate ricorrono ampiamente a questa tecnica che, tutto
sommato, è più resistente della pittura e proiettano sulla
pubblica piazza le decorazioni religiose della chiesa ( duomo di Orvieto).
Comunque il mosaico murale resta un privilegio e una caratteristica quasi
esclusiva dell’ arte medievale italiana in quanto solamente il mosaico
pavimentale è generalmente diffuso in tutto l’occidente nel corso
del medioevo. |