Studio Artistico FRAMMENTI
di Paola Spatari 
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IL PERIODO MEDIEVALE
Dopo lo splendore e la diffusione delle opere musive a Ravenna ea Roma nel V e VI secolo segue un periodo in cui l’interesse per quest’arte sembra essesi spento. Nei secoli XI eXII invece una rinnovata attività porta alla realizzazione di mosaici che ornano infatti le nuove costruzioni religiose o le architetture preesistenti riadattate. Il mosaico medievale però è anche una delle forme di decorazione di lusso preferita dai più abbienti per ornare le sontuose dimore e i castelli, ma gli esempi di decorazione musiva civile che si sono conservati sono comunque esigui rispetto alla produzione religiosa. Sono di quest’epoca i magnifici mosaici che ancora oggi possiamo ammirare a Venezia, in Grecia, in Sicilia e a Roma. durante il corso del XII sec. a Roma si ha un immprovvisa fioritura dell’arte musiva; ricordiamo il mosaico nell’abside della chiesa di San Clemente (1115-1125) con uno sfondo di rami e foglie che rappresentano la vigna del Signore e gli apostoli in forma di colombe evidenti simboli che si riallacciano alla precedente tradizione paleocristiana, o l’abside della chiesa di Santa Maria in Trastevere (1140-1143) con la Vergine incoronata e Cristo in Maestà in mezzo ai santi. Contemporanei a questi mosaici romani  sono i mosaici della sicilia medievale, dove artisti provenienti da Bisanzio creano a Palermo, Monreale, Cefalù una vera e propria scuola siciliana la cui arte subisce e raccoglie le influenze dell’oriente. Ricordiamo la cupola della Cappella Palatina di Palermo (1143), i mosaici dell’ abside  della cattedrale di Cefalù (1148), la decorazione della cattedrale di Monreale. Ci rimane anche il mosaico “civile” che decora la sala detta dei “Normanni” nel palazzo dei re Normanni di Palermo, dove le pareti sono ornate con scene di caccia, animali e alberi esotici. In ambiente veneto invece la basilica di San Marco a Venezia rappresenta una vera e propria galleria del mosaico dal medioevo ai giorni nostri, simboleggiando, con lo sfarzo delle sue decorazioni, la potenza dei dogi e la trasposizione in occidente delle ricchezze artistiche di costantinopoli. I primi mosaici risalgono all’XI sec. ma poichè durante tutto il medioevo vi sono stati continui rifacimenti e sostituzioni ben poco resta delle fasi più antiche della decorazione murale della basilica. La realizzazione delle decorazioni delle cupole a inizio verso la fine del XII sec. E’ probabile che artisti veneziani abbiano contribuito alla formazione di una scuola del mosaico fiorentina che comincia ad operare nel 1225 con i primi mosaici del battistero di S. Giovanni. Con i mosaici del battistero si pone per la prima volta il problema dell’ interferenza tra l’opera dei grandi pittori e quella dei mosaicisti. Dalla fine del XIII a tutto il XIV sec. in Italia è un periodo di grandissima attività nel campo del mosaico murale, anche le facciate ricorrono ampiamente a questa tecnica che, tutto sommato, è più resistente della pittura e proiettano sulla pubblica piazza le decorazioni religiose della chiesa ( duomo di Orvieto). Comunque il mosaico murale resta un privilegio e una caratteristica quasi esclusiva dell’ arte medievale italiana in quanto solamente il mosaico pavimentale è generalmente diffuso in tutto l’occidente nel corso del medioevo.

 
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