 Angelo
Bianchi nacque a Melegnano il 12 agosto 1904. Giovanissimo sentì
la vocazione alle missioni estere ed entrò, per realizzare la sua
vocazione religiosa, nel Pontificio Istituto delle Missioni Estere di Milano.
Fu ordinato sacerdote nel 1927 e nello stesso anno partiva per l’India,
dove si segnalò per la sua bontà, per la sua intelligenza
e per il suo cuore. Fu costruttore di opere imponenti, religiose e civiche,
di natura ecclesiastica e di natura laica sociale, culturale e assistenziale,
lasciando larga fama fra i suoi Indiani che lo amavano profondamente. Salì
i gradi della gerarchia ecclesiastica e venne nominato vicario generale
della sua diocesi. Padre Angelino Bianchi ha passato 41 anni in missione,
dei quali ben 34 come vicario generale di due vescovi della diocesi indiana
di Vijayavada. Morì il 20 giugno 1968, all’età di 64 anni.
E’ sepolto in India. nel cimitero di Gundavala tra i suoi diletti cristiani.
Per maggiori notizie si può consultare il fascicolo numero 50 dell’Enciclopedia
Melegnanese. Il melegnanese vescovo monsignor Costantino
Caminada ha scritto un libro sulla vita di padre Angelino Bianchi, nel
1969, che si può trovare nell’archivio della parrocchia di san
Giovanni Battista di Melegnano. La via Padre Angelino Bianchi è
il tratto di strada che si apre immediatamente dopo il passaggio a livello
della ferrovia, al di là della via Zuavi.
Fino al 1932 non vi erano abitazioni, ma soltanto un piccolo quartiere con
alcune case e un cortile. Un lato del cortile è di nuova costruzione,
ed è sul terreno che nei tempi passati era chiamato popolarmente
Sguassètt,
mentre da una parte scorre la roggia Spazzola. |