01.04.2006 L’ITALIA
SUPERA LA NORVEGIA IN ONORE DELLA VIRTUS ET LABOR
A
Carpiano (Mi), davanti a più di 500 spettatori e alla presenza del
Vice Presidente Vicario della Federazione Ginnastica d’Italia, la sig.ra
Graziella Pasquinelli Candiani e del Segretario Generale Michele Maffei,
la squadra azzurra di Ginnastica Artistica maschile ha superato la Norvegia
con il punteggio di 261.700 a 235.700. L’Italia, nonostante le assenze
pesanti di Cassina e Coppolino, entrambi indisponibili, ha dimostrato di
avere un gruppo forte e compatto, che fa ben sperare in vista dei prossimi
Campionati d’Europa. Igor, comunque, non ha voluto lasciar soli i compagni,
e si è presentato, a sorpresa, al Palazzetto dello Sport, nell’entusiasmo
generale. L’appuntamento di Melegnano d’altra parte, era molto atteso per
due ragioni: da un lato la società organizzatrice, la gloriosa Virtus
et Labor ’06, celebrava i suoi “primi” 100 anni di vita, dall’altro giudici
ed atleti si confrontavano, per la prima volta nel nostro Paese in un incontro
internazionale, con il nuovo Codice dei Punteggi. Anche il Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha espresso, in un telegramma, il proprio
apprezzamento alla Virtus et Labor per il costante impegno nella formazione
dei giovani ai valori dello sport. “Raggiungere il secolo di vita – ha
aggiunto nel suo saluto l’On. Mario Pescante, Sottosegretario di Stato
per i Beni e le Attività Culturali - è indubbiamente un traguardo
riservato a pochi. E non vi è dubbio che questo traguardo diventa
ancora più significativo se, a superarlo, è una Società
sportiva nata quasi per caso, all’ombra del campanile, nell’intento di
offrire ai ragazzini dell’Oratorio l’opportunità di muovere i loro
primi «sgambettamenti»”. Al coro di elogi non poteva mancare
il Presidente della FGI, che ha sottolineato come il traguardo raggiunto
dalla Virtus et Labor non abbia solo una valenza anagrafica: “la longevità
in un settore complesso come il nostro non è mai frutto del caso
– ha scritto il prof. Agabio - cento anni di attività testimoniano
un patrimonio genetico fortemente intrecciato all’essenza stessa della
Ginnastica azzurra”. Ma
torniamo alla gara. L’Italia ha staccato gli avversari in tutti gli esercizi.
Enrico Pozzo è risultato il migliore dei nostri alla sbarra (15.350)
e al volteggio (15.950). Al corpo libero Ottavi (14.200) e Costa (14.100),
hanno approfittato di un errore nell’ultima diagonale dell’aviere di Biella,
e si sono contesi di un centesimo l’oro virtuale di specialità.
Ricordiamo, infatti, che il punteggio all’attrezzo valeva solo come addizionale
per quello di squadra e per il concorso generale. Alberto Busnari ha dominato,
come gli capita spesso, al cavallo con maniglie (15.300) e, dopo la finale
a sorpresa nella World Cup di Lione, si è confermato alla sbarra
(14.950). Mentre agli anelli (15.500) Morandi staccava nettamente compagni
e rivali, i norvegesi si facevano apprezzare al volteggio, dimostrando
interessanti potenzialità soprattutto con Jansen Espen (15.450)
- bravo anche alla sbarra (13.800) – e Larsen Daniel (15.600). A livello
individuale il podio è stato ancora tutto italiano, con Morandi
(87.050) sul gradino più alto, davanti a Pozzo (85.900) ed Ottavi
(84.750). Matteo, che non aveva pensieri agli anelli per il simultaneo
forfait di Coppolino ed Angioletti, si è dimostrato anche un ottimo
generalista, ben figurando nei sei esercizi e dimostrando di poter dare
un contributo importante alla squadra nei prossimi Europei di Volos e ai
Mondiali di Aarhus in ottobre. All’aviere degli anelli è andato
anche il premio “Angelo Vicardi”, istituito in memoria del grande ginnasta
cresciuto nella Virtus et Labor e scomparso nel gennaio scorso. Per quanto
riguarda gli azzurrini hanno superato con il punteggio di 241.450 i pari
età scandinavi, fermi a 222.150. Lorenzo Tama (78.450) ha vinto,
in un colpo solo, classifica generale e “Premio Vicardi”, lasciando i gradini
bassi del podio junior al compagno Paolo Principi (77.300) e a Egge Petter
(75.100). Dopo questa bella giornata di sport, vorremo chiudere con le
parole commosse del Presidente della centenaria padrona di casa, l’ arch.
Claudio Maglio, che ben ci descrivono il senso della nostra amata disciplina:
“Ogni gara rende visibile agli occhi degli spettatori il frutto della forza
di volontà, dello spirito di sacrificio, dell’impegno costante di
un atleta che ha saputo, con metodo e coraggio, lavorare quotidianamente
per raggiungere quei risultati che solo una grande passione per lo sport,
e in questo caso per la ginnastica, può permettergli di realizzare”. |