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Agosto
2001: dodici mesi dopo
vista con gli occhi di: Milost Della Grazia |
![]() Il parroco attuale mi ha consigliato di consultare il vecchio parroco di Pucisca, ormai in pensione, che passa il suo tempo facendo ricerche storiche sulle più antiche famiglie dell’isola e dal quale ho appreso molte notizie. Capostipite della famiglia Mladineo è stato Mladinius Dahizio, vissuto nel 1441. Juraj, figlio di Antonio, era nato a Pucisca nel 1604, mai sposato, non ha avuto figli. E’ morto a 47 anni per le ferite riportate nella così detta guerra di Candia contro i turchi, guerra che durava da 25 anni. I turchi avevano assediato Candia, senza riuscire a sconfiggere i veneziani assediati entro le mura fortificate della città. I turchi, dopo 25 anni di guerra, avevano ormai esaurito le loro forze e dovevano ricevere continui rinforzi da Istanbul. La flotta veneziana, con Juraj, aveva il compito di bloccare le navi turche che portavano i rinforzi, bloccandole ai Dardanelli e fu quì che Juraj venne ferito gravemente. Lo trasportarono con una nave prima alle Bocche di Cattaro, poi nell’isola di Curzola, dove morì l’ 11 novembre 1661. La sua salma venne portata a Pucisca il 30 novembre e sepolta nel pavimento della chiesa parrocchiale San Jeronimus di Pucisca. Grazie al parroco ho trovato tra i vecchi documenti la mappa di tutte le tombe e così ho potuto individuare quella di Juraj, che ho fotografato. Juraj venne eletto sopracomito della galea brazzana il 12 febbraio del 1643, a 39 anni, con 254 voti favorevoli e 7 contrari. Il sopracomito comandava una galea da guerra, con uno stipendio di venti ducati al mese, più 200 ducati da parte del Doge. Quella di sopracomito era una carica molto importante, per ricoprire la quale era indispensabile essere un patrizio veneziano. La galea era una grande macchina da guerra, con un equipaggio di quasi 300 uomini, di cui 200 rematori, per manovrare rapidamente la nave in combattimento, circa 50 soldati, 2 ufficiali di artiglieria e 5 sottoufficiali, un pilota, più tutti i servizi indispensabili, come un cappellano, un falegname, un cuoco, un barbiere che fungeva anche da chirurgo. Il mandato durava cinque anni e Juraj , alla sua scadenza, ottenne un secondo mandato con la famosa lettera al Doge, lettera che si trova nell’Archivio di Stato di Venezia, insieme all’altra lettera nella quale il provveditore Girolamo Foscarini informa il Doge Francesco Molin della morte di Juraj Mladineo ( fascicolo 472, n° 70 ). La prima notizia di queste galee risale al 1382, quando Brazza era una base della marina da guerra ungherese e la prima notizia di una galea brazzana risale al 1489. Alla morte di Juraj, suo fratello Frane prese il suo posto di sopracomito. Ringrazio Marco Mladineo e sua moglie Hania Gligo, dell’Archivio Storico di Spalato, per avermi aiutato nelle mie ricerche, ringrazio pure i due sacerdoti, don Tonci Kusanovic e don Ivica Eterovic, per tutte le informazioni datemi e per aver messo a mia disposizione i loro documenti |
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