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Computers Dall'homo erectus all'homo religiosus  ... 
scritto inedito di: Milost Della Grazia
la Neuroteologia..
Il titolo di un articolo di Giuseppe Schiavone sulla rivista Hiram  attira la mia attenzione: “La neuroteologia, una nuova scienza che indaga sulle basi neurologiche della spiritualità e della religiosità” e riferisce che James Austin, neurologo presso l’Università della Pennsylvania, dopo aver subito un notevole shock emotivo, si era posto il quesito se in questo tipo di patologia erano documentabili alterazioni  cerebrali anche solo  funzionali. Questi studi furono la prima base della neurobiologia della spiritualità e della religione, dando inizio ad una serie di articoli di altri autori. Di questa ricerca ha parlato anche qualche quotidiano italiano, in particolare la Repubblica, la quale, precorrendo le conclusioni, sintetizzava così la notizia:“Dio è spirito, anzi cervello e i neuroni guidano la fede”. La ricerca, a mio parere, più importante fu quella dei due neurologi Andrew  Newberg ed Eugene d’Aquili, i quali hanno cercato di scoprire che cosa avveniva veramente nel cervello, quali aree cerebrali si accendevano e quali si spegnevano. Con i loro esperimenti su monaci tibetani,  tutti sottoposti a  tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli, misero in evidenza una.attivazione della corteccia prefrontale, sede dell’attenzione ed un assopimento dei neuroni nel lobo parietale superiore, dove convergono i dati sensori che danno la cognizione del confine tra il proprio corpo ed il resto del mondo, dimostrando che ogni attività rituale, come la meditazione e la preghiera, attivava nuove zone del cervello, disattivando le zone preposte all’orientamento spazio-temporale.In conclusione, secondo questi autori, le preghiere, le nenie ed i comportamenti rituali, provocano effetti particolari a livello cerebrale. Dio. Studi precedenti avevano individuato un nesso tra epilessia, nell’antichità chiamata anche  morbo sacro, ed il contemporaneo destarsi dell’interesse religioso nei portatori di questa patologia, che  a volte porta a visioni religiose. 
Un’autorità religiosa americana interrogato su questi studi, li ha considerati compatibili con la fede religiosa. Personalmente non ho alcuna competenza per dare un giudizio su questa sperimentazione, posso soltanto chiedermi quali risultati avrebbero ottenuto  questi Autori, studiando con le stesse metodiche pazienti schizoidi e potenziali assassini, provocando in loro stati d’ira, oppure pazienti con forti stati depressivi determinati da avvenimenti particolarmente gravi. Forse la mia perplessità sull’importanza di queste ricerche è legata al fatto che non vedo una grande utilità diagnostica o terapeutica. 
L’uomo ha escogitato anche altre vie per avvicinarsi al “sacro”, non tutti gli homo sapiens hanno avuto lo stesso sviluppo culturale, ancora oggi una moltitudine di uomini conduce una vita simile ai primitivi, manifestando la loro spiritualità  con pratiche magico- mistiche tramite uno sciamanesimo diversificato in centinaia di sistemi  secondo le varie  collocazioni geografiche, argomento affascinante, ma impossibile ad essere sintetizzato. Chi è interessato all’argomento, può iniziare con  “Il Dio dell’Ebbrezza “ di Elemire Zolla, editore Einaudi. 
Altri popoli hanno trovato nella danza l’esplicazione della spiritualità, in tempi proto-storici danzando intorno ai menhir o a un dolmen, consci di compiere un’azione sacra. 
Nello “Yo Ki” ( il libro della musica ) cinese, c’è scritto: colui che canta diviene giusto, ma quando egli si muove, Cielo e Terra gli rispondono.
 Nella  Bibbia la danza è preghiera,  vietata dopo la distruzione del Tempio, ma rimasta comunque parte del retaggio culturale ebraico.  Ovunque tu giri il viso, là è la parola di Dio, dice il Corano e la danza dei sufi è appunto  un girare su sé stessi. A  Konya in Anatolia, all’interno del santuario di Mevlana Rumi che nel 1250 fondò l’ordine dei dervisci danzanti, ogni anno si ripete il mistico rituale della danza che unisce l’uomo al divino.
Ritengo di aver esposto in modo abbastanza chiaro e conciso il lungo cammino del nostro comune antenato e mi scuso per non aver approfondito alcuni argomenti, ma temevo di andare fuori tema. La religiosità è ormai una specie “di imprinting”  che l’umanità ha nei suoi cromosomi. Robert  Hinde,  biologo inglese,  si chiedeva se è possibile fruire  dei benefici che le religioni  procurano agli individui ed alla società senza che si debba accettarne i dogmi e senza correre i rischi dell’intolleranza, del fanatismo e delle persecuzioni. Il  filosofo e storico inglese David Hume, campione estremo dell’empirismo, nel suo “Trattato sulla natura umana”,  sosteneva  che gli errori della  filosofia, per male che vada, sono ridicoli, mentre quelli delle religioni sono sempre pericolosi. 
Ma chi è veramente l’odierno erede dei vari homo erectus ecc. ?  Eraclito non ha dubbi. Cosa sarebbe il mondo se non ci fosse la lotta  ? Un orrendo e solitario luogo di morte e la lotta non è l’eccezione ma la norma di vita, anzi è la vita stessa. Se la prende poi con Omero che nell’Iliade si  lascia scappare la frase “Che possa morire la discordia tra gli uomini e gli dei “. Con quello che è successo al mondo, dal 1919, quando sono nato, ad oggi, tra guerre, rivoluzioni, pulizie etniche, bombe atomiche, lager,  gulag e terrorismo, direi che Eraclito aveva  ragione, perché, a causa di tutti questi eventi, sono stati massacrati non meno di  250 milioni di uomini di tutte le razze, uccisi da assassini, anche loro di tutte le razze.“. Secondo Marshall Sahlins  le guerre aumentano d’intensità e di crudeltà con l’evolversi della cultura  e purtroppo questo concetto è vero, pensando allo sviluppo tecnologico della nostra civiltà occidentale ed alle  bombe atomiche sul Giappone, ma ciononostante ritengo che l’unica via di salvezza per l’umanità sia quella di mettere  tutti gli uomini di questo mondo nella condizione di poter  migliorare loro stessi e solo questo potrà portare ad un miglioramento dell’umanità. 
Il nostro Papa ha riunito ad Assisi religiosi di tutte le fedi per pregare per questa nostra umanità e questa iniziativa mi ha entusiasmato. Spero che si continui a pregare il nostro Padre Eterno, Allah,  Jehova il dio degli ebrei, il Grande Architetto dell’Universo, il Dio unico di tutti noi,  affinché illumini la mente di coloro che hanno le leve del potere e dia loro il coraggio di  prendere finalmente  la giusta strada, tenendo ben presente che la scienza ha ormai dimostrato in modo inequivocabile che siamo tutti fratelli. Chiederò che tra  le preghiere venga inserita anche una  preghiera degli  antichi Sioux, uno dei tanti popoli che la nostra civiltà, con grande cattiveria ha stupidamente e crudelmente distrutto. Quando studiavo  in USA, miei unici amici erano Hiram, scuro come l’ebano e l’indiano Nuvola Rossa, il quale l’ultima volta mi regalò questa  semplice e dolce preghiera della sua gente, che ho diffusa tra gli amici.
Tu grande Spirito, la cui voce io sento nei venti ed il cui fiato dà vita a tutto il mondo, ascoltami 
io vengo dinanzi a Te, io, uno de tuoi figlioli, ho bisogno della Tua forza e della Tua saggezza.
Fa’ che i miei occhi  possano contemplare  il rosso e la porpora del tramonto ,
Fa che le mie mani rispettino le cose che Tu hai creato, che il mio udito possa udire la tua voce,
fammi così sapiente da  capire la lezione che nascondi in ogni foglia e  in ogni roccia.
Io cerco la forza non per essere superiore ai miei fratelli, ma per vincere me stesso,
fammi sempre pronto a venire da Te, con le mani pulite  e lo sguardo fermo e diritto,
perchè quando la mia vita svanirà, come svanisce il tramonto
il mio spirito possa venire da Te, senza vergogna
BIBLIOGRAFIA
Dal Pra Mario  Sommario di Storia della Filosofia vol. 1°
Elide M.Elide M.   Storia delle credenze e delle idee religiose   vol. I  Sansoni  Firenze 1989
Enciclopedia  Grolier La Magia, vol.  12
Evoluzione dell’uomo Giunti  1993
Hinde Robert  citato da Otto
Hume  David  citato da Otto
Leakey Richard E. Il lungo viaggio dell’uomo   Mondatori  1982
Otto Rudolf  Il Sacro    Feltrinelli 1966
Ries  Julien     Le religioni    Jaka Book
Schiavone Giuseppe  La neuroteologia  Hiram 4/200
Schleiermacher   citato da Otto
Spenser  H.  citato da Leakey R.E. 
Zolla Elemire  Il Dio dell’ Ebbrezza   Einadi   1998
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