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Computers Evoluzione del linguaggio e di altri mezzi di comunicazione
scritto inedito di: Milost Della Grazia
l'America
In questo capitolo parlo delle Americhe
Le Americhe
Quando Cristoforo Colombo nel 1493 tornò dal Nuovo Mondo non aveva sulla nave solo oro, molte piante, animali mai visti, ma anche alcuni indigeni d’ambo i sessi. Una volta in Spagna passarono ben venti anni prima che questi amerindi fossero riconosciuti anche loro figli di Adamo ed Eva come noi, tantochè Lord Kigsborough ebbe tutto il tempo di scrivere dei volumi per tentare di dimostrare che questi amerindi erano invece dei discendenti di una tribù di Israele che aveva sbagliato strada, finendo in America. L’uomo penetrò nel continente americano verso la fine del pleistocene superiore circa 40.000 anni or sono durante le glaciazioni, quando il livello del mare era tale da lasciare in secca lo Stretto di Bering; alla fine del pleistocene aveva raggiunto ed occupata l’America fino alla Patagonia ed alla Terra del Fuoco. Tutto il territorio dell’attuale Canada e Stati Uniti fu occupato da uomini primitivi che si moltiplicarono rapidamente formando numerose tribù di cacciatori-raccoglitori che passeranno alla storia come pellirossa o indiani di salgariana memoria, Sioux, Comanches, Apaches e così via, dei quali ho trovato alcune leggende che hanno in comune il diluvio universale che distrusse tutta l’umanità e alcune preghiere degli Sioux. Naturalmente non ho trovato un manoscritto originale, ma soltanto un articolo di uno studioso che riporta queste leggende, senza precisare se vi fu soltanto una trasmissione orale, oppure esistesse uno scritto. Questi primitivi invasori raggiunsero l’America centrale e meridionale; circa 20.000 anni fa nacquero le famose civiltà degli Aztechi, dei Maya e degli Inca. Di queste civiltà è riportata solo la storia e la precisazione che la lingua azteca è chiamata “ nahuati.”. Non ho alcuna notizia delle centinaia di linguaggi primitivi usati dalle numerose tribù dell’Amazonia, un mondo così lontano dal nostro, del quale solo .G Marquez e Luis Sepulveda sono riusciti a rivelarci la bellezza. Quando Cortès nel 1519 conquistò la capitale azteca di Tenochtitlan, dove ora sorge la Città del Messico e Pizarro nel 1532 distrusse il regno degli inca nel Perù, i due condottieri segnarono l’inizio del dominio europeo sulle tre più note civiltà precolombiane: quella dei Maya, quella degli Incas e quella degli Aztechi. La più evoluta e famosa era quella Maya, il cui epicentro era la zona dello Yucatan. Stando al loro calendario, l’inizio della loro storia corrisponde al 3113 a.C., data del primo impero. Verso il 1000 inizia nel Yucatan il secondo impero con l’invasione di bellicose tribù messicane che usano fare sacrifici umani. Per la loro alta cultura questi maya furono definiti i greci d’America. Sono famose le loro piramidi e di particolare bellezza le statuette d’argilla. Avevano ideato un loro sistema di calcolo e usavano una scrittura geroglifica che tuttora resta indecifrata. Il loro pantheon era molto ricco e, tra gli altri dei, avevano il “ serpente piumato “, che richiedeva sacrifici umani. Uno dei capi più noti degli Azthechi , Montezuma, aveva imposto a varie tribù la lingua, il nahuatl, parlato ancora in Messico da un milione di persone. Anche loro usavano sacrificare al dio Sole numerose vittime. Il più antico popolo andino dell’ America sud-occidentale erano gli Incas o Inca e il loro territorio andava dal Perù e dal Brasile fino al Cile. Non ebbe alcuna scrittura, ma solo trasmissione orale, messa poi per iscritto dagli spagnoli, che Carlo V, nel 1522 , dopo cento anni di monopolio, aveva trasformato in vicereame, seguito dopo breve tempo dal Perù. Avevano così creata la nuova classe sociale: al vertice gli spagnoli, poi i creoli, che sono i bianchi nati in America, in ultimo gli indios. Tutto il territorio americano, dopo il viaggio di C. Colombo, fu conquistato dagli stati europei che imposero la loro lingua, l’inglese, lo spagnolo, il francese il portoghese e l’olandese.
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