 L’Associazione
di Volontariato Telefono Amico Centro di Milano
nasce da un gruppo di volontari, con l’esigenza di offrire un servizio
d’ascolto telefonico. Il Volontariato è l’espressione più
genuina della partecipazione e della solidarietà da parte di tutti
i cittadini che ne sentano la necessità. Ricordare questa cosa può
essere utile non solo per avere la consapevolezza del percorso entro il
quale si è inseriti, ma anche per essere più attenti e vigili
nei confronti dei cambiamenti in corso. Una delle caratteristiche dei nostri
tempi sembra essere la rapidità con la quale i cicli si presentano
e poi scompaiono, ciascuno con riferimenti culturali ed orientamenti operativi
talvolta molto diversi. Anche per la stagione della solidarietà
qualcosa sta cambiando. Infatti, nella nostra città, sono presenti
circa 4800 Associazioni di Volontariato che offrono il loro servizio per
le più diverse esigenze. Per coloro che, come i volontari
del Telefono Amico, rivolgono parte del loro tempo a questo servizio, è
scuola di vita perché accanto al come fare insegna anche il perché
fare. Alle attività di volontariato del Telefono Amico, può
essere attribuita una funzione di tutela di valori fondamentali e, al tempo
stessa, una funzione pedagogica, essendo costantemente in contatto con
quelle che sono le varie tipologie di disagi che emergono durante lo svolgimento
dell’attività. Trovandosi in una metropoli come Milano i potenziali
utenti sono molti; di
conseguenza è alta la possibilità di entrare in contatto
con le varie problematiche sociali. Da qui il fatto di capire e rendersi
conto in quale contesto si sta vivendo. Per diventare volontario
del Telefono Amico bisogna partecipare ad un corso, poi venire sottoposti
ad attenta selezione, proprio per la specificità e delicatezza del
servizio. Ma comunque non sono necessarie preparazioni particolari o studi
specifici. In ognuno di noi, esiste la capacità di concedere ascolto
al prossimo, basta averne la consapevolezza. Proprio per la peculiarità
di volontariato d’ascolto telefonico bisogna sottolineare alcuni degli
aspetti cardine nei confronti dei quali è basato il servizio.
Supporto al disagio
Il disagio come termine di definizione è usato poco nella letteratura
sociologica ed ha soppiantato nel linguaggio corrente termini tradizionali
come emarginazione, disadattamento, patologia (nel caso della salute mentale)
la stessa devianza genericamente intesa, per descrivere comportamenti
socialmente disapprovati di vario tipo e natura.
Ascolto
Da diversi anni il Telefono Amico offre ascolto nel più completo
anonimato, dove chiunque può sentirsi libero di dialogare e manifestare
appunto i propri disagi. Chiunque viva una situazione di sofferenza riesce
a distinguere chi lo ascolta, chi veramente si rende disponibile e partecipe.
Ascolto non passivo, ma basato sul dialogo. Non sono dati consigli o realtà
confezionate su misura, ma è donata la possibilità di un
dialogo sincero ove la persona che chiama possa sfogarsi. Magari solo poche
parole, che non ma sapere di poterle scambiare nel completo anonimato può
dare un attimo di sollievo.
Prevenzione al suicidio
Non tutti sanno che il primo Telefono Amico nasce nella città
di Londra nel 1953, con denominazione "The Samaritan Service". La sua istituzione
si deve a Chad Varah, un pastore anglicano, che lo fondò come servizio
di prevenzione del suicidio, successivamente si diffuse in molti paesi
del mondo. Si può notare come fondamentale è il fatto di
avere la possibilità di “sfogarsi” con qualcuno, in forma anonima
sia in qualche modo importante. In Italia per ogni persona che muore
a causa della droga almeno cinque si tolgono la vita con i metodi classici
del suicidio, e un numero imprecisato, ma molto più alto, è
il numero di coloro che mettono in atto un tentativo che poi fallisce.
E’ una realtà di cui si parla poco, nonostante il numero delle morti
si avvicini a quelle causate da incidenti stradali. Il Telefono Amico ha
come scopo quello di migliorare il livello di comunicazione tra le persone
e di conseguenza di cercare di prevenire le situazioni limite come il suicidio.
Comunicazione
La comunicazione e l’interazione tra due persone si colloca nella sfera
dei bisogni primari dell’uomo. Infatti, se ad un livello di comunicazione
insufficiente corrisponde un deterioramento della qualità della
vita, la mancanza totale di comunicazione porta alla negazione stessa dell’esistenza.
La comunicazione così intesa è il nostro essere insieme con
gli altri uomini; nascere significa incominciare a poter comunicare; morire
significa la nostra incapacità definitiva di comunicare. Il Telefono
Amico basa la propria peculiarità nel cercare di migliorare il livello
di comunicazione interpersonale
Perché chiamare proprio noi
Le telefonate che giungono al Telefono Amico trattano in pratica di
tutti i problemi che si presentano nella vita quotidiana: solitudine, lavoro,
rapporto genitori – figli, sesso, relazioni sentimentali, crisi esistenziali,
malattie, droga, violenza, ecc Le situazioni di malessere che ne
derivano sono vissute in modo assai diverso dai protagonisti i quali tendono
ad accentuarne le caratteristiche peculiari che le rendono uniche.
Si può affermare che nessuna situazione, pur grave, è problematica
in sé e per sé, ma lo è in relazione alla persona
che lo sta vivendo; la chiamata al Telefono Amico rappresenta un tentativo
di modificare questa situazione. In tutte le telefonate è possibile
riscontrare sia il bisogno di comunicare con qualcuno, sia la sfiducia
nei potenziali interlocutori presenti nel mondo dell’utente. La conclusione
che emerge è che: tutti possiamo regalare un sorriso ed una speranza
a chi
probabilmente non ne ha più e lotta tutti i giorni per risalire
da questa sofferenza interiore. Per chi chiama può essere importante
riuscire insieme al volontario far emergere la speranza latente, che risiede
in ognuno, provare a farla crescere insieme ….. |